Cattive notizie per chi si aspettava nuovi rapporti di forza dal GP di Barcellona: la McLaren di Andrea Stella è davanti, e non di poco. Lo fa con Oscar Piastri, uomo di ghiaccio nel sabato rovente di Barcellona, seguito dal compagno Norris a completare la doppietta papaya. “Sono davvero contento – esordisce l’australiano – dopo delle libere un po’ in salita ieri sera abbiamo lavorato bene e oggi la macchina era davvero incredibile. Ho solamente dovuto mettere insieme il giro e esserci riuscito dopo che un anno fa qui avevo fatto davvero male è molto soddisfacente“. Non può che fargli i complimenti Norris, che non è riuscito a replicare il buon giro di inizio Q3: “Oscar ha guidato davvero bene – spiega l’inglese – io avevo il passo ma ho fatto un paio di errori. Domani curva uno è lontana, ci sarà possibilità di lottare“.
McLaren, Stella: “Impatto direttiva? Minimo, esattamente come ci aspettavamo”
Ad analizzare la sessione ci ha poi pensato Andrea Stella, che nel consueto incontro in hospitality ha spiegato come: “l’impatto delle modifiche all’ala anteriore è stato quello che ci aspettavamo. Abbiamo sempre pensato sarebbe stato relativamente trascurabile, anche perché i numeri in termini di cambiamento dell’effetto aeroelastico erano molto ridotti, sia in termini di carico aerodinamico che di variazione del carico con l’aumento della velocità“. Come spiegato da AutoRacer, la nuova ala anteriore della MCL39 era già stata provata ad Imola, “e se non avessimo detto a Lando che era diversa, probabilmente non se ne sarebbe nemmeno reso conto – spiega il team principal McLaren – questo perché in tutte le nostre simulazioni le variazioni evidenziate erano davvero vicine allo zero“. Insomma, “non ci aspettavamo alcun cambiamento nelle classifiche dopo l’introduzione della direttiva“.
Hamilton: “TD spreco di soldi”. Stella replica: “Loro l’hanno sfruttata anche a fini aerodinamici, McLaren no”
Tra i più negativi nei confronti delle nuove regole c’è sicuramente Lewis Hamilton, che non ha esitato a definire la direttiva “uno spreco di denaro“. “Penso che la TD fosse nota da tempo – ha spiegato Stella sulle parole del pilota della Ferrari – e, piuttosto, ho visto che alcuni team, tra cui la stessa Ferrari, ne hanno approfittato per modificare anche la geometria dell’ala. Quindi per certi versi può essere vista anche come un’occasione per introdurre un aggiornamento. In ogni caso durante la stagione è normale produrre nuove ali, è difficile quantificare l’impatto economico di questa novità regolamentare ma onestamente non lo considero un fattore determinante“.
McLaren, Stella: “Qualifica? Mi aspettavo Red Bull più vicina”
Proseguendo poi nell’analisi dell’impatto della nuova direttiva, il Team Principal di Orvieto ha spiegato come: “In termini di drag non ci sono state variazioni. Quanto al bilanciamento, la monoposto è leggermente più nervosa alle alte velocità e più sottosterzante alle basse. Ma, ribadisco, si tratta di cambiamenti minori che non incideranno né sul passo gara né sul degrado gomma“. A Barcellona, piuttosto, la monoposto inglese ha dimostrato di avere un rilevante vantaggio competitivo sui rivali, tale da stupire lo stesso Stella. “Onestamente mi aspettavo che Red Bull fosse più vicina – confessa – il tracciato è simile a Suzuka o Imola, dove loro sono andati forte. Da un punto di vista tecnico, qui a Barcellona abbiamo diverse curve lunghe e la nostra vettura mi ricorda quella dello scorso anno, che anche in piste come Zandvoort era davvero forte“. Tra i temi di discussione del weekend c’è anche la possibile introduzione di un pattino d’acciaio, in sostituzione di quello in titanio: “Credo che se dovesse diventare un tema, allora si tratterebbe semplicemente di una bolla pronta ad esplodere – taglia corto Stella – il cambio di materiale riduce sia il tasso d’usura che le scintille, ed è proprio per questo che potrebbe essere introdotta: è una misura per evitare che si incendi l’erba. Dal punto di vista prestazionale è assolutamente irrilevante“.