Marko: ”Modifiche utili per la gara, Red Bull su gomme usate sul ritmo McLaren”

Ago 31, 2025

Mattia Barzaghi

Nelle qualifiche del GP d’Olanda, Max Verstappen e Isack Hadjar hanno massimizzato il potenziale della propria monoposto. L’olandese ha registrato dei notevoli passi in avanti dalle FP3, con una Red Bull migliorata tramite il lavoro sul setup, mentre il pilota della Racing Bulls è stato autore di una magia nell’ultimo tentativo del Q3, che gli è valsa la seconda fila in griglia. Deludente, invece, la qualifica di Yuki Tsunoda, eliminato in Q2, non si capacita del distacco dal compagno.

Verstappen con i piedi per terra: “Spero di riuscire a tenere dietro chi è alle mie spalle”

Verstappen, fin dall’inizio della sessione, è apparso più a suo agio rispetto a ieri, anche grazie alle modifiche al setup apportate sia in nottata che dopo le FP3 del mattino, che gli hanno permesso di ottenere la terza casella in griglia: “Sono soddisfatto della nostra prestazione di oggi, in qualifica è andato tutto al posto giusto. Durante il weekend abbiamo faticato un po’ con il bilanciamento, ma oggi, dopo alcune regolazioni finali prima delle qualifiche, la macchina è tornata a comportarsi in modo più normale. Rispetto a ieri è cambiata parecchio. Anche questa mattina, nelle FP3, non era ancora buona, quindi abbiamo modificato altre cose e questo l’ha resa un po’ migliore.”

Zandvoort è una pista nota per la sua estrema complessità: anche un piccolo errore in una curva può condizionare le tornate successive, e con distacchi così ridotti ogni millesimo conta. Per questo, il campione del mondo in carica afferma di essersi finalmente divertito alla guida, pur ammettendo che gestire le raffiche di vento non è stato semplice: “Le modifiche ci hanno davvero permesso di ritrovare il bilanciamento, ed è stato molto positivo: così è stato anche più divertente spingere la macchina al limite su questa pista. Il vento ha reso le cose un po’ più complicate, ma è stato lo stesso per tutti. Con il vento in certe curve ti lasci guidare da quello che fa, la macchina a volte sottosterza o scivola, e lì probabilmente non siamo i più forti al momento. Però nel complesso non è andata male.”

Riguardo alla gara, le squadre hanno provato i long run al venerdì, rendendo difatti poco affidabili i tempi riscontrati dato il ‘ribaltamento’ del setup della RB21 prima delle qualifiche: “Il passo gara resta un po’ un’incognita – afferma Verstappen – “Penso comunque che con la configurazione attuale dovremmo essere più stabili. In generale, però, quest’anno il nostro passo gara non è stato il punto forte rispetto al giro secco in qualifica. Spero almeno di riuscire a tenere dietro gli altri in gara.”

Riguardo alla possibilità di sopravanzare uno o entrambe le McLaren, l’olandese è realista e ha replicato: “Quello che succede davanti non dipende da me, io cercherò di fare il massimo dal mio lato. La nostra lotta sarà difenderci e provare a mantenere il terzo posto. Per vincere servirà un po’ di fortuna, ma il mio obiettivo resta il podio domani.”

Helmut Marko accende la sfida: “Le modifiche ci aiuteranno anche in gara: con le gomme usate Red Bull vicina al livello di McLaren”

Le modifiche apportate alla RB21 hanno avuto un effetto positivo sulla gestione termica degli pneumatici. Nel settore centrale, dove in passato si registrava un forte surriscaldamento all’anteriore sinistra, l’overheating è stato ridotto, permettendo a Verstappen di ottenere un S2 molto più competitivo, soprattutto nelle curve 7 e 8, le più impegnative per le gomme. Questo ha consentito all’olandese di fare la differenza nelle curve 9 e soprattutto 10, dove è cruciale mantenere gli pneumatici nella finestra di temperatura ottimale. Grazie a questi progressi, Helmut Marko è fiducioso e ritiene che le modifiche possano portare benefici anche in gara, migliorando la gestione degli pneumatici e riducendo il distacco dalla McLaren: “Questa mattina eravamo ancora otto decimi indietro e adesso abbiamo perso solo nel primo settore, altrimenti saremmo stati lì, praticamente alla pari. Credo che le modifiche funzioneranno anche domani, perché Max sa come e dove deve spingere per andare forte. Eravamo quasi sullo stesso livello della McLaren, soprattutto con gomme usate, quindi magari ci sarà una sorpresa.”

