Le scelte Pirelli per i restanti gran premi: Isola spiega le eccezioni per Austin e Messico

Ago 15, 2025

Luca Manacorda

Pirelli prima della sosta ha ufficializzato le mescole da asciutto che saranno utilizzate nei dieci Gran Premi in programma dopo la pausa estiva del Campionato del Mondo di Formula 1 2025. Le scelte, frutto della consueta collaborazione con FIA e F1, includono alcune modifiche rispetto al 2024, con l’obiettivo dichiarato di ampliare le opzioni strategiche a disposizione dei team e aumentare la variabilità delle gare.

Le novità principali

Il primo cambiamento si vedrà già al ritorno in pista a fine mese, nel GP Olanda in programma a Zandvoort, dove verrà adottato uno step più morbido: la combinazione sarà C2 (Hard), C3 (Medium) e C4 (Soft), in contrasto con la terna più dura usata lo scorso anno (C1, C2, C3). La decisione è motivata anche dalla bassa incidenza dei pit-stop nel 2024, quando la maggior parte dei piloti completò la corsa con una sola sosta.

Pirelli scelte 2025

Una novità importante riguarda il ritorno della C6, la mescola più morbida introdotta quest’anno, che farà il suo debutto nel GP Azerbaigian a Baku. Le gomme selezionate saranno C4 (Hard), C5 (Medium) e C6 (Soft), una combinazione più spinta rispetto alla C3-C4-C5 adottata nel 2024.

Uno step totalmente più Hard caratterizza invece la selezione per il GP Brasile. A Interlagos C2, C3 e C4 saranno, rispettivamente Hard, Medium e Soft, ripetendo quanto accaduto nel 2023. Il circuito di Interlagos, completamente riasfaltato in quell’anno, aveva già evidenziato la scarsa adattabilità della C5, considerata inutilizzabile in gara.

I casi particolari di Austin e Città del Messico

Anche per i round americani di Austin e Città del Messico sono previste variazioni. Negli Stati Uniti, Pirelli ha deciso di rendere la gomma Hard ancora più dura, passando da C2 a C1, mentre Medium e Soft resteranno C3 e C4. Stesso approccio per il Messico, con la Hard che diventa C2 al posto della C3 del 2024, e conferma per Medium (C4) e Soft (C5). “Grazie alla simulazione che abbiamo eseguito con il nostro reparto di modellazione, ci è stato indicato che la strategia a due soste è leggermente più veloce di quella a una sosta – ha spiegato Mario Isola, direttore di Pirelli Motorsport – Di solito, se si hanno una strategia a una sosta e due soste molto vicine in termini di tempo totale, i team scelgono la prima. Non vogliono correre il rischio di un pit stop aggiuntivo, traffico o errori durante la sosta. In Messico e in Texas abbiamo una simulazione che ci dice che la strategia a due soste è di qualche secondo più veloce“.

Leclerc

Isola ha poi aggiunto: “L’obiettivo è sempre lo stesso: avere una variazione nelle strategie e far sì che i team pianifichino gare a una o due soste, quindi con approcci diversi. Abbiamo fatto alcune simulazioni e crediamo che creare un divario maggiore tra Hard e Medium significhi che se un team vuole usare la Hard e puntare a una gara a una sosta, verrà penalizzato da una gomma più lenta, mentre se un team vuole essere aggressivo, questo significa passare a una strategia a due soste. In quel caso si possono usare Medium e Soft, che sono più veloci“.

Nessuna modifica per altri cinque appuntamenti

Resteranno invariate anche le mescole per Monza, Singapore, Las Vegas e Abu Dhabi, dove sarà utilizzata la combinazione più morbida del range (C3, C4, C5), esclusa la C6. Anche in Qatar si conferma la terna più dura (C1, C2, C3), coerente con le caratteristiche del tracciato, storicamente molto impegnativo per gli pneumatici.

Mario Isola: “Novità frutto dei dati raccolti e delle simulazioni”

A spiegare la logica alla base delle scelte anticipate è stato ancora Mario Isola: “Abbiamo ritenuto di anticipare la comunicazione delle mescole per tutta la seconda parte della stagione anche per dare modo alle squadre di prepararsi nella maniera migliore per tutti i prossimi appuntamenti. Ci sono diverse novità, deliberate in collaborazione con la Federazione e con il promoter del campionato, e che sono il frutto dell’analisi dei dati raccolti e delle simulazioni effettuate. Le scelte sono state definite sempre con lo scopo di aumentare la possibilità di avere un equilibrio fra strategie a una o due soste e, conseguentemente, di creare maggior incertezza e spettacolo. Non esiste una soluzione univoca per raggiungere questo obiettivo, ma se non ci si cala nella realtà delle corse non si possono avere delle risposte concrete”.

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