Verstappen: “McLaren più veloce. Bilanciamento peggiore del previsto”

Ott 6, 2025

Mattia Barzaghi

Il Gran Premio di Singapore per la Red Bull ha messo in evidenza due storie differenti, entrambe segnate da frustrazione ma con sfumature diverse. Da una parte Max Verstappen, partito dalla seconda posizione al fianco del vincitore George Russell, ha dovuto fare i conti con dei problemi al cambio ed un passo non ottimale che lo hanno costretto a difendersi, con successo, da Lando Norris per buona parte della gara. Dall’altra Yuki Tsunoda, il quale ha vissuto un avvio da incubo prima di rimontare con un passo abbastanza competitivo.

Verstappen: “Partivo dal lato sporco, da qui la scelta della Soft in partenza. McLaren era più veloce di noi. Per riaprire il campionato dovevamo vincere”

Il quattro volte campione del mondo aveva scelto di partire con la mescola soft, una strategia diversa rispetto ai diretti rivali. Ma la partenza dal lato interno, più sporco, ha complicato tutto fin dai primi metri, costringendo l’olandese a guardarsi negli specchietti dalle due McLaren, piuttosto che ad attaccare George Russell: “Nel primo stint ero su soft, gli altri su medie, quindi ho dovuto gestire il passo per tutto il tempo. Il problema è che, partendo all’interno, non c’è grip: abbiamo misurato una grossa differenza tra il lato sinistro e quello destro della griglia. Per questo ho scelto la soft, per non perdere la posizione alla partenza. Ma ovviamente ha compromesso il primo stint, e in parte anche il secondo.”

 La sua gara è stata condotta per buona parte in gestione gomma nel primo stint, mentre per tutti i 62 giri ha riscontrato piccoli problemi al cambio. Questa preoccupazione ha rischiato di avere conseguenze ancora più dure dato che l’olandese l’ha quasi messa nel muro alla tornata n37/62 in curva 14: “Purtroppo oggi niente è andato davvero liscio. Ho avuto molti problemi con il cambio, sia in scalata che in salita. Era tutto molto imprevedibile e rendeva difficile impostare le curve. Anche il bilanciamento della macchina era peggiore di quanto mi aspettassi, quindi ho dovuto gestire costantemente. È stato difficile mantenere un ritmo coerente.”

In particolare, il campione del mondo in carica aveva commentato durante la gara di sentirsi come se stesse ‘guidando con il freno a mano’, a causa di microbloccaggi dell’asse posteriore provocati da scalate mai del tutto omogenee: “Mi capita abbastanza spesso, ma oggi è stato davvero grave. Non ho idea di cosa sia successo, il team dovrà analizzare i dati. È frustrante, perché in qualifica mi sentivo bene, i giri erano puliti e la macchina sembrava bilanciata. Ma poi in gara la situazione è cambiata completamente.”

Analizzando la dinamica del Gran Premio, la McLaren di Norris è rimasta incollata agli scarichi della Red Bull per gran parte della gara, costringendo Verstappen a guidare guardando continuamente negli specchietti per evitare di perdere la P2: “Il ritmo più forte oggi era quello della McLaren. Soprattutto con la gomma dura, mentre il gap con Mercedes è rimasta praticamente la stessa. La partenza con la soft ha condizionato un po’ anche il secondo stint perché ho dovuto anticipare la sosta”

Con la vittoria andata a George Russell e il secondo posto comunque salvato, Verstappen mantiene viva la speranza matematica del campionato, ma il tono delle sue parole è stato realistico. Il gap da Oscar Piastri è sceso a 63 punti, ma con sei weekend al termine, i calcoli impongono uno scarto di più di 10 punti a weekend tra i due, cosa al momento improbabile se si considera la superiorità della McLaren in circuiti come Qatar, Brasile e Abu Dhabi: “Per mettere realmente in discussione il campionato dovevamo vincere oggi, e non l’abbiamo fatto. Abbiamo perso troppi punti all’inizio della stagione. Adesso prendiamo gara per gara e cerchiamo di fare il massimo. Singapore non è mai stata la nostra pista preferita, e nemmeno per la macchina di quest’anno lo è. Ma il secondo posto resta un buon risultato.”

Tsunoda: “Il peggior primo giro della mia vita. È un peccato, perché il ritmo in gara era forte”

Se Verstappen ha dovuto difendersi dalle McLaren, Yuki Tsunoda ha invece dovuto affrontare una gara di rimonta. Il pilota giapponese partiva tredicesimo, ma al termine del primo giro si è ritrovato diciassettesimo, intrappolato nel caos di centro gruppo. È stato il peggior primo giro della mia vita” ha detto il giapponese senza mezzi termini. “Non riesco ancora a credere a quello che è successo. Ogni volta che provavo a spostarmi, ogni curva era chiusa da qualcuno. Non avevo spazio per passare, e ho perso tantissime posizioni. Non so cosa avrei potuto fare di diverso. Forse qualcosa sì, devo analizzare”

La frustrazione era palpabile, ma il nipponico è riuscito a reagire, iniziando una rimonta che lo ha portato fino alla dodicesima posizione finale: “Dopo quel primo giro, la gara è diventata molto difficile. La cosa positiva è che il passo era ottimo, forse uno dei migliori che abbia mai avuto da quando sono in Red Bull. È un peccato, perché con una partenza normale potevamo andare a punti.”

Il giapponese ha poi offerto una riflessione più tecnica sulla differenza di passo tra il sabato e la domenica: “Devo ancora capire perché faccio fatica in qualifica. Dai long run di Monza in poi sono migliorato tanto nel ritmo gara, ma parto sempre troppo indietro. Devo migliorare lì, per evitare di restare bloccato nel traffico.”

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