Norris padrone in Brasile, splendido Antonelli! Per Ferrari una domenica da incubo

Nov 9, 2025

Luca Manacorda

Il GP Brasile, con i suoi weekend ricchi di colpi di scena legati anche alla variabilità meteo, alla vigilia sembrava essere un’ottima occasione per Max Verstappen per tornare ad avvicinarsi alla vetta del Mondiale. In realtà, il weekend di Interlagos si è rivelato essere uno splendido assolo per Lando Norris, dominatore fin dal venerdì e impeccabile anche nella gara di oggi. Il britannico è partito bene e poi ha imposto il suo ritmo, senza più correre rischi. Ora la classifica generale è decisamente dalla sua parte, con il sogno del titolo mondiale che inizia a concretizzarsi complice anche la crisi di Oscar Piastri, nuovamente protagonista di un episodio controverso. Il contatto in curva 1 nelle prime fasi è il nuovo capitolo di un momento nero iniziato a Baku e che prosegue senza soluzione.

Verstappen, dal canto suo, ha provato a raddrizzare una situazione compromessa dalla qualifica di ieri e in buona parte ci è riuscito con una rimonta che lo ha portato sul podio, un bel risultato ma non sufficiente per le ambizioni di titolo. In mezzo agli sfidanti per il titolo ha brillato il nostro Kimi Antonelli, autore di una prestazione maiuscola e che, assieme al buon piazzamento di George Russell, spinge la Mercedes verso il secondo posto tra i Costruttori. Al lato opposto c’è la Ferrari, che ha vissuto una domenica decisamente amara con entrambe le vetture ritirate dopo essere state protagoniste di diversi contatti nelle caldissime fasi iniziali.

Avvio da incubo per le Ferrari e Bortoleto

Sulla griglia di partenza i piloti si presentano con una gran varietà nella scelta delle gomme: in top 10 va per la maggiore la Media, ma optano per la Soft Kimi Antonelli, Oliver Bearman, le Racing Bulls e Pierre Gasly. Al semaforo verde le prime posizioni rimangono invariate, mentre in top 10 George Russell su gomma media scivola alle spalle di entrambe le Racing Bulls. Primo giro da dimenticare per Lewis Hamilton: in curva 1 contatto con la Williams di Carlos Sainz, poi nel rettilineo dei box tampona l’Alpine di Franco Colapinto danneggiando l’ala anteriore e anche il fondo. Peggio ancora va a Gabriel Bortoleto, padrone di casa e già protagonista di uno spaventoso incidente nel corso della Sprint: il brasiliano si tocca con Lance Stroll nella parte lenta picchiando contro le barriere e concludendo subito il suo primo GP Brasile.

Entra la Safety Car mentre viene rimossa la Sauber del brasiliano: alla ripartenza Oscar Piastri, Kimi Antonelli e Charles Leclerc approcciano appaiati curva 1. All’interno l’australiano si tocca con l’italiano e la Mercedes finisce contro la Ferrari. Sospensione anteriore sinistra distrutta e appuntamento col podio di Interlagos ancora rinviato per Leclerc. Nelle retrovie, da segnalare una foratura per Max Verstappen che lo costringe a fermarsi e ripartire nuovamente dal fondo della classifica.

Norris allunga, Piastri penalizzato

Questa volta la direzione opta per una Virtual Safety Car e la gara riparte al giro 9 senza ulteriori incidente. Piastri è inizialmente aggressivo, poi Norris allunga facendolo uscire dalla zona DRS. Dietro, Russell supera le due Racing Bulls e si lancia all’inseguimento del podio, mentre Oliver Bearman supera a sua volta Liam Lawson con una gran staccata in curva 1. Hamilton intanto scivola nelle ultime posizioni con una SF-25 fortemente compromessa. Nel frattempo gli steward iniziano a sanzionare i piloti protagonisti degli episodi nei primi giri, tra i quali Piastri che riceve 10 secondi per l’incidente in curva 1. Ancor prima del giro 20 iniziano i pit stop per i piloti partiti con la Soft, permettendo a Verstappen di risalire ancora più velocemente alle spalle dei primi 4. Al giro 22 si ferma Antonelli, rientrando a centroclassifica.

Norris si ferma al giro 31 dei 71 in programma, montando gomma Soft e rientrando quarto. Intanto arriva la notizia dei 5 secondi di penalità per Hamilton per il contatto con Colapinto nel primo giro. Al giro 34 si fermano anche Russell e Verstappen, mentre Piastri prosegue con il chiaro intento di fare un’unica sosta per ovviare ai 10 secondi di penalità ancora da scontare. La situazione delle strategie in questa fase è ancora apertissima a diversi scenari. Al giro 39 arriva la sosta dell’australiano, mentre la Ferrari richiama Hamilton per il ritiro definitivo.

Norris in controllo, Verstappen rimonta ma Antonelli lo contiene

A 2/3 di gara la classifica nelle prime posizioni vede Norris su Soft al comando, seguito dalle due Mercedes staccate rispettivamente di 7 e 12 secondi con Antonelli su Media e Russell su Soft. Altri quattro secondi per trovare Verstappen su Media con 3 secondi di margine su Piastri con Soft. La lotta per le restanti posizioni in zona punti vede ingaggiati Nico Hulkenberg, le Racing Bulls, le Haas e Alex Albon. Al giro 48 è Antonelli il primo pilota di punta ad effettuare l’ultima sosta, montando ancora Media, subito imitato da Russell che monta la stessa gomma. Al giro 51 è Norris a montare l’ultimo set di Medie, rientrando terzo dietro a Verstappen e Piastri, ma l’australiano si ferma poco dopo scivolando dietro alle Mercedes. Anche Verstappen opta per un’altra sosta al giro 55, ma montando gomma Soft per un finale ultra aggressivo.

Al giro 63 l’olandese infila Russell con una staccatona in curva 1 e si lancia all’inseguimento di Antonelli. Negli ultimi 5 giri Verstappen entra in zona DRS sull’italiano, ma il pilota della Mercedes è bravo a uscire dalla parte lenta del circuito sempre con un margine di 6-7 decimi sufficienti per difendersi dal quattro volte iridato. Si arriva così alla bandiera a scacchi con Norris agevolmente primo, Antonelli splendido secondo, Verstappen terzo e Russell che difende la quarta posizione da Piastri. Dietro, sesto Bearman ancora in grande evidenza, poi un gruppo che chiude in volata la lotta per la zona punti aperto dalle Racing Bulls di Lawson e Hadjar, seguiti da Hulkenberg, Gasly, Albon, Ocon, Sainz e Alonso. Risultati completi sul nostro articolo dedicato.

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