Riguardo al quarto tempo di Isack Hadjar, il manager austriaco ha voluto rimarcare la qualità del francese nell’ottenere la massima performance al momento giusto: “Hadjar non smette mai di stupirmi. Ha avuto problemi con la Power Unit sia in FP1 che in FP2, ma si è lasciato tutto alle spalle e quando conta lui risulta presente.”

Hadjar: “Il miglior giro della mia carriera. Domani dobbiamo essere furbi nel fare la nostra strategia”

Il francese, infatti, ha ottenuto nei Paesi Bassi la miglior qualifica della sua carriera, nonostante il poco chilometraggio del venerdì, mettendosi alle spalle una Red Bull, ed entrambe le Mercedes e le Ferrari: “E’ stata una qualifica fantastica. Onestamente, ieri è stata una giornata terribile, quindi questo risultato era inaspettato. Questa mattina avevo un ottimo feeling, ma sapevamo che sarebbe stato difficile qualificarci per il Q3, ma sia io che Liam ci siamo riusciti.”

Hadjar era rimasto dietro al compagno per tutta la sessione di qualifica, ma all’ultimo tentativo è riuscito a mettere insieme il giro perfetto, facendo la differenza soprattutto nella penultima curva: “Liam mi stava davvero mettendo pressione, e nell’ultimo giro ho dato tutto, riuscendo a mettere insieme un gran giro. A dire la verità, la macchina era esattamente come la volevo. Rispondeva benissimo, soprattutto in quel giro finale. Forse siamo stati un po’ fortunati con le raffiche di vento, dobbiamo guardare i dati. Però sì, ho tirato fuori un giro fantastico e ci sta, perché la macchina era davvero ottima. Probabilmente è stato il miglior giro che ho fatto quest’anno, anche perché questa è una pista molto difficile e impegnativa. Ho dato tutto, soprattutto nell’ultima curva. Lì credo di aver fatto davvero bene, ho guadagnato un decimo in più. È stato speciale.”

Guardando alla gara di domani, il pilota del vivaio Red Bull ritiene che sarà complicato tenere alle spalle Russell e i due Ferrari, anche a causa della lunga zona drs: “La macchina qui si comporta molto bene. Lawson venerdì sul long run era stato piuttosto veloce, quindi questo ci dà ulteriore fiducia per la gara. A essere onesti, però, non penso che sia così difficile sorpassare qui. Quindi, guardando quanto è lungo il rettilineo e con la zona DRS che inizia molto presto, se Russell e le Ferrari avranno più passo ci passeranno davanti. Dobbiamo accettarlo ed essere intelligenti nel fare la nostra strategia.”

Yuki Tsunoda: “Non mi capacito del distacco con Max, le sensazioni erano buone”

Se nella giornata di ieri nel box di Yuki Tsunoda si respirava un certo ottimismo, il sabato di qualifiche ha lasciato più di un punto interrogativo. Il giapponese ha chiuso con il 12° tempo, ma nonostante la posizione in classifica, le sue sensazioni al volante erano tutt’altro che negative: “Onestamente, la fiducia che avevo nella macchina era piuttosto buona. Riuscivo a controllarla meglio che in qualsiasi altro Gran Premio. Perciò, a dire la verità, non torna molto il confronto tra le sensazioni che avevo al volante e il tempo sul giro che mi aspettavo.”

Tsunoda sottolinea come il feeling sia migliorato rispetto ai weekend precedenti, anche se il cronometro non sembra confermarlo. Per il pilota Red Bull si tratta di una discrepanza difficile da spiegare: “Mi sentivo meglio rispetto alle ultime gare, ma il distacco è stato più grande. Molto strano. Non ho fatto errori. Ho lavorato davvero tanto per guadagnare ogni millesimo in ogni curva, e anche nel modo in cui sono progredito nel weekend insieme agli ingegneri. Sono contento del lavoro fatto, ma in qualifica e nel tempo sul giro non si è visto molto. In prova ero stato piuttosto competitivo con Max: io guadagnavo in alcune curve, lui in altre. Devo guardare i dati, ma non torna davvero rispetto a quello che avevo nelle sessioni precedenti e ai tempi che facevo.

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