Una delle novità più importanti della griglia del mondiale 2025 riguarda Carlos Sainz e il suo nuovo capitolo della carriera in Williams. L’ex ferrarista ha terminato il suo programma di test in Bahrain nella seconda giornata in pista, spetta ad Alex Albon chiudere quest’oggi la tre giorni del team. Il pilota spagnolo ha confermato i buoni segnali emersi dalla FW47, sebbene la pura performance nelle giornate di test abbia una valenza più che relativa. Sainz ha parlato di una buona base di partenza, che non esclude però un lavoro importante da parte sua in termini di adattamento, anche nell’ottica del 2026, anno che ha rivelato essere il maggior focus della Scuderia. Con uno sguardo più ampio, lo spagnolo ha inquadrato nella McLaren la favorita per gli obiettivi più importanti, precisando però come anche le simulazioni gara dei test siano da prendere con le pinze, nonostante l’apparente competitività.
Sainz: “in Williams mi sto trovando bene, ma ci sono ancora tante cose da capire”
Dopo essere sceso in pista nella seconda metà del Day-1 ed aver preso parte all’intera seconda giornata di test, Carlos Sainz ha terminato la sua preparazione in vista del primo GP della stagione a Melbourne. “Ieri era il mio ultimo giorno prima di andare in Australia, quindi dovevamo scaricare un po’ la macchina e provare le gomme in simulazione di qualifica perché non voglio arrivare in Australia senza averlo fatto,” ha spiegato il pilota spagnolo ai microfoni di Sky Sport nello spiegare il primo tempo con cui ha concluso il Day-2 a Sakhir. Sainz ha raccontato come il feeling con la Williams sia risultato positivo sin dai primi approcci nel team, anche se il processo di apprendimento tecnico è solo nelle sue prime fasi. “Sin dai test di Abu Dhabi sono andato forte, mi sono trovato bene con la squadra e con la macchina, anche se ci sono ancora un sacco di cose che non capisco bene nel come guidarla e come trovare gli ultimi due decimi. Devo lavorarci, ma il primo feeling sembra positivo e ieri si è visto che più o meno andavo bene con tutti i compound.”
Carlos Sainz si è focalizzato sulle maggiori differenze fra Ferrari e Williams in termini di adattamento alla monoposto, un processo che colpisce numerosi aspetti della guida come quello della gestione della potenza erogata dalla Power Unit. “La quantità di potenza che generano è praticamente uguale. Quello che cambia è il feeling e la maniera in cui la potenza ti arriva all’acceleratore. Il modo in cui la macchina frena, utilizza il break-by-wire e il freno motore è completamente diverso. Mi sto ancora adattando perché sono ancora un po’ perso in termini di estrazione del massimo da questa PU. Anche i cambi marcia sono tutte cose completamente nuove che ancora non capisco al 100% perché non ho sufficiente esperienza.”
Sulla stagione 2025: “Sarà un anno di transizione. Abbiamo un progetto a lungo termine, l’ambizione è imitare la crescita McLaren”
L’attuale deficit tecnico della Williams non è trascurabile e, anche alla luce del cambio regolamentare che investirà la F1 fra dodici mesi, Carlos Sainz ha definito il 2025 come un anno di transizione per il team. “Sulla macchina non ho grandi aspettative per quest’anno,” ha dichiarato il pilota spagnolo. “So che sarà quello che in inglese viene definito ‘gap-year’ per preparare il 2026, che sarà l’anno più importante per la Williams per fare quel passo avanti. Usiamo il 2025 per imparare come funzionano tutte le cose e vedere quanto possiamo progredire l’anno prossimo.” Sebbene abbia esplicitato come non ci sia da aspettarsi un exploit nell’immediato, l’ex ferrarista ha affermato come i presupposti tracciati dalla scuderia britannica lo abbiano convinto a sceglierla come nuovo capitolo della sua carriera. “Da quello che ho potuto osservare l’anno scorso, la Williams è il team in cui vedo più potenziale, per fare un qualcosa di simile a ciò che ha fatto la McLaren negli ultimi cinque anni. È un progetto a lungo termine e sicuramente ci vorrà del tempo e parecchio lavoro, ma il potenziale lo vedo e non c’è niente di più motivante in questo momento della mia vita di essere parte del progetto che può riportare la Williams a lottare per vittorie e podi. L’ambizione è questa.”
Su McLaren: “Non è un segreto che siano i favoriti, ma i team possono manipolare le simulazioni gara”
Dopo le cinque stagioni passate in un top team come Ferrari, lo spagnolo ha dalla sua parte l’esperienza sufficiente per poter offrire una valutazione più oggettiva delle prestazioni mostrate dalla McLaren nella simulazione gara della seconda giornata di test. “Penso che non sia un segreto che sono il team da battere. Non so quantificare quanto siano dietro Red Bull, Ferrari e Mercedes, ma partono dalla base solida dell’anno scorso e sembra che abbiano fatto una macchina molto buona e guidabile.” Ciò che ha voluto precisare Carlos è l’attendibilità del ritmo gara, un aspetto che, per quanto più sincero delle simulazioni di qualifica, va comunque preso con le pinze alla luce della possibilità di nascondersi da parte dei top team. “Bisogna considerare che i team possono manipolare un po’ il passo gara. In gara normalmente si parte con 110 kg di carburante, ma qua ancora si possono mettere 10/15 kg di zavorra. Non so se Ferrari o altre squadre lo facciano, ma per la mia esperienza so che molti top team lo fanno.”