Il Gran Premio dell’Azerbaijan 2025 ha lasciato sensazioni contrastanti in casa McLaren. Da un lato l’amarezza per l’uscita di scena prematura di Oscar Piastri, dall’altro un piazzamento solido ma non esaltante di Lando Norris, solo settimo al traguardo, riducendo quindi il gap con l’australiano a 25pt, limitando però il recupero nei suoi confronti, di fatto non approfittando di questo zero.
Piastri: “Ho valutato male l’effetto dell’aria sporca in partenza”
Per Piastri è stata una gara da dimenticare, chiusa troppo presto contro le barriere. L’australiano non ha cercato scuse, ammettendo l’errore senza esitazioni: “Non è stato certamente il mio momento migliore, è stato un errore sciocco, semplice. Non ho previsto l’effetto dell’aria sporca come avrei dovuto e sono arrivato troppo forte in curva. Dovevo sapere che il grip era basso all’inizio. Non voglio dare la colpa a nient’altro se non a me stesso”

Fin dal venerdì c’erano stati problemi di bilanciamento e anche un piccolo guasto alla PU, che gli ha limitato il cronometraggio. Invece, in qualifica la competitività non è mancata ma Piastri ha impattato contro le barriere in Q3, incidente lo ha relegato alla quinta fila. Il bilancio complessivo del weekend, per il giovane pilota, resta quindi amaro: “Venerdì è stata una giornata difficile, mentre sabato il potenziale era molto buono. Ho segnato settori fortissimi ma non sono riuscito a metterli insieme. In qualifica non è andata bene e oggi ho commesso altri errori banali. Sicuramente è stato un weekend pasticciato”
A pesare non è tanto la velocità, quanto la mancanza di lucidità nei momenti decisivi: “Sarebbe più preoccupante se fossi lento e stessi cercando di compensare con errori del genere. Invece sono solo semplici mancanze di giudizio. Non è la posizione in cui voglio essere, soprattutto per i meccanici, perché per loro è stato un fine settimana duro. Se torno al livello che conosco, andrà tutto bene, e su questo mi concentrerò”

Inoltre, il classe 2001 è stato protagonista di un ‘jump start’ al via, il che ha portato i commissari ad infliggere una penalità di 5s. Tuttavia, proprio perché si tratta di una penalità inferiore ai 10s, Piastri NON dovrà scontarla a Singapore.
Norris: “Non c’é da stupirsi della velocità di Max, é uno dei migliori di sempre e ci darà fastidio fino ad Abu Dhabi”
Se per l’australiano il weekend è stato un naufragio, Lando Norris è riuscito almeno a limitare i danni. Il britannico ha chiuso al settimo posto e ha spiegato di aver fatto il massimo con il materiale a disposizione: “Sto facendo il meglio in ogni gara. Se guardiamo così, ogni volta che non sono arrivato secondo o meglio quest’anno è un’opportunità persa” La vera zavorra per la gara del numero 4 è arrivata da una qualifica non ottimizzata, segnata da scelte che, col senno di poi, si sono rivelate sbagliate: “Certo, volevo fare meglio e in qualifica ieri avrei potuto fare di più. Abbiamo scelto di uscire per primi ed è stata la nostra decisione: ne abbiamo pagato il prezzo. Poteva anche andare peggio, potevo finire a muro”

I due limiti principali, secondo Norris, sono stati la difficoltà di rimontare su un tracciato ostico come Baku e un passo non eccezionale a differenza del resto della stagione: “Credo di essere stato vicino a massimizzare quello che avevamo. Forse non sembrava dall’esterno, ma il ritmo non era quello giusto per i sorpassi che erano troppo difficili. Non penso che la velocità fosse cattiva, solo non sufficiente per recuperare” L’analisi del britannico si allarga poi al confronto con la Red Bull, che è si è rivelata più a suo agio in circuiti a basso carico e degrado come Monza e Baku: “Sul passo puro non siamo stati male. Se fosse stata una qualifica normale, sarei potuto partire più avanti e finire secondo. Non credo che avessimo il ritmo della Red Bull, era chiaro. Su piste a basso carico soffriamo ancora. Siamo veloci, ma non con la costanza di Red Bull”. Uno scenario simile potrebbe ripetersi proprio a Las Vegas, layout molto favorevole a Mercedes e Red Bull, ma che va contro le caratteristiche della MCL39. A Singapore, invece, c’è la curiosità di capire il reale livello della RB21 in un layout che impone una configurazione aerodinamica opposta.

Secondo Norris non c’è da stupirsi del ritmo di Verstappen, in quanto in determinati circuiti ha sempre mostrato velocità e retto il confronto con la MCL39. L’olandese potrebbe inserirsi tra le due McLaren nei prossimi weekend e diventare l’ago della bilancia nella lotta per il mondiale piloti, che per il campione del mondo in carica resta però un miraggio, visto il gap di 69 punti: “Abbiamo fatto una stagione straordinaria, ma ci sono ancora cose che non vanno abbastanza bene. Non bisogna stupirsi se loro sono forti: lo sono stati dall’inizio. Max è uno dei migliori di sempre e la Red Bull resta una squadra incredibile. Renderanno la nostra vita difficile fino a fine stagione” conclude l’inglese.



