Dall’illusione della possibile prima vittoria stagionale, alla delusione di un arrivo addirittura giù dal podio. La domenica di Charles Leclerc nel GP Ungheria si sintetizza così, dopo essere stata fortemente condizionata da un problema emerso sulla sua SF-25 attorno al giro 40. Nelle comunicazioni via radio durante la difficile parte finale di gara, il monegasco si è lamentato di scelte sbagliate con il muretto Ferrari, ma una volta sceso dalla vettura ha ricevuto una spiegazione diversa sulle cause dell’improvviso rallentamento che lo ha portato a venire superato sia da Oscar Piastri sia da George Russell.
Leclerc: “Devo rimangiarmi le parole che ho detto via radio”
La Ferrari ha comunicato subito dopo alla bandiera a scacchi che la causa del rallentamento è legata a un problema al telaio. Quello che si è presentato nel ring delle interviste è ovviamente un Leclerc molto deluso, che però pare più sereno dopo aver capito qual è stato l’effettivo problema: “In macchina non avevo non avevo tutte le informazioni, adesso le ho. Abbiamo avuto un problema al telaio praticamente intorno al giro 40. Da quel momento in poi ero un passeggero, non c’era niente da fare, c’era tantissima frustrazione in macchina. Pensavo che venisse da un’altra scelta fatta, non è il caso ed era un problema“.
Leclerc ha anche svelato quale fosse la scelta di cui si lamentava: “Pensavo fosse dovuto a una modifica apportata all’ala anteriore al pit stop, troppo aggressiva, ma poi ovviamente la situazione è peggiorata molto. Poi ho sentito per la prima volta lo strano comportamento della macchina, a ogni curva, non era molto costante, praticamente a ogni curva faceva qualcosa“.

Ovviamente aver scoperto la causa non cambia l’umore per un risultato decisamente deludente: “La delusione e la frustrazione ci sono comunque, perché abbiamo un’opportunità all’anno di vincere. Molto probabilmente era oggi, perché il passo c’era sul primo stint, c’era nel secondo, fino al giro 40 più o meno. Dopo negli ultimi 30 giri abbiamo preso 45 secondi. Sono veramente deluso, ma questo sono le corse, adesso ho capito un po’ più cosa è successo nel background. Sono cose che non si possono prevedere“.
Leclerc si è detto pentito per i suoi sfoghi finiti in mondovisione: “Devo rimangiarmi le parole che ho detto via radio perché pensavo che dipendesse da una cosa sola, ma poi ho avuto molti più dettagli da quando sono sceso dalla macchina. Ho iniziato ad avvertire il problema al 40° giro o giù di lì, poi è peggiorato giro dopo giro e verso la fine eravamo a 2 secondi dal ritmo. La macchina era semplicemente inguidabile. Questo era un problema ed è un caso isolato. Non dovrebbe succedere più“. Sui motivi per cui la squadra non gli abbia detto subito chiaramente quale fosse il problema, Leclerc ha aggiunto: “A quanto pare sul momento non era così ovvio dai dati“. Qualcosa era comunque noto al box Ferrari, dato che in gara a un certo punto al monegasco è giunta l’indicazione di evitare i cordoli.
Il confronto con McLaren
La prima parte di gara aveva mostrato un Leclerc in grado di battagliare con le McLaren: “Nel primo stint avevamo tutto sotto controllo, avevamo un po’ più di degrado rispetto alla McLaren, però eravamo veloci. Nel secondo stint eravamo veloci, poi abbiamo perso completamente il nostro passo da quando abbiamo avuto il problema. Penso che la McLaren sia la squadra più forte in circolazione e anche oggi sono stati molto, molto veloci. Su una pista come questa ciò che mi ha dato speranza di vincere è che partivamo primi e con l’aria più sporca era difficile superarmi. Credo che Oscar probabilmente avesse un po’ più ritmo, ma non è riuscito a sorpassare. Non credo che affronteremo la seconda metà della stagione pensando di poter vincere ovunque ed è questo che mi rende ancora più frustrato, perché sapevamo che questa era un’opportunità e dovevamo coglierla, ma sfortunatamente con questo problema non potevamo fare molto“.
La lotta con Russell e il sostegno a Hamilton
Nel disperato tentativo di difendere il podio, Leclerc è anche ricorso a una difesa al limite su Russell, venendo poi penalizzato di 5 secondi dalla Direzione Gara: “Sapevo di essere al limite. Non ho un’opinione al riguardo, mi è sembrato di essermi spostato prima di frenare e poi ho frenato, ovviamente inclinando la macchina verso il punto di corda, che è quello che faccio normalmente. Posso immaginare che George abbia parlato molto alla radio. Di solito è così“. In effetti, il britannico si è lamentato molto per la manovra del ferrarista.

Infine, Leclerc ha riservato un pensiero a Hamilton, giunto al traguardo dodicesimo dopo la delusione dell’eliminazione nel Q2 di ieri: “Alla fine siamo una squadra e, per quanto io voglia finire davanti a Lewis, voglio che entrambi abbiamo successo e che la Ferrari abbia successo. Ovviamente questo fine settimana è stato difficile per Lewis, ma non ho dubbi che sia stato un caso isolato e sono sicuro che la seconda parte della stagione sarà molto più positiva“.



