Russell domina e vince davanti a Verstappen. McLaren vince il mondiale costruttori

Ott 5, 2025

Loris Preziosa

Dopo aver sorpreso al sabato conquistando la pole position, sulle strade di Marina Bay George Russell si è confermato, dominando il GP dallo spegnimento dei semafori fino alla bandiera a scacchi. A confermare la bontà della Mercedes a Singapore, anche il quinto posto finale di Kimi Antonelli. Chiude al secondo posto Verstappen, che nel finale di gara si è dovuto difendere dagli attacchi di Norris, che ha concluso sul gradino più basso del podio. Una gara che ha visto scintille al via fra i due alfieri papaya, ma resta una giornata di celebrazioni per la McLaren, che conquista matematicamente il decimo titolo costruttori della sua storia. È invece un’altra giornata opaca per la Ferrari, che chiude con il sesto posto di Leclerc e il settimo di Hamilton, con il britannico che ha accusato anche un problema ai freni negli ultimi chilometri del GP.

Le gomme a disposizione e le scelte delle mescole per la partenza

A Singapore in griglia di partenza l’atmosfera è all’insegna dell’incertezza e dei tanti scenari aperti, sia sul fronte valori in campo ma anche su quello strategico. Nelle qualifiche del sabato, fra le McLaren e Max Verstappen, è emersa a sorpresa la Mercedes, con George Russell in pole position e Kimi Antonelli in quarta casella, alle spalle di Verstappen e Piastri. Un mix di forze che lasciano presagire una gara apertissima sul fronte dei valori in campo, anche alla luce delle poche simulazioni di long run che sono state effettuate nelle libere. Chi cerca il cambio di marcia è invece la Ferrari, che ha chiuso il sabato con un sesto e settimo posto e sensazioni non incoraggianti. Sul fronte gomme la Pirelli indica l’unica sosta come strategia più indicata, ma attenzione al basso livello di grip che potrebbe influire sul degrado e non è poi da escludere la possibilità di pioggia, che ha già bagnato il circuito nelle ore antecedenti la corsa, tanto che i piloti hanno effettuato i giri di installazione su Intermedie. C’è poi l’incognita legata alle Safety Car che potrebbe scompaginare le carte, con la vettura di servizio storicamente spesso chiamata in causa fra le strade di Marina Bay. Guardando alle disponibilità degli pneumatici, tutti i piloti, ad eccezione delle due Aston Martin, dispongono di un set di gomme Hard nuove e uno di Medie nuove. Fra i partenti in top ten non ci sono discriminanti sul fronte mescole Soft, dal momento che nessuno di questi dispone di set di Soft nuove. Scelta aggressiva per Verstappen, che opta proprio per la mescola più soffice al via, a differenza dei piloti Mercedes, McLaren e Ferrari, che scattano sulle Medie.

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Scintille fra le due McLaren al via: Norris aggressivo su Piastri

Allo spegnimento dei semafori sono scintille fra i due piloti della McLaren, con Lando Norris che si rende protagonista di un ottimo spunto, per poi affondare l’attacco sul compagno di squadra in curva 3. Le due vetture papaya arrivano anche al contatto, con la vettura del britannico che subisce un lieve danneggiamento ad una bandella dell’ala anteriore, mentre Oscar Piastri perde leggermente terreno e si lamenta con il muretto dell’aggressività del compagno. Dopo il primo giro, Russell mantiene invece la leadership su Verstappen, anch’egli sfiorato da Norris in partenza, mentre non buonissimo lo spunto di Antonelli che conclude la prima tornata in sesta posizione. Positiva la partenza di Leclerc, che sopravanza il compagno e si porta in quinta posizione, Hamilton scende quindi in settima piazza.

