Esclusiva: pronta una nuova Direttiva tecnica FIA sulle flessioni delle ali

Rosario Giuliana, Piergiuseppe Donadoni
31/01/2025

Nell’ultima stagione è tornato in voga l’argomento della flessione delle ali e di come alcuni team riescano ad ‘aggirare’ le verifiche statiche della FIA, facendo flettere in dinamico il primo macroelemento investito dal flusso. L’ufficio tecnico della Federazione ha sempre dichiarato legali tutte le al, tuttavia, sotto le continue lamentele e richieste di chiarimenti da parte delle varie squadre, non sono mancati inasprimenti relativi ai controlli di elasticità degli alettoni con le consuete direttive tecniche arrivate anche a stagione in corso.

Nuova Direttiva Tecnica: la FIA aveva annunciato che non avrebbe aggiunto ulteriori test 

Lo scorso anno, nel fine settimana del GP del Belgio, la Federazione introdusse delle telecamere dedicate per il monitoraggio della flessione delle ali anteriori attraverso gli ormai classici pallini adesivi posti in alcune posizioni strategiche. Nikolas Tombazis, in un’intervista a Motorsport, aveva dichiarato che i test per misurare la flessione delle ali anteriori non subiranno modifiche nel 2025. Il responsabile delle monoposto per la FIA aveva infatti sottolineato la difficoltà di sviluppare test standardizzati a causa della variabilità dei carichi aerodinamici tra le diverse vetture, rendendo complesso replicare in laboratorio le condizioni reali di gara. Tuttavia, il discorso sul controllo sulle flessioni eccessive è ancora oggetto di attenzione. Non tanto in termini di nuovi test, quanto invece sull’aggiornamento degli attuali, che sin dal 2022 secondo Tombazis non sono stati cambiati.

 

E’ opinione diffusa che i passi in avanti della Mercedes, della Ferrari e soprattutto della Mclaren siano dovuti anche grazie alle nuove specifiche di ali anteriori maggiormente flessibili. Uno dei problemi più importanti che devono affrontare gli ingegneri con queste auto di nuova generazione a effetto suolo è trovare il giusto equilibrio, perché tendono a sottosterzare nelle curve lente e a sovrasterzare nel veloce. Secondo alcuni importanti addetti ai lavori, un modo per farlo è pensare ad un’ala anteriore ‘flessibile’ che vari il suo carico in modo importante alle varie velocità, così da avere flap che generano più carico nel lento, per contrastare il sottosterzo, ma che poi perdano angolo di attacco alle alte velocità, così da non rendere la macchina troppo sovrasterzante. Questo è visto come un buon modo per controllare l’equilibrio aerodinamico.

La FIA vuole approvare una nuova direttiva tecnica: arriverà verso maggio?

Tutti i team sono attualmente coinvolti nel preparare la stagione 2025 e nello sviluppo dei relativi progetti, prima di concentrare sempre più risorse in ottica dell’importante cambiamento regolamentare del prossimo anno solare. Lo sviluppo delle ali, soprattutto quelle anteriori, è sempre intenso e quell’elemento, assieme al fondo, è una delle componenti nella quale i team continuano a spendere risorse chiave nello sviluppo. I top team sono quelli che più concentrano risorse nello sviluppo dei materiali e della loro elasticità, a tutto vantaggio dell’efficienza aerodinamica. Non per ultima Ferrari, che al Gran Premio delle Americhe (Austin) aveva introdotto una nuova ala anteriore aggiornata solamente nella composizione dei materiali, mantenendo lo stesso shape aerodinamico tanto da risultare visivamente la stessa specifica.

A quanto appreso da AutoRacer, la Federazione avrebbe già inviato una bozza relativa ad un aggiornamento delle verifiche tecniche riguardanti la flessione dell’ala anteriore. Una direttiva tecnica che andrebbe a rivedere ulteriormente di quanto il flap dell’ala anteriore dovrà flettere durante le prove statiche, l’unico strumento veramente reale che la Federazione crede di poter utilizzare nel controllo della flessione. E’ curioso che anche la Mclaren, il team più chiacchierato a riguardo, sia concorde e uno dei fautori di questa nuova possibile direttiva tecnica, poiché il team di Woking ha volto molto l’attenzione nei confronti delle ali di Ferrari e Mercedes nella seconda parte della scorsa stagione.

FIA

Dall’ultima bozza consegnata alle squadre emergerebbe come la FIA abbia ridotto ulteriormente la flessione massima consentita. Sentendo diversi addetti lavori, servono normalmente dai 3 ad addirittura 6 mesi di sviluppo per adattarsi e riuscire a ridurre gli effetti negativi di una direttiva tecnica legata alla struttura in carbonio delle ali anteriori. Un qualcosa che andrebbe a colpire ovviamente maggiormente i piccoli team, che sono già orientati a spostare grosse risorse sul 2026 già nella prima parte di questo 2025 mentre, cosi facendo, dovrebbero rivedere i loro piani allocando risorse per rivedere delle ali che avevano già definito. A quanto appreso, se tutto andrà nella direzione concordata, la direttiva tecnica potrebbe valere ufficialmente da maggio. Un ping-pong che la FIA sta ancora gestendo anche per valutare se estendere l’aggiornamento alle verifiche anche alle ali posteriori.

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