-69. Questo il distacco di Max Verstappen dalla testa del mondiale dopo la gara andata in scena a Baku. Dopo aver dominato e trionfato a Monza, l’olandese di casa Red Bull ha bissato il successo sulle strade della capitale azera, proprio nella corsa in cui si è vista la peggior McLaren dell’anno, con Piastri fuori gara al primo giro e Norris che ha chiuso con un anonimo settimo posto. Nelle voci post gara, gli uomini della Red Bull hanno allontanato la suggestione mondiale, affermando però come la tappa di Singapore potrebbe offrire risposte importanti, qualora la Red Bull e il campione del mondo dovessero ribadire la competitività espressa nelle ultime due gare. Intanto, a confermare i passi avanti della squadra, anche le prestazioni messe in pista da Tsunoda, sesto al traguardo.
Verstappen: “per ora non penso al mondiale, prendiamo una gara alla volta”
Se il mondiale fosse cominciato dopo la sosta estiva, Verstappen sarebbe in testa al campionato. Dopo il secondo posto ottenuto a casa propria, l’olandese ha ottenuto due vittorie consecutive, conseguite peraltro nello stile che lui ben conosce: dominando. Proprio come a Monza, anche a Baku Verstappen è stato decisivo, peraltro in un weekend in cui anche i più esperti e talentuosi hanno sbagliato. Dopo la pole nella qualifica più insidiosa dell’anno si è ribadito impeccabile anche in gara, siglando il Grande Slam (Pole, vittoria, giro veloce e gara in sempre in testa). Sebbene la testa del mondiale sia ancora lontana, le prime domande su un’eventuale corsa al titolo sono iniziate a fiorire da parte della stampa. “Sapevo che avreste ricominciato a rifarmi questa domanda,” ha affermato Verstappen scherzosamente ai microfoni di Sky Sport. “Personalmente penso che il divario sia ancora molto grande, per cui non ci penso. Voglio solo vedere cosa riusciamo a fare gara dopo gara. Gli ultimi due weekend sono stati su piste a basso carico e siamo stati competitivi, vedremo se lo saremo anche ad alto carico. Il tempo lo dirà, per ora non ci penso troppo. Prendiamo una gara alla volta.”

Mekies: “la scelta delle gomme Hard al via è stata presa da Verstappen. Bello vedere anche Tsunoda competitivo”
La competitività espressa negli ultimi due weekend di gara ha messo in luce dei progressi compiuti dalla Red Bull sul fronte della competitività. Una dimostrazione lo è stata anche il livello messo in pista da Yuki Tsunoda a Baku, sia sul fronte della velocità sul giro singolo, ma anche in termini di passo gara. Come Verstappen, anche il Team Principal della Red Bull ha voluto però rimandare la questione a Singapore, appellandosi alla specificità degli ultimi due tracciati su cui il Circus Iridato ha corso. “Monza era molto specifica e quindi era importante vedere se ripetevamo lo stesso livello di performance anche a Baku. Così è stato, ma c’è da dire che a Baku ci sono solo curve a bassa velocità e anche la pista era fredda,” ha spiegato Laurent Mekies. “Andremo a Singapore che sarà completamente l’opposto, quindi dobbiamo prendere una gara alla volta.” Il numero uno del muretto ha poi ribadito il ruolo di ‘game-changer’ ricoperto da Verstappen. “Ha scelto lui di partire con le Hard,” ha rivelato, “il che comunque portava con sé un certo livello di rischio. La squadra sta lavorando bene, Max ne è centro e la sta portando in alto.” Mekies ha poi menzionato anche il buon lavoro compiuto da Tsunoda questo weekend: “è stato bello vedere Yuki fare una gara solida. È un buon momento per tutto il team.”
Sensazioni positive che sono state espresse anche dallo stesso pilota giapponese: “è un risultato che mi dà confidenza per il futuro,” ha dichiarato Tsunoda al termine del GP. “Abbiamo fatto qualche modifica alla macchina che si è tradotta positivamente nel passo gara. Ho visto che Max fa alcune cose in maniera differente, ho cercato di ripeterle e ne ho ricavato qualcosa di buono. Non sono ancora al livello che vorrei, ma sono felice di vedere dei progressi.”

Marko: “speranze mondiali? Singapore dirà la verità. Intanto puntiamo al secondo posto nei costruttori”
Della competitività di Tsunoda ha parlato anche Helmut Marko, che nel post gara ha dichiarato. “Per la prima volta è arrivato sesto e guardando i tempi sul giro era molto vicino a Max.” Una Red Bull che dal rientro dalla sosta estiva ha cambiato marcia e che, secondo Marko, ora può mettere concretamente nel mirino quantomeno un obiettivo per il finale di stagione. “L’impegno del team è stato incredibile e ora credo davvero che si possa puntare al secondo posto nei costruttori.” Un obiettivo concreto, quest’ultimo, dal momento che dopo la gara in Azerbaijan il secondo posto dista 18 punti. Sulle possibilità di Verstappen nel mondiale piloti ha aggiunto: “dipenderà da Singapore, se saremo competitivi lì allora forse potremo anche pensare al campionato. È un tracciato che si addice maggiormente alle McLaren, Sarà un banco di prova per noi.” A completare il fil rouge tracciato dagli uomini Red Bull, anche Jos Verstappen: “ieri è stato importante fare il miglior tempo in qualifica,” ha affermato il padre di Max nel commentare il weekend. “Lui sa ciò di cui ha bisogno e lo ottiene quando conta, il che è molto importante. Penso che il gap sia davvero grande, ma Singapore sarà importante per vedere a che livello è la macchina. Anche andando bene resterebbe comunque complicato, ma mai dire mai…”



