In un GP Singapore tutto sommato avaro di emozioni, alla seconda edizione consecutiva senza ingressi della Safety Car dopo che in tutte le precedenti disputate dal 2008 la vettura di sicurezza era entrata in azione, Fernando Alonso è riuscito a catturare le attenzioni più di quanto il suo settimo posto finale possa dire. Non a caso, lo spagnolo è stato votato dal pubblico “Pilota del giorno“, battendo persino George Russell a cui neppure dominare la gara dopo la pole position è servito ad aumentare una considerazione sempre inferiore a quello che è il suo reale valore. Il due volte iridato è stato premiato per la caparbietà con cui ha rimediato a un pit stop particolarmente lento, ma anche per l’intrattenimento creato da alcuni suoi messaggi radio che hanno arricchito un repertorio già decisamente ricco.
Alonso: “Verso Hamilton c’è sempre un po’ di tolleranza”
Sotto alla bandiera a scacchi, Alonso è transitato a pochi decimi da Lewis Hamilton, pesantemente rallentato nei giri finali da un problema ai freni. Non essere riuscito a superare l’inglese, con il quale sembra avere ancora un conto aperto dal lontano 2007 vissuto assieme alla McLaren, ha mandato su tutte le furie lo spagnolo, protagonista di un colorito sfogo via radio. Il motivo? Il britannico aveva tagliato diverse curve del tracciato, tanto che poi gli steward lo hanno penalizzato di 5 secondi facendo guadagnare la posizione ad Alonso.
LAP 60/62
📻 “I’ve lost my brakes”
Lewis Hamilton saying what you never want to hear from a driver, but he’s still continuing 💪#F1 #SingaporeGP pic.twitter.com/8B0iTu8K9w
— Formula 1 (@F1) October 5, 2025
Parlando ai microfoni prima della decisione dei commissari, Alonso aveva ripreso una sua antica battagliando, sottolineando come – a suo modo di vedere – verso i piloti britannici c’è sempre un trattamento di favore: “Mi hanno detto dei suoi problemi a due giri dalla fine e ho finito circa un decimo dietro di lui, il che è esasperante. È sotto inchiesta per i limiti della pista, perché tutti dobbiamo guidare in pista, che si debba frenare o meno. Anche se ha sempre un po’ di tolleranza, spero che stavolta ne abbia un po’ meno“.
Il “consiglio” ad Hadjar: “Bisogna sapere quando è meglio lottare e quando no”
In precedenza, Alonso era stato protagonista di un acceso duello con Isack Hadjar per l’ottava posizione. Il rookie della Racing Bulls aveva approfittato del pit stop lento dello spagnolo per riprendersi la posizione persa al via, ma si è trovato a dover gestire un problema al motore che gli stava togliendo molta potenza soprattutto in rettilineo.
Il francese è finito nel mirino di Alonso che, dopo il sorpasso, ha suggerito un “trofeo per l’eroe della gara” per sottolinearne la difesa ai limiti del regolamento: “Non l’ho spinto fuori pista e sono stato pulito – ha spiegato Hadjar ai media – Se non si è divertito in quella lotta, ed è davvero irascibile, allora non c’è niente che io possa fare per lui“.
La replica di Alonso al giovane rivale non si è fatta attendere ed è stata ricca di veleno come da tradizione: “Alcuni movimenti a 300 km/h sono un po’ sopra le righe a Singapore, ma ognuno corre come vuole, e non c’è stato alcun contatto, quindi è andato tutto bene. Hanno una macchina molto veloce, ma non hanno molti punti, quindi è più un loro problema“.
Il 44enne ha anche riservato un consiglio ad Hadjar: “Penso che abbia avuto un piccolo problema al motore, e sui rettilinei era lento, quindi a volte, in alcune battaglie, bisogna sapere quando è meglio lottare e quando no. Il risultato finale avrebbe potuto essere peggiore per entrambi, ma in particolare per lui, quindi c’era un rischio inutile. Capisco che siamo a Singapore e che bisogna lottare duramente, e lui ha fatto del suo meglio, ma abbiamo perso un po’ di tempo, di sicuro“.
I team radio della discordia
Le ire di Alonso non si sono limitate però ai rivali in pista. Il cambio gomme durato circa 6 secondi più del dovuto lo ha mandato su tutte le furie e a farne le spese poco dopo è stato il suo ingegnere di pista, il quale si è sentito rispondere “se mi parli a ogni giro, spengo la radio” dopo aver informato lo spagnolo che mancavano ancora 34 giri.
With pole position secured for the private radio broadcast, time to fine-tune the main coverage and bring all the on-track excitement to the fans! 💪💪 Vamos! 😂👍🤞🤞🤞 pic.twitter.com/XROoZPDeEo
— Fernando Alonso (@alo_oficial) October 5, 2025
Lo scambio è stato trasmesso in mondovisione, divenendo poi virale sui social. Alonso non ha gradito l’esposizione mediatica e, sempre online, ha replicato così al post del profilo ufficiale della F1 su X: “Con la pole position assicurata per la trasmissione radiofonica privata, è il momento di perfezionare la copertura principale e portare tutta l’emozione della pista ai tifosi! Vamos!“.
Neppure la vittoria del premio “Driver of the Day” ha calmato il Fernando Furioso, il quale ha colto l’occasione per sottolineare la poca coerenza nell’assegnazione del riconoscimento: “Non guardano le nostre gare. A volte parti ventesimo, finisci sesto, e il pilota del giorno è uno che parte primo e finisce terzo. Non c’entra molto“.
La AMR25 non ha sprecato l’occasione
L’unica fonte di serenità per Alonso è proprio il settimo posto conquistato in una delle gare che l’Aston Martin aveva indicato come più favorevoli alla AMR25. Sei punti preziosi che avvicinano la scuderia di Lawrence Stroll al sesto posto tra i Costruttori occupato dalla Racing Bulls.
“La macchina era veloce, abbiamo creato un buon distacco con le gomme morbide e abbiamo resistito più a lungo del previsto, quindi è stata un’ottima notizia – ha detto Alonso della sua gara – Poi un pit stop lento, ma la macchina era ancora molto veloce nel secondo stint e abbiamo recuperato la posizione. Alcune battaglie sono state divertenti, a Singapore non è mai facile sorpassare, ma avevo un vantaggio con le gomme. Tutti hanno montato le dure nel secondo stint, io ho montato le medie, quindi è stata una buona decisione da parte del team e ho avuto questo vantaggio che mi ha dato l’opportunità di sorpassare“.
Alonso ha concluso sottolineando come sia stato importante cogliere la zona punti in una delle gare in cui questo era l’obiettivo dell’Aston Martin: “Con un po’ di fortuna possiamo segnare punti in due o tre gare in questa fase finale di campionato, e questa era una di quelle. Dobbiamo dare il massimo come qui, segnare punti e, quando è un Gran Premio difficile per noi, fare la cosa giusta perché non siamo abbastanza veloci“.