Il weekend di Fernando Alonso e dell’Aston Martin al Circuit of the Americas era iniziato con le migliori aspettative, ma si è chiuso con un solo punto raccolto dallo spagnolo. Il venerdì aveva illuso il due volte iridato, quarto nelle FP1 e sesto nella Sprint Qualifying: un ottimo risultato, quest’ultimo, purtroppo vanificato dall’incidente in curva 1 al via che suo malgrado lo ha coinvolto. Ad indispettirlo maggiormente è stato però il livello di competitività dell’AMR25 nella gara di domenica: dopo una qualifica tutto sommato discreta, nella quale ha raggiunto la Q3, Alonso ha terminato il GP Usa decimo, venendo preceduto anche da Yuki Tsunoda e Nico Hulkenberg che gli partivano alle spalle.
Alonso: “Siamo stati lenti in gara, non avevamo il ritmo”
Sulla valutazione del weekend di Austin da parte di Alonso pesa sicuramente l’andamento a gambero delle prestazioni dell’Aston Martin AMR25: “In qualifica siamo stati sicuramente più forti che in gara. Quest’anno è già successo un paio di volte che il venerdì fossimo molto veloci, il sabato fossimo a metà, e poi la domenica facessimo più fatica. È un bene che il weekend duri solo tre giorni. Altrimenti, lunedì saremmo andati ancora peggio!” ha dichiarato lo spagnolo non senza il tradizionale sarcasmo.

Il bilancio avrebbe potuto essere persino peggiore se due rivali per un piazzamento a punti, Carlos Sainz e Kimi Antonelli, non si fossero tolti dalla contesa con il contatto avvenuto nei primi giri: “Dobbiamo capire il perché di questo trend e dobbiamo costruire lo slancio nelle ultime cinque gare passo dopo passo per arrivare in una posizione di forza la domenica – ha aggiunto Alonso – È stato positivo segnare un punto, ovviamente, ma non so… non avevamo il ritmo. Siamo stati lenti in gara. Abbiamo mantenuto la posizione ma, nonostante due ritiri davanti a noi [si riferisce all’incidente tra Sainz e Antonelli costato il ritiro solo al pilota della Williams, ndr], siamo comunque arrivati solo decimi, partendo decimi. Dobbiamo trovare un po’ di ritmo per il Messico“.
Alonso ha chiuso il bilancio del suo GP Stati Uniti indicando, non senza una forzatura, l’Aston Martin come penultima vettura per ritmo: “I quattro davanti sono un’altra categoria, la Williams è a metà, la Haas andava più veloce, la Sauber neanche te lo dico e la Racing Bulls era attaccata a noi. Quindi ci resta solo l’Alpine dietro. Contento di aver preso un punto con la nona macchina“.
Krack risponde alle critiche di Alonso
I giudizi severi di Alonso non sono passati inosservati e una risposta da parte di Aston Martin è arrivata tramite le parole del team principal Mike Krack: “Dobbiamo analizzare nel dettaglio. Alcuni hanno usato gomme morbide, altri medie, altri dure… Dobbiamo vedere i dati prima di dire davvero dove eravamo in termini di ritmo. Penso che a volte siamo troppo autocritici. Dobbiamo anche ricordarci di celebrare gli aspetti positivi“. Tra questi c’è senz’altro la capacità di reazione della squadra e dei meccanici in particolare, trovatisi a dover riparare entrambe le monoposto danneggiate durante la Sprint di sabato mattina, nella quale anche Lance Stroll ha riportato danni rilevanti dopo aver tamponato Esteban Ocon in curva 1.

L’AMR25 nel corso della stagione ha avuto un rendimento molto altalenante, con weekend in cui è stata la migliore delle vetture di centro gruppo e altri in cui ha faticato molto di più: “Sappiamo dove siamo, ci sono circuiti in cui rendiamo meglio e altri in cui soffriamo di più – ha aggiunto Krack – L’importante è segnare punti ogni volta che è possibile“.



