Alla vigilia del round di Singapore c’era parecchia curiosità legata a quello che avrebbe potuto essere il livello della Red Bull dopo due successi consecutivi e, quantomeno a valle della prima giornata in pista, si può dire che le attese siano state rispettate. La scuderia di Milton Keynes si è presentata a Marina Bay con una nuova specifica di ala anteriore e Max Verstappen ha messo in pista un buon livello di competitività, sebbene il miglior tempo di giornata lo abbia siglato Oscar Piastri. Al termine del venerdì traspare fiducia dal box Red Bull e l’ipotesi di un eventuale terzo successo di fila è al momento tutt’altro che remota.
Verstappen: “siamo partiti bene, non dobbiamo fare grossi stravolgimenti”
Il campione del mondo in carica ha archiviato la prima giornata in pista con il terzo tempo, fatto segnare in entrambe le sessioni di prove libere. Il pilota olandese ha chiuso le FP2 ad un decimo e mezzo dalla McLaren di Piastri ed è stato infilato dalla Racing Bulls di Hadjar. Un tempo quest’ultimo che, pur evidenziando una buona vettura di Faenza, lascia immaginare come il quadro dai valori in campo non appaia ancora chiaro. Ciò che invece è emerso con più chiarezza è lo stato d’animo manifestato dagli uomini Red Bull in merito alle prospettive per il fine settimana. “La giornata non è andata male,” ha dichiarato Verstappen al termine delle FP2. “Nelle libere 1 siamo partiti bene e abbiamo trovato il ritmo abbastanza presto. Un po’ come negli ultimi due weekend la macchina non era male e non abbiamo riscontrato grossi problemi.” Un avvio di weekend lineare che si è riflesso anche nella sessione in notturna. “Nelle seconde libere abbiamo provato alcune cose, alcune buone, altre invece dobbiamo ottimizzarle al meglio. Nel complesso direi che è stata una giornata soddisfacente, anche se sicuramente ci serve più passo per lottare per le primissime posizioni.”
Il pilota olandese non ha voluto sbilanciarsi troppo, ma quel che è certo è che i successi di Monza e Baku, aggiunti ad una RB21 tornata a vita, sono fattori che lo ingolosiscono. “Dobbiamo ancora migliorare alcune cose ma sicuramente non dobbiamo stravolgere l’assetto, il che è positivo,” ha aggiunto. “Domani vedremo se il nostro ritmo sarà sufficiente per lottare per il vertice. Dopo le FP2 è difficile dirlo, perché non si può capire che mappature abbiano usato gli altri. Lo vedremo nelle qualifiche.” Sebbene i nodi sulla gerarchia dei reali valori in campo siano ancora da sciogliere, Verstappen ha mostrato un buon livello di confidenza al volante. Ciò ha lasciato trasparire feedback positivi anche su aspetti come la nuova ala anteriore che è stata introdotta dalla Red Bull questo weekend e montata per il momento soltanto sulla vettura dell’olandese. “Dovremo lavorare solo su alcuni dettagli, come il grip al posteriore o sul come preservare gli pneumatici, perché qui si surriscaldano tanto. Possiamo migliorare su ogni aspetto, così da mettere la macchina in una finestra più ampia e poter spingere di più.”
Marko: “siamo molto vicini a McLaren, in qualifica sarà questione di centesimi”
Dal lato box di Verstappen traspare ottimismo anche ascoltando le parole di Helmut Marko, che al termine del Day-1 a Marina Bay vede il suo pilota di punta in lizza per il bottino più grosso. “È stato sicuramente il nostro miglior venerdì da molto tempo qui a Singapore,” ha dichiarato ai microfoni di Sky Germania. Ricordiamo infatti che Singapore è l’unico circuito in calendario su cui Verstappen non ha mai vinto. “Penso che siamo molto vicini [a McLaren]. Alla fine però sarà fondamentale guadagnare quegli ultimi centesimi. Abbiamo ancora qualche piccolo problema, ma nel complesso sia Max che gli ingegneri sono soddisfatti della vettura. Ci siamo decisamente avvicinati, ma sabato sarà decisivo. Come ho detto, sarà tutta una questione di centesimi.”
Tsunoda: “fregato dalle bandiere rosse, migliorato solo nel finale”
Non si è detto di simile fiducia Yuki Tsunoda, che nel post FP2 ha lasciato prevalere il disappunto per una sessione frammentata, a causa delle bandiere rosse provocate da Russell e Lawson. “È stata dura, anche se probabilmente è stato così per tutti. Ma ormai è un trend non avere mai una sessione FP2 lineare e questo finisce per fregarmi parecchio,” ha dichiarato il giapponese, undicesimo nella classifica dei tempi delle seconde libere. “Purtroppo è così e devo solo cercare di mantenere la calma e ottimizzare l’assetto.” L’obiettivo di Tsunoda sarà quello di rimettersi in bolla nella giornata di sabato, con lo scopo di replicare il ritmo espresso due settimane fa a Baku, dove aveva centrato il miglior risultato della stagione. “Nelle FP2 più semplice trovare grip? Non è stato così facile, per alcuni magari sì, ma per altri no. Penso che all’inizio abbiamo faticato ancora con l’anteriore, ma se non altro verso la fine abbiamo iniziato a migliorare di giro in giro, quindi almeno questo aspetto è positivo.”