In questi mesi di attesa per la nuova stagione di Formula 1, non sono mancati i primi colpi di scena. Mentre i team lavoravano sulle nuove monoposto 2025, la FIA ha introdotto una nuova Direttiva Tecnica che entrerà in vigore dopo le prime otto gare del mondiale. La Federazione avrebbe infatti già inviato una bozza relativa ad un aggiornamento delle verifiche tecniche riguardanti la flessione dell’ala anteriore, aspetto che ha fatto tanto discutere nella scorsa stagione, soprattutto tra i top team. Questa notizia sorpreso molti addetti ai lavori, soprattutto per le modalità e le tempistiche, che potrebbero influire sullo sviluppo delle monoposto. A commentare tale direttiva è il team principal della Williams, James Vowles. La scuderia di Grove ha presentato oggi la nuova FW47, subito in pista con Sainz, in attesa dell’evento spettacolo di martedì 18 durante il quale verranno svelate le livree di tutti i Costruttori. È in questa occasione che Vowles ha parlato della direttiva e della fiducia nella FIA.
Sulla Direttiva Tecnica
L’introduzione della nuova Direttiva Tecnica sulla flessibilità delle ali anteriori ha destato scalpore. A suscitare perplessità sono soprattutto le tempistiche con cui entrerebbe in vigore, ovvero a partire dal GP di Spagna, nona gara della stagione. Questo aggiornamento potrebbe avere ripercussioni sullo sviluppo delle monoposto 2025, ultimo anno prima del cambio di regolamento. A fornire più dettagli è il team principal Williams Vowles: “Inizialmente, credo fosse previsto un cambiamento al round sette, ma abbiamo evidenziato che ci sarebbe stato di mezzo Monaco, e per i team è davvero difficile avere la giusta scorta di ali per Monaco. Così è stato posticipato alla gara successiva a Monaco“, spiega, “La nostra ala era già in fase di produzione quando le regole sono cambiate a seguito di ciò. Per quanto riguarda lo sfruttamento di quell’area, credo che tutti i team stiano facendo quello che possono, ma ci saranno squadre più avanzate di altre in quel settore. Non credo che siamo all’avanguardia in quell’area. Tuttavia, posso dire che il cambiamento delle regole al round nove non mi preoccupa particolarmente e probabilmente avrà un impatto più significativo su altri“.
“Mi fido ancora della FIA”
L’aggiornamento della Direttiva Tecnica non è l’unico aspetto su cui è stata criticata la FIA, che vuole introdurre nuove misure sul linguaggio consentito dai piloti. Nella scorsa stagione, infatti, alcuni piloti sono stati sanzionati per aver utilizzato un linguaggio non consono. Per il 2025, Ben Sulayem vuole introdurre ulteriori restrizioni. La domanda per Vowles è: si fida ancora della Federazione? La risposta è affermativa: “Mi fido ancora della FIA. Quello che guardo di più è se abbiamo un insieme di regolamenti rilasciati con gli standard giusti. Abbiamo un insieme di regolamenti per il 2026 che sono validi per ciò che stiamo producendo? La risposta a tutto questo è fondamentalmente sì“, spiega, “Stiamo affrontando alcuni punti critici riguardo al fatto che i piloti debbano o meno parlare in un certo modo. Quando sei in macchina sotto pressione, penso sia normale aspettarsi che qualsiasi essere umano reagisca in quel modo perché stai mettendo la tua vita in gioco al limite. Al di fuori di questo, penso anche che abbiamo una responsabilità verso il mondo e, spero di non essere smentito dalle mie stesse parole, ma penso che stiamo guardando a un aspetto molto marginale”.
Ribadisce: “Io guardo alla FIA nel suo complesso, cioè: abbiamo un insieme di regolamenti di cui mi fido? Mi fido del modo in cui vengono applicati? La risposta a entrambe queste domande è sì, mi fido. E infine, guardando al 2026, mi chiedo se abbiamo un buon insieme di regolamenti, cosa che non pensavo per molti mesi, ma che ora ritengo valida grazie alle modifiche apportate. Quindi, in definitiva, sì”.