Il brutto risultato delle qualifiche ha condannato Charles Leclerc a una domenica passata nel traffico di Baku, senza possibilità di recuperare particolari posizioni rispetto alla decima da cui era partito. Alla fine per il monegasco è arrivato un nono posto che fotografa bene quanto visto nel GP Azerbaijan: la Ferrari non aveva prestazione per districarsi dal trenino DRS in cui è rimasto bloccato il numero 16, complice anche un piccolo problema alla power unit, e anche lo scambio di posizioni con Lewis Hamilton non ha funzionato a dovere, con Leclerc che all’ultimo giro non è riuscito a riprendere l’ottavo posto sul rettifilo d’arrivo.
Leclerc: “Per tanti giri ho dovuto difendermi piuttosto che attaccare”
Parlando della sua prestazione a Baku, Leclerc ha sottolineato come il risultato delle qualifiche – condizionato dal suo errore che lo ha portato a sbattere contro le barriere all’inizio del Q3 – sia stato decisivo in negativo: “È sbagliato anche giudicare il potenziale della macchina in una gara così, perché siamo partiti in una posizione dove non dovevamo essere e questo, come ho detto in radio, è responsabilità mia di ieri. Succede, è stata una stagione dove ho fatto un buon lavoro e dove ho giudicato che ho fatto sempre il massimo, mentre in questo weekend devo essere onesto con me stesso e non l’ho fatto per via dell’errore di ieri in Q3“.

A differenza di Hamilton, Leclerc ha iniziato la gara di Baku con le gomme medie, ma non ha potuto sfruttare appieno la mescola più morbida per attaccare altri piloti davanti a lui che erano scattati con la dura a causa di un piccolo ma decisivo problema al motore: “Partendo dove siamo partiti era impossibile sorpassare. Abbiamo fatto tanta fatica purtroppo nel primo stint dove penso che avremmo potuto guadagnare qualche posizione, abbiamo avuto un problema lato Power Unit che dopo è andato via, ma per tanti giri dovevo soprattutto guardare negli specchietti per difendere piuttosto che attaccare. Dopo, per qualche magia, non sappiamo ancora perché ma la power unit ha ripreso a funzionare, però non era comunque abbastanza per permettermi di sorpassare nel secondo stint, Quindi sì, passo non buonissimo, ma purtroppo è anche tanto perché la qualifica non è andata bene“.
Il mancato scambio di posizioni con Hamilton
A completare un weekend dove nulla ha girato per il verso giusto, l’incomprensione con Hamilton che non è riuscito a restituire la posizione a Leclerc nei metri finali prima della bandiera a scacchi. Il monegasco aveva lasciato passare in precedenza il britannico, molto più rapido nell’ultimo stint con gomma media, ricevendo via radio la rassicurazione che la posizione gli sarebbe stata restituita nel caso in cui il compagno di squadra non fosse riuscito a sua volta a superare almeno un pilota del trenino che comprendeva Lando Norris, Yuki Tsunoda e Liam Lawson.

Una decisione del muretto Ferrari che di base era già piuttosto complicata, dato che senza ordini di scuderia Hamilton avrebbe quasi sicuramente passato con facilità Leclerc, molto più lento in quella fase. “Onestamente, stiamo parlando di una P8 e una P9, non è la fine del mondo – ha sdrammatizzato il monegasco – Onestamente, non è affatto quello a cui penserò quando tornerò a casa, quanto piuttosto alla deludente prestazione del fine settimana. Avevamo concordato di cedere la posizione, ma oggi non è quello su cui mi sto concentrando“.
Parlando del mancato sorpasso sulla Racing Bulls di Liam Lawson, dietro al