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McLaren estende il primo stint, ma non basta per impensierire Verstappen

Dopo le prime dieci tornate impressiona il ritmo della Mercedes di Russell, che mette fra sé e Verstappen un fazzoletto di ben cinque secondi. Il primo ad effettuare la sosta è Tsunoda, che si ferma al tredicesimo giro per montare le Hard. In questo frangente, avviene un episodio da brivido in pit-lane, con una disattenzione dei meccanici della Sauber, che nel loro cambio gomme commettono un errore nello smontaggio della ruota, che viene recuperata al limite della fast lane. Si accende invece la sfida per la seconda posizione fra Verstappen e Norris, con i tecnici della McLaren che valutano l’undercut, giocando anche la carta della ‘finta’ dei meccanici. A fermarsi invece è Verstappen, che si copre ed effettua la sosta per montare le Hard con il perfetto timing, dal momento che torna in pista pochi metri davanti ad Alonso e con strada libera. Restano invece in pista i due piloti McLaren, che si accendono però in termini di ritmo gara, facendo segnare i loro migliori tempi e guadagnando virtualmente terreno sulla Red Bull del campione del mondo.

Al 22° giro arriva invece la sosta di Leclerc, che si ferma per montare le Hard dopo che il suo passo si era notevolmente alzato. Passano quattro tornate perché arrivi anche la sosta del compagno di squadra; una Ferrari che fino a questo punto della corsa non ha brillato sul fronte prestazionale. Le due McLaren si fermano al 27° e 28° giro, rispettivamente con Norris e Piastri. Da segnalare il pit-stop lento di Piastri, oltre i 5 secondi, mentre Norris non riesce ad impensierire la posizione di Verstappen, dal momento che dopo una primissima fase di incertezza, l’olandese ha messo in pista il suo miglior passo gara. A metà corsa si ristabilisce quindi l’ordine dei primi giri, con Russell al comando davanti a Verstappen e alle due vetture di Woking. Quinta la Ferrari di Leclerc, che viene messo nel mirino dalla Mercedes di Antonelli.

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Norris a caccia di Verstappen per il secondo posto

Se Russell approccia l’ultimo terzo di gara con un solido cuscinetto di quattro secondi su Verstappen, il pilota della Red Bull lamenta problemi in frenata e a livello di freno motore, tanto che commette anche una rischiosa sbavatura. Ciò favorisce il rientro di Norris, che continua a rosicchiare decimi sulla seconda posizione. A quindici giri dal termine si ferma invece la Ferrari di Hamilton, che effettua la seconda sosta e monta le Soft per il finale di gara, dove mette in pista un super ritmo per provare a tornare sulle vetture di Antonelli e Leclerc. I riflettori sono però tutti puntati su Norris e Verstappen, con il pilota della McLaren che ha ormai raggiunto la Red Bull numero 1 ed è costantemente in zona DRS. Nella lotta per la top five, Leclerc perde la quinta posizione su Antonelli e attende l’arrivo del compagno alle sue spalle, a cui darà poi strada, ristabilendo le gerarchie di inizio gara.

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Russell domina e vince il GP, titolo costruttori a McLaren. Problemi per Hamilton nel finale

È un finale in passerella quello che vede George Russell andare a conquistare la seconda vittoria stagionale, chiudendo così una gara dominata dalla partenza alla bandiera a scacchi e coronando un weekend perfetto. Verstappen chiude secondo davanti a Norris e Piastri, in una giornata in cui non mancheranno le discussioni all’interno del debrief McLaren per quanto accaduto in partenza. All’interno del box di Woking è comunque una giornata di festa, perché grazie al terzo e quarto posto arriva la certezza matematica del titolo costruttori, il secondo consecutivo, nonché il decimo nella storia della scuderia. Quinto posto finale per un ottimo Kimi Antonelli, mentre la Ferrari chiude un weekend negativo con il sesto posto di Leclerc e il settimo di Hamilton, che nelle ultime battute accusa un problema ai freni ed è costretto ad alzare il piede, cedendo il passo a Leclerc e chiudendo per un soffio davanti all’Aston Martin di Alonso. Nono posto per la Haas di Bearman e menzione d’onore per Carlos Sainz che, dopo essere scattato dalla pit-lane per la squalifica del sabato, ha risalito il gruppo fino alla zona punti.

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