La F1 fa tappa a Zandvoort dopo un mese di sosta e con la conferenza stampa di apertura del weekend è calato il sipario sul summer break, dando il via al rush di 10 gare che chiuderanno la stagione 2025. Il protagonista alla vigilia del fine settimana in Olanda è senz’altro Max Verstappen, che però quest’anno non si presenta al suo GP di casa in veste di pilota da battere. Il campione del mondo in carica ha sin da subito sottolineato come la conformazione del tracciato non si sposi con la filosofia della RB21. I favori del pronostico pendono infatti verso la McLaren, che può contare su una MCL39 che potrebbe trovarsi a correre nel ‘salotto di casa’, meteo permettendo. Davanti alla stampa, Verstappen non si è detto frustrato in merito alla posizione tecnica in cui si trova la Red Bull al momento, affermando come non ci sia altra via che continuare a lavorare per ottimizzare le prestazioni nel finale di campionato.
Verstappen: “Zandvoort non adatta alla RB21, preferiamo le piste a medio-alta velocità”
Da quando il GP d’Olanda è tornato nel calendario del Circus Iridato, Max Verstappen ha fatto piazza pulita o quasi in termini di risultati. L’olandese ha ottenuto infatti tre vittorie e un secondo posto nella scorsa edizione, quando a vincere fu Lando Norris. Quest’anno l’idolo di casa scenderà in pista di fronte ai propri tifosi non più in veste di uomo da battere, bensì nel ruolo di inseguitore. La RB21 è infatti una vettura non certamente all’altezza delle precedenti, specialmente su un tracciato come Zandvoort. “Penso che questa non sia la nostra miglior pista fra quelle che restano in calendario,” ha dichiarato il pilota della Red Bull. “Prediligiamo quelle che presentano più curve ad alta velocità, mentre in quelle con più curve a media e bassa velocità potremmo faticare un po’ di più.”
“Non ho obiettivi in termini di campionato,” ha aggiunto Verstappen parlando della sua posizione in classifica. Un ruolo, quello di inseguitore lontano dal vertice, che l’olandese non rivestiva da tempo prima di questa stagione. Il campione del mondo in carica non ha però manifestato frustrazione da questo punto di vista. “Onestamente penso che sia più complicato quando pensi di poter lottare per il titolo e ancora non hai vinto nulla,” ha affermato in conferenza stampa. “Quando hai già vinto tanto e anzi, già quando sei nella fase vincente, sai che arriverà il momento in cui non sarà possibile vincere e ora quel momento è arrivato. Quindi non ha senso essere frustrato o arrabbiarsi, sarebbe uno spreco di energie. Ora dobbiamo soltanto guardare alla macchina e capire come progredire.”

Sul lavoro di Mekies: “mi piace il suo approccio inziale, ma ci vuole tempo perché cambino le cose”
Dopo la separazione fra la Red Bull e Christian Horner, la scuderia di Milton Keynes è entrata in un periodo di transizione in cui il nuovo team principal e CEO Laurent Mekies ha il compito, non semplice, di mettere in ordine la squadra in vista del foglio bianco da cui si ripartirà nel 2026. I primi approcci dell’ex numero uno del muretto Racing Bulls hanno però già offerto dei riscontri positivi, come ha raccontato Verstappen ai media. “Chiaramente è entrato in maniera rapida nel team, c’è stata subito una settimana in pista (Belgio e Ungheria) e poi c’è stata subito la pausa, quindi non sono cambiate troppe cose,” ha dichiarato. “Mi piace l’approccio che sta avendo e credo sia molto positivo sul fronte dello spirito di squadra, anche se quando una persona inizia a rivestire un ruolo di così grande responsabilità ci vuole del tempo prima che le cose possano cambiare.”

Alex Palou candidato al sedile Red Bull? “Non ha senso fare confronti fra F1 e Indycar”
Una delle decisioni su cui Mekies dovrà riflettere nel finale di stagione riguarda l’assegnazione del secondo sedile Red Bull. Con lo scioglimento del nodo legato a Verstappen prima della sosta estiva, ora la situazione calda sul fronte piloti riguarda la figura da affiancare al pilota olandese. Di recente sono emerse alcune voci legate alla possibilità di ingresso nel team del quattro volte campione Indycar Alex Palou. “Conosco Alex già dai tempi del kart ed è impressionante quello che ha ottenuto in Indycar,” ha dichiarato Verstappen. “È impossibile però prevedere come potrebbe cavarsela in F1, ma lo stesso ragionamento vale anche in senso opposto. Quindi è una perdita di tempo discutere di questo argomento.” L’olandese ha speso anche alcune parole verso l’ex compagno di squadra Sergio Perez, fresco di annuncio come pilota Cadillac nel 2026. “Appena ho sentito la notizia gli ho mandato un messaggio, sono contento per lui, siamo sempre andati molto d’accordo. Come andrà? Dipenderà molto da quanto sarà competitiva la sua vettura.” Chi invece è un altro candidato al sedile Red Bull per l’anno prossimo è Isack Hadjar, che però nel giovedì di Zandvoort non ha dato indicazioni alla stampa: “ancora non so nulla, non posso aiutarvi.”



