Per il secondo anno di fila Alex Lynn ha conquistato la Pole Position della 6 Ore del Fuji, guidando la doppietta Cadillac-Jota nella settima qualifica del WEC 2025. In un sabato contraddistinto da temperature leggermente più basse di ieri (31° di pista a fronte dei 33°), Lynn ha firmato la terza Pole stagionale dopo Le Mans e Interlagos, precedendo il compagno Earl Bamber e ripetendo lo stesso risultato di San Paolo, quando le LMDh di General Motors hanno poi dominato la corsa. 1:28.236 il tempo messo a segno da Alex Lynn sulla Jota #12, ben quattro decimi più rapido di un Bamber che fino all’ultimo ha provato invano a soffiare la prima piazza all’inglese.
A proposito di Gran Bretagna, tanti sorrisi in casa Aston Martin grazie al terzo posto di Marco Sørensen, che ha regalato il primo acuto al team The Heart of Racing. La Valkyrie #009 ha addirittura sfiorato la prima filata, mancata per 30 millesimi, battendo di 11 la Peugeot #93 di Mikkel Jensen. Guardando ai tempi, Lynn a parte, i valori della classe Hypercar sono stati particolarmente equilibrati. Solamente quattro i decimi tra il già citato Bamber e l’Alpine #35 di Charles Milesi, nona in griglia. Da segnalare anche il fatto che tutti gli otto marchi siano presenti nelle prime dieci posizioni.
GIOVINAZZI SI DIFENDE: TERZA FILA PER LA FERRARI #51
Nel mezzo si è infilato Antonio Giovinazzi, sesto al volante della Ferrari 499P #51. Pista ostica per il prototipo di Maranello, in difficoltà nel tortuoso terzo settore, ma il pilota pugliese ha limitato i danni mettendosi direttamente alle spalle della BMW WRT #20 di Sheldon van der Linde e, soprattutto, davanti a Julien Andlauer sulla Porsche Penske #5, l’unica ad entrare in Hyperpole. Più indietro Robert Kubica, decimo, sulla AF Corse #83, arrivata al Fuji con 15 punti di ritardo dal trio della #51. Anche Toyota Gazoo Racing ha vissuto una qualifica a due volti: Hirakawa ha ottenuto l’8^ casella, mentre la #7 ha sofferto più di qualche intoppo.
QUANTI COLPI DI SCENA NELLA Q1: FUOCO 15°, ESTRE SBAGLIA ED È 17°
Sin dalla prima sessione i distacchi sono stati particolarmente ridotti e questo ha fatto sì che la Hyperpole non diventasse un obiettivo così facile da raggiungere, con differenze nette anche tra compagni di squadra. A differenza delle altre due Ferrari, Antonio Fuoco ha mancato la Top10 chiudendo 15° con la 499P #50, appena dietro alla Toyota #7 di de Vries. Ancora peggio è andata alla Porsche Penske #6 di Kevin Estre. Il francese ha sprecato tutto con un forte bloccaggio in curva uno e, spiattellando le gomme anteriori, ha terminato il turno al 17° posto. Particolare, inoltre, il fatto che l’Aston Martin #007 di Tincknell e la Peugeot #94 di Vandoorne non abbiano fatto ingresso in Hyperpole, mentre le auto gemelle hanno ottenuto il primo e secondo tempo nella Q1.
BARRICHELLO JUNIOR PIEGA LE MCLAREN, ENTRAMBE LE FERRARI IN TOP10, LA BMW #46 FUORI DALLA HYPERPOLE
In LMGT3 Eduardo Barrichello ha bissato la Pole di Interlagos stampando il miglior tempo nella sessione decisiva. Il figlio d’arte è stato l’unico ad abbattere il muro dell’1:40, fermando il cronometro su quel 1:39.981 che è valso al Racing Spirit of Léman la partenza dal palo. “Dudu” ha regolato entrambe le McLaren di United Autosports, al secondo e terzo posto con Sean Gelael e Sebastien Baud, entrambi in ritardo di soli tre centesimi.
Bene anche The Heart of Racing con l’Aston Martin #27, guidata da Zacharie Robichon fino al quarto posto precedendo di 27 millesimi la Porsche Manthey #92 di Riccardo Pera, leader della classifica insieme ai compagni Richard Lietz e Ryan Hardwick. Entrambe le Ferrari hanno raggiunto la Top10, con la AF Corse #54 di Castellacci all’ottavo posto dietro alle due Corvette TF Sport. Simon Mann, invece, ha messe a segno il decimo tempo alle spalle della Ford Mustang di Gianmarco Levorato.
Disappunto per l’equipaggio di Valentino Rossi, Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harthy: quest’ultimo non ha avuto la velocità necessaria per superare il taglio della prima qualifica, fermandosi all’undicesimo posto con la BMW M4 GT3 #46 del Team WRT. Anche l’altra auto del marchio bavarese, la #31 affidata a Yasser Shahin, ha faticato chiudendo la Q1 al 14° posto. Poche soddisfazioni anche per Lexus Akkodis ASP, le cui due RC F non sono andate oltre il 13° ed il 15° posto, occupati rispettivamente dalla #78 e dalla #87, entrambi equipaggi di alta classifica. Amarezza Iron Dames, con Celia Martin 17^ ed ultima tra coloro che hanno girato poiché la Ford Mustang #77 di Proton Competition, 18^, non ha mai lasciato i box dopo aver sofferto una perdita d’olio nelle FP3.
Appuntamento, quindi, domani alle ore 04:00 per la partenza della 6 Ore del Fuji.