GP Singapore: sarà sufficiente l’alto carico per risvegliare la MCL39?

Ott 2, 2025

Andrea Vergani

Con 35 e 26 punti guadagnati tra Monza e Baku su Piastri e Norris rispettivamente, la curiosità verso una possibile rimonta di Max Verstappen all’inseguimento del quinto titolo consecutivo è aumentata esponenzialmente alla vigilia del GP di Singapore. L’olandese era già stato contato fuori dalla lotta dopo lo zero di Spielberg, le ultime due vittorie hanno cambiato le carte in tavola? La natura ad alto carico di Singapore, caratteristica che nel corso della stagione ha premiato McLaren, potrà essere un fattore importante a favore della MCL39. Tuttavia, considerata la differenza tra i piloti, a Red Bull servirà una vettura che possa solamente avvicinarsi alle prestazioni della monoposto papaya, il resto lo farà il pilota – come a Suzuka o Baku. Nel frattempo si scalda anche la battaglia per la seconda posizione nel campionato costruttori tra terza e quarta forza: Mercedes ha sorpassato Ferrari nel weekend azero, e sulla carta il GP di Singapore può essere ancora congeniale alle caratteristiche della W16. 

GP Singapore: McLaren aumenta il gap sui rivali a medio e alto carico, ci sono speranze per Red Bull o Ferrari?

A partire dal primo weekend è apparso evidente come il punto di forza principale di McLaren fossero le curve a media velocità e ampio raggio grazie alle ottime doti in appoggio, fondamentale non richiesto a Monza e Baku. Quello che cambierà nel GP di Singapore saranno le richieste di carico aerodinamico: dopo due tappe a basso carico, il trend si inverte ed è in questa tipologia di circuiti che la MCL39 non ha avuto rivali nel corso della stagione. Nel confronto con gli altri top team, il vantaggio in qualifica passa dai due decimi (e solo uno rispetto a Red Bull) – su circuiti a basso carico – a quasi quattro decimi. In particolare dall’inizio dell’estate, con l’introduzione delle direttive tecniche e successivi aggiornamenti McLaren, la monoposto si è mostrata sempre più dominante ad alto carico e meno comoda a basso carico. Da dopo la pausa estiva sono entrati in campo altri fattori, tra cui gli aggiornamenti al fondo della RB21, che hanno permesso a Verstappen di vincere, dominando, in Italia e Azerbaijan; adesso il test più importante, il GP di Singapore vedrà una Red Bull nella stessa dimensione di McLaren? Tra Budapest e Zandvoort, due tracciati simili nonostante il secondo fosse leggermente più adatto alla RB21, c’è stato un recupero di mezzo secondo, questo dà buone speranze agli uomini di Laurent Mekies. Una vittoria a Singapore sarebbe assolutamente sorprendente, ancora più di quella ottenuta a Baku, e potrebbe mettere tanta pressione su Piastri e Norris nel finale di stagione. Tra i due piloti McLaren c’è esattamente una gara di distanza; qui Norris ha vinto ed è arrivato secondo, mentre per Piastri si tratta di un’altra gara ‘tabù’ come lo erano Barcellona e Zandvoort, dove ha vinto in entrambe le occasioni.

Le prospettive di una vittoria Ferrari nel 2025 sono minime dopo l’ennesima delusione; l’ultima speranza è quella di confermare il secondo posto nel Costruttori, ancora una volta senza una vettura che sia alla pari di McLaren e Red Bull. Le recidive difficoltà sul giro secco appaiono specialmente in tracciati ad alto carico aerodinamico, come lo è il circuito di Marina Bay, dove Mercedes e McLaren prendono il largo – aumentando di un decimo e mezzo il proprio vantaggio rispetto a tracciati da medio e basso carico – e anche Red Bull è più competitiva. Le direttive tecniche tra Barcellona e Montreal hanno dato un vantaggio alla Rossa rispetto ai diretti rivali, ma questo – insieme alla sospensione aggiornata di Spa – non è bastato per rendere la Ferrari una vettura competitiva perché il problema rimane il ristretto range di utilizzo. In diverse occasioni, inclusa l’ultima tappa a Baku, è la perdita di prestazione tra venerdì e sabato ad aver intaccato le speranze di un buon risultato: nella ricerca del picco di prestazione è come se la finestra di funzionamento della SF-25 si chiudesse totalmente, mettendo in difficoltà anche gli stessi piloti. È sui piloti, soprattutto su Charles Leclerc che è stato autore di una stagione eccellente, che si fa affidamento per tirare fuori dal cilindro una vittoria quasi insperata; il monegasco si era messo nelle condizioni di vincere all’Hungaroring prima che i soliti problemi si abbattessero sulla sua gara. Insieme a Las Vegas, il GP di Singapore è una delle ultime occasioni per salire sul gradino più alto, ma Ferrari non partirà da prima o seconda favorita. 

Infine non è da sottovalutare Mercedes, seconda e quarta al traguardo due settimane fa e seconda forza in qualifica nei circuiti con la maggioranza di curve a bassa velocità: non è una novità che – in controtendenza con gli altri anni – la bontà del posteriore della W16 sia una delle armi in più per la squadra di Brackley. Il doppio zero Ferrari a Zandvoort e l’ottimo weekend in Azerbaijan ha permesso di sorpassare i rivali italiani in classifica, ma negli ultimi mesi le prestazioni sono crollate in concomitanza con l’aumento delle temperature medie; una conferma nel GP di Singapore potrà mettere giù le basi per una strenua difesa del secondo posto nelle gare rimanenti. Una delle chiavi del finale di stagione sarà Andrea Kimi Antonelli, in crescendo a partire dalla pausa estiva se si guarda il confronto cronometrico con George Russell nelle ultime tre gare.

GP Singapore: temporali sparsi influenzeranno il weekend, le temperature elevate escludono la C6

Le previsioni meteo del fine settimana indicano alte probabilità di temporali, sparsi tra venerdì e domenica, e indubbiamente questo sarà uno dei fattori principali da considerare nel fine settimana del GP di Singapore. Nel 2022, l’ultima qualifica bagnata, la grande evoluzione di pista in condizioni di gomma intermedia è stata cruciale nell’assegnazione della Pole Position – andata a Leclerc – e quest’anno potremmo vedere qualcosa di simile. Nonostante il cambiamento del layout di qualche anno fa, la partenza al palo di sabato sarà cruciale: la difficoltà a seguire la vettura davanti sarà evidenziata dalla criticità delle temperature, oppure dalla pioggia. È da sottolineare l’aumento della velocità massima consentita in pit lane che ora è di 80 km/h, questo comporta una perdita di qualche secondo in meno durante la sosta e una ‘Safety Car window’ meno ampia in gara.

Pirelli ha spiegato che la mescola C6 è stata esclusa perché le energie esercitate sugli pneumatici e le temperature elevate che contraddistinguono questo appuntamento potevano creare difficoltà sul piano del surriscaldamento, una valutazione effettuata prima della sosta estiva. La gamma C3-C4-C5 sarà a disposizione dei piloti in caso di asciutto: media e hard, in particolare, saranno gli pneumatici da gara mentre la soft potrà essere utilizzata in casi estremi per avere un ampio delta di grip. Le strategie sono incognite fino al giorno della gara poiché sono dettate dall’impatto del traffico e la differenza di passo tra il gruppo di testa e il midfield: l’anno scorso alcuni piloti hanno allungato il primo stint su medie fino al giro 40 e oltre. Safety Car e VSC, specialmente nei primi giri, saranno un altro fattore che potrà rivelarsi decisivo.

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