Qual è il livello di correlazione dati in F1? Lo spiega il nuovo TP dell’Aston Martin

Gen 26, 2025

Loris Preziosa

La scuderia con sede alle porte di Silverstone ripone nel proprio futuro obiettivi ambiziosi e gli acquisti effettuati in termini di organico ne sono la dimostrazione. La stagione 2024 ha raccontato però di un’Aston Martin in evidenti difficoltà tecniche, soprattutto nella seconda parte di stagione, quando gli aggiornamenti introdotti dal team non hanno portato i frutti auspicati. Andy Cowell, che la scorsa settimana è stato annunciato come neo-team principal, ha tracciato un bilancio del lavoro della squadra a partire dal momento in cui ne aveva preso le redini nel ruolo di CEO, ovvero in estate. L’Aston Martin, che inizierà la stagione con un organico riorganizzato e di assoluto livello, si prepara ad un 2025 che dovrà tracciare la strada per rilanciarsi verso un futuro il cui obiettivo è la lotta per i vertici della classifica.

Cowell: “Lawrence Stroll è un ‘vincitore seriale’. Con lui prima o poi il successo arriva”

Andy Cowell è una delle figure cardine che l’Aston Martin ha scelto per costruire quello che nel Circus Iridato non può che essere considerato un dream team. Alla sua ricca esperienza in F1 si aggiungerà anche quella di figure come Mike Krack, l’ex DT Ferrari Enrico Cardile e Adrian Newey, che non ha certamente bisogno di presentazioni. Un organico che ricalca la filosofia del numero uno della casa inglese, Lawrence Stroll. “Qualunque cosa Lawrence faccia nella vita, vuole avere successo. Vuole vincere. È un vincitore seriale,” ha raccontato Cowell. “Se si guarda a ciò che ha ottenuto nel corso della sua carriera, prima o poi il successo arriva. Non è una coincidenza. È il prodotto del suo instancabile stimolo ad essere il migliore. È determinato a far sì che l’Aston Martin abbia successo in F1, ma non stiamo parlando solo di vincere gare e campionati, si tratta di vincerne molti.” Una filosofia ambiziosa che, come raccontato più volte da figure importanti del paddock, è stata la ragione per cui grandi nomi hanno scelto di approdare a Silverstone.

Aston Martin Andy Cowell

Dopo le difficoltà sugli aggiornamenti del 2024: “dobbiamo arrivare ad un livello di correlazione dati del 90%”

La strada che l’Aston Martin deve percorrere per arrivare anche solo ad accarezzare quegli obiettivi è lunga e tortuosa. Il 2024 era iniziato sotto la buona luce del salto di qualità compiuto nella stagione precedente ma, con l’avvento degli sviluppi tecnici, le prestazioni hanno subito una flessione non indifferente. “Nel 2024 abbiamo sicuramente vinto il campionato del mondo per il maggior numero di aggiornamenti introdotti, ma non hanno migliorato il tempo sul giro, che è ciò che è necessario in questo ambiente.” Forte della sua grande esperienza in F1, l’ingegnere britannico ha offerto uno spaccato di cosa significhi avere un buon tasso di sviluppo, con numeri alla mano. “Ho visto statistiche che dimostrano che in veri ambienti di ricerca e sviluppo, un tasso di successo del 20% è alto. Se riusciamo a ottenere un tasso di successo del 20%, allora va bene, ma la differenza è che questo deve accadere all’AMR Technology Campus e non in pista.” Gli investimenti effettuati da Stroll hanno permesso la realizzazione di un centro di ricerca all’avanguardia, sta ora al team coltivarne i frutti. “Abbiamo strumenti CFD molto potenti e la galleria del vento più avanzata di questo sport che sta per essere attivata. Ci sarà sempre il rischio che i dati non corrispondano esattamente a ciò che ricaviamo dal circuito, ma sono sicuro che possiamo arrivare al punto in cui abbiamo ragione il 90% delle volte. Questo è il livello a cui operano i campioni del mondo, per cui deve essere il nostro obiettivo minimo.”

Aston Martin

Sull’organigramma del team: “ecco come è stato riorganizzato”

Guardando al presente lo scenario è quindi tutt’altro che vincente, un terreno ostile che però porta con sé il potenziale per diventare fertile. Per farlo, l’ingrediente principale chiamato in causa dal CEO è quello di osare. “L’unico modo per avere la macchina più veloce è stabilire obiettivi che ti mettano davvero alla prova. Quella paura che provi. Quell’ignoto. Quella trepidazione. Quel punto interrogativo sul fatto che qualcosa sia anche solo possibile. È lì che devi operare perché, quando ti spingi così tanto in territorio inesplorato, quando vai oltre ciò che è stato fatto prima, è allora che supererai i tuoi avversari.” Un’asticella così alta impone continuità, sia sul fronte delle performance, ma anche in termini di organico. “Il 2026 è un’enorme opportunità per noi, ma non riguarda soltanto il ’26, riguarda anche il ’27, il ’28, il ’29 e il ’30. Si tratta di costruire un team che possa raggiungere un successo duraturo.” I partner su cui può contare l’Aston Martin, come Mercedes, Honda e Aramco, andranno a braccetto con figure che dovranno assicurare una collaborazione costante. “Vorrei evitare uno scenario in cui le persone si trovino a cavallo di più anni, perché tendono a concentrarsi sulle priorità immediate e quelle future finiscono per essere compromesse,” ha affermato Cowell.

Aston Martin

A partire dalla scorsa estate in casa Aston Martin è cominciato il processo di riorganizzazione della squadra, che la scorsa settimana si è arricchito di un ulteriore tassello, con l’assunzione del ruolo di team principal da parte dello stesso Andy Cowell. “I cambiamenti sono designati per migliorare la chiarezza organizzativa e le prestazioni delle vetture. Ecco perché abbiamo preso la decisione di separare i dipartimenti di aerodinamica, ingegneria e performance fra pista e AMR Technology Campus.” Il neo-team principal ha così schematizzato l’organigramma della squadra: “il team in pista sarà guidato da Mike [Krack], che diventerà il Chief Trackside Officer del team, e quest’ultimo sarà guidato da Enrico [Cardile] nel ruolo di Chief Technical Officer, con entrambi che riferiranno a me. Questa ristrutturazione significa che il team di Mike può concentrarsi sull’ottenimento delle massime prestazioni dalla vettura a ogni Gran Premio e il team di Enrico può concentrarsi sulla complessa sfida di creare una nuova monoposto.”

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