Mercedes ha chiuso le FP2 di Singapore in diciottesima e ventesima posizione. Un risultato che però non rispecchia il reale lavoro svolto, complici le numerose bandiere rosse che hanno impedito a Kimi Antonelli di completare un giro con le gomme soft. L’italiano guarda con ottimismo al sabato, mentre George Russell ha dovuto interrompere in anticipo la propria sessione a causa di un errore che ha danneggiato la sua W16.
Kimi Antonelli: “Mi sento bene in macchina. C’è ancora margine di miglioramento”
Per Kimi Antonelli è stato un venerdì solido, in linea con il buon approccio già visto a Baku. Negli scorsi weekend gli errori commessi al venerdì avevano spesso compromesso la sua fiducia nel portare la W16 al limite, specialmente in qualifica, dove diventa complicato recuperare in gara vista una griglia sempre più compatta. Nelle FP2, l’italiano stava per completare un giro che lo avrebbe portato almeno in quinta posizione, ma la bandiera rossa causata da Liam Lawson lo ha costretto ad abortire. Negli ultimi minuti di sessione, invece, la squadra ha scelto una strada diversa rispetto alla maggior parte della griglia, concentrandosi su un mini long run: “Il risultato finale sullo schermo dei tempi non riflette come sia andata realmente la giornata o cosa avremmo potuto ottenere. Nelle FP2 ho dovuto abortire il mio unico tentativo con la Soft a causa della bandiera rossa. Ero già nell’ultimo settore e il giro sembrava molto competitivo, al punto da metterci nelle prime posizioni in quel momento. Questo ci dà fiducia e speriamo di portare quel passo nel resto del weekend.”
Fin dai primi giri il bolognese si è sentito a suo agio al volante, riuscendo ad acquisire sempre più fiducia giro dopo giro, nonostante si trattasse di una pista completamente nuova per lui, come per gli altri rookie. In vista di domani, resta comunque un buon margine di miglioramento, sia nella guida che nella messa a punto della vettura: “Oggi in macchina mi sono sentito bene. Abbiamo ancora aspetti da migliorare, ma essendo la mia prima volta qui c’è chiaramente molto margine anche nella mia guida. Se riusciremo a fare un passo avanti sia con la macchina che con la mia guida, penso che potremo lottare per una buona posizione in griglia domani. È una pista divertente, mi ci sono trovato a mio agio fin da subito, e sono impaziente per domani e domenica”
George Russell: “Facciamo fatica ad accendere le gomme anteriori”
George Russell ha chiuso le FP1 in undicesima posizione, un risultato influenzato anche dallo svantaggio di mescola rispetto ai suoi rivali nel giro migliore. Le difficoltà non sono mancate quando si è trattato di cercare la prestazione pura, complice una finestra di utilizzo delle gomme mai davvero ottimale: “Le FP1 sono state difficili perché abbiamo faticato ad attivare le gomme e a trovare il giusto equilibrio.”
La squadra ha comunque apportato delle modifiche dopo la sessione e la situazione è migliorata. Tuttavia, il numero 63 non ha potuto esprimere appieno il potenziale della W16: dopo circa venti minuti, infatti, è finito contro le barriere alla terzultima curva. Russell è riuscito a rimettersi in marcia e a tornare ai box, ma i danni riportati erano troppo gravi per poter pensare di concludere la sessione: “Le cose sono migliorate nelle FP2, ma la mia sessione è finita contro il muro dopo solo pochi giri. È stato un incidente strano e non sono del tutto sicuro di cosa sia successo. Ho frenato prima rispetto ai giri precedenti, ma ho perso il posteriore; per fortuna la macchina è andata a sbattere con il muso, quindi i danni non sono stati troppo gravi. È stato frustrante perdere il resto della sessione, quindi mi scuso con il team.”
“Nonostante non siamo riusciti a completare tutto il programma, il passo che abbiamo visto sembrava buono. Non abbiamo messo un giro cronometrato sul tabellone, ma mettendo insieme tutti i settori la sensazione era positiva. Non è stato il nostro venerdì migliore, ma a Singapore le cose possono cambiare in fretta e non vedo l’ora di tornare in pista domani” conclude Russell.
Andrew Shovlin: “FP1 e FP3 non saranno molto dissimili dalle FP2. Con Kimi focus sui long run”
Il direttore delle operazioni in pista, Andrew Shovlin, ritiene che le FP1 e le FP3 di domani non saranno così poco rappresentative come negli anni passati, poiché i valori di temperatura registrati tra FP1 e FP2 non erano così diversi: “Come di consueto, nelle FP1 i piloti hanno iniziato a prendere confidenza con il bilanciamento della vettura mentre la pista si gommava. Di solito questa sessione, come anche le FP3, non è rappresentativa delle condizioni che affrontiamo in qualifica e in gara, ma la copertura nuvolosa e la temperatura relativamente fresca l’hanno resa più utile del normale.”
Come ha sottolineato Russell, la principale difficoltà è stata quella di mandare in temperatura le gomme anteriori. Le modifiche apportate prima delle FP2 hanno portato dei miglioramenti, ma non sono ancora bastate a risolvere del tutto il problema: “Abbiamo avuto difficoltà a mandare in temperatura le gomme anteriori e non abbiamo fatto grandi progressi su questo punto, ma siamo riusciti a fare modifiche più importanti prima delle FP2. Sembrava che la macchina fosse in una situazione migliore”
“Sfortunatamente, le FP2 sono state molto frammentate. Abbiamo deciso di concentrarci con Kimi sul passo gara per la parte finale dell’ora, a differenza del resto della griglia. Questo ci ha lasciato in fondo alla classifica dei tempi, ma ci ha permesso di analizzare meglio il bilanciamento e le temperature sul passo lungo”