Sorpasso capolavoro di Leclerc su Russell: la FIA è andata in confusione?

Set 1, 2025

Paolo D’Alessandro, Piergiuseppe Donadoni

In Formula 1, un pò come gli arbitri nel calcio, la Federazione è spesso sotto attacco dal commento, non solo dei piloti/team stessi ma anche e soprattutto da parte dei tifosi per l’introduzione di questa o quella Direttiva Tecnica o per avere preso delle decisioni dubbie. A Zandvoort abbiamo assistito ad una penalità quasi assurda per Carlos Sainz, reo di aver tentato il sorpasso all’esterno di curva 1. “Ero all’esterno ma c’era spazio a sufficienza e non ho fatto nulla di strano. La penalità è davvero inspiegabile. La cosa che mi sorprende è che la FIA dice di essere sempre aperta al dialogo, ma non hanno voluto parlare con me oggi. Ma ciò che mi preoccupa di più è l’intero Motorsport. ha detto Sainz dopo la gara, chiusa con 10 secondi di penalità e un arrabbiatura più che giustificata. Ma non è stato l’unico episodio che ha fatto discutere poiché anche l’incidente tra Charles Leclerc e George Russell ha fatto parlare molto gli addetti ai lavori e non durante e nel post gara. Proviamo ad analizzarlo.

In approccio di curva 11, George Russell è davanti con tutta la macchina e Charles Leclerc, tentando una manovra di sorpasso, rilascia i freni in modo molto aggressivo per affiancarsi alla Mercedes. “Devi essere aggressivo per superare qui in Olanda, altrimenti puoi rimanere dietro anche per tutta la gara” ha commentato il TP della Ferrari, Frederic Vasseur. “Lo rifarei, dovevo provarci e ci riproverò anche in futuro” ha aggiunto con estrema sincerità e chiarezza Charles Leclerc nelle interviste rilasciate alle varie TV e media. L’inglese in vista di rinnovo con la Mercedes è andato in chiara difesa all’interno della 11, lasciando scoperto l’esterno che, in una chicane, si trasforma chiaramente in un interno nella curva successiva. Il monegasco ha studiato bene il momento, avendo fatto una manovra piuttosto simile nel 2023 su Oscar Piastri, che però si era ‘arreso’ piuttosto velocemente alla 11 dando tutto lo spazio all’epoca al monegasco. In questa edizione invece, anche per l’importante lotta nel costruttori tra la Ferrari e la Mercedes (quest’ultima si è avvicinato a 12 punti al team di Maranello), Russell non ha voluto abdicare facilmente.

A questo punto però, Charles Leclerc si è portato in vantaggio ed alla curva 12, con una manovra molto aggressiva e spettacolare, si è preso l’interno con il suo asse anteriore praticamente affiancato all’abitacolo della W16 numero 63. Si arriva così al punto due. Seguendo ora le Guide Lines, divenute oramai pubbliche e che sono la base con cui i commissari giudicano i vari sorpassi, Leclerc si era preso il diritto alla ‘precedenza’ in curva 12 e Russell non avrebbe più potuto ignorarlo. Tuttavia, l’inglese pilota della Mercedes ha effettuato la curva con una traiettoria da gara, quindi come se all’interno non ci fosse il pilota monegasco, costringendolo ad andare fuori pista. “Tra la 11 e la 12 non mi ha lasciato spazio, non può lamentarsi” ha subito commentato Leclerc via radio.

Ebbene, assodato che la curva era di Leclerc – anche perché se fosse stata riconosciuta la precedenza a Russell era una penalità certa per il ferrarista – andrebbe visionato se e quanto spazio ha lasciato la Mercedes all’esterno. La risposta è: niente. L’anteriore sinistra di Russell infatti è sulla linea bianca interna, lasciando quindi a Leclerc solo la possibilità di ‘tagliare’ sulla ghiaia (incollata) della chicane. A questo punto però sorgono importanti dubbi su come abbia gestito questo episodio la Federazione. Non doveva esserci una investigazione per l’inglese per aver forzato fuori pista un avversario ed aver dunque, per primo, scatenato il contatto che è susseguito in uscita di curva 12? Nel comunicato ufficiale emanato dalla FIA, dove si dichiara che non si sono presi provvedimenti per Leclerc, si parla solo di dove il sorpasso è avvenuto, quindi se dentro o fuori la pista, con la conclusione che non è possibile affermare con assoluta certezza che Leclerc fosse fuori pista con tutte e quattro le ruote. In particolare, è evidente che il dubbio sia sulla posteriore destra.

E qui entrano in gioco degli importanti “ma”. Perchè in un altro documento ufficiale della Federazione (così come nel software live durante la gara) è segnalato un track limits per Charles Leclerc alla 12 in quel giro esatto di gara, un riconoscimento dunque ufficiale che il monegasco è uscito di pista. Dunque: o il track limits è sbagliato, e può aprire importanti dubbi sul reale funzionamento dei sensori in pista, o la FIA non ha riconosciuto quel track limits come una prova evidente dell’uscita di pista o, in ultima ipotesi, i commissari hanno ritenuto che il monegasco fosse stato costretto ad andare fuori pista da Russell e quindi non punibile. A quel punto però, sarebbe stato Russell a rischio penalità. Eppure sotto investigazione era solo Leclerc mentre Russell non è stato notato, nemmeno dalla Ferrari stessa che dovrebbe segnalare in diretta questi episodi al direttore di gara.

Fa pensare anche la strategia della Mercedes post gara, compreso George Russell ossia un pilota che difficilmente le manda a dire se sicuro al 100% di essere dalla parte della ragione. Invece, sia Toto Wolff che Russell non hanno voluto calcare la mano, piuttosto tenderla verso la Ferrari e Leclerc, come se sapessero che, in un certo senso, Russell poteva anche essere stato graziato. Con una comunicazione intelligente anche in vista del prossimo appuntamento, che si correrà a Monza tra pochissimi giorni. Ci dispiacerebbe vedere Leclerc penalizzato nella gara di casa della Ferrari, dopo che la sua gara a Zandvoort è terminata per colpa di un nostro pilota” ha infatti dichiarato Toto Wolff dopo la gara, pur ritenendo il sorpasso di Leclerc aggressivo e ritenendo non ci fosse il giusto spazio per eseguire una manovra del genere. Ma non sono le parole di Mercedes a far discutere, quanto le azioni di una Federazione che in un certo senso ha smentito nuovamente sé stessa, visto che il contatto lo si poteva direttamente valutare come un incidente di gara, senza soffermarsi su dove era avvenuto il sorpasso di Leclerc, se dentro dentro o fuori dalla pista visto che sulla ghiaia ci è andato per una forzatura da parte del pilota della Mercedes.

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