Test Pirelli Ungheria: il riassunto dei due giorni di test prima della sosta

Ago 6, 2025

Paolo D’Alessandro

La Formula 1 si sta avvicinando alla pausa estiva. Pochi giorni e le scuderie dovranno ufficialmente interrompere i lavori in fabbrica – rispettando il periodo di shutdown estivo imposto dalla FIA – prima di tornare al lavoro in vista del Gran Premio di Zandvoort, a fine Agosto. Intanto però, dopo il Gran Premio di Ungheria, c’è stato un ultimo impegno per alcune squadre e piloti. 4 squadre si sono fermate all’Hungaroring per una nuova sessione di test Pirelli sulla specifica 2026: Ferrari, McLaren, Racing Bulls ed Alpine

Il programma di Martedì

Dopo il weekend di gara, è tornato il caldo sul circuito ungherese con temperature atmosferiche tra i 21°C e 31°C mentre la pista durante la giornata è passata da un minimo di 29°C ad un massimo di 56°C. A scendere in pista in questa prima giornata sono stati Lando Norris (McLaren), Liam Lawson (Racing Bulls) e Paul Aron (Alpine). Le mule car usate sono appositamente modificate e settate per riprodurre i carichi 2026 (utilizzando ali da basso carico) con i nuovi pneumatici sempre da 18″ ma 25mm più strette all’anteriore e 30mm al posteriore. Il team di Woking e quello di Enstone hanno utilizzato le monoposto 2023, Racing Bulls invece la 2024. 

Il programma di lavoro ha visto comparazioni su diversi prototipi di mescole C3,C4 e C5. Al mattino i run sono state brevi con una verifica del livello di prestazione di ogni mescola, mentre al pomeriggio si è optato per stint più lungo per osservare il comportamento nella lunga distanza. Qualche dettaglio sui giri: Aron è stato il più veloce in di 1’18’’789, seguito da Lando Norris (1’19’’272) e da Liam Lawson (1’19’’510). In termini di giri, Aron ne ha completati 159, Norris 144 e Lawson 143.

Il programma di Mercoledì

A svolgere due giorni di test è l’Alpine, che oggi è scesa in pista con Franco Colapinto e Pierre Gasly. Insieme a lei invece, dopo McLaren e Racing Bulls ieri, è il turno della Ferrari con Charles Leclerc, come avevamo già avuto modo di anticipare prima del weekend. La Scuderia di Maranello è scesa in pista utilizzando la SF-25, ossia la monoposto di quest’anno, così come Alpine che ha dunque utilizzato due monoposto diverse nei due giorni di test.

Temperature piuttosto calde anche per questa seconda giornata di test, con minima di 21°C e massima di 29°C d’aria mentre l’asfalto è stato tra i 31°C e 53°C. Al mattino anche oggi run brevi con i prototipi C3-C4-C5 mentre al pomeriggio long run, usando anche la C2. Il programma però è stato disputato solo parzialmente per via dell’incidente di Franco Colapinto nella prima parte di test. Solo 25 giri per l’argentino con il miglior tempo di 1’20”270. Ha disputato tutto il programma invece Charles Leclerc con 144 giri e il miglior tempo di 1’19’’407.

“Sono stati due giorni utili per proseguire nello sviluppo delle mescole per il prossimo anno, visto che ormai ci avviamo alla stretta finale” – ha commentato Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport – L’Hungaroring è un tracciato impegnativo per le sue numerose curve lente e per la densità d’energia cui sono sottoposti i pneumatici in un giro piuttosto corto ed è un banco di prova probante in particolare per le mescole centrali della gamma 2026 – che andrà da C1 a C6, come quest’anno. Abbiamo raccolto tanti dati, peccato per i chilometri che sono mancati oggi a causa dell’uscita di pista di Colapinto, peraltro non legata in alcun modo alle gomme. Per quanto riguarda le costruzioni, abbiamo validato le soluzioni finali in vista della loro omologazione, prevista dal regolamento per il prossimo 1° settembre. Avremo invece altre tre sessioni di test – a Monza, al Mugello e a Città del Messicoper concludere lo sviluppo delle mescole, la cui omologazione è prevista per il 15 dicembre prossimo”.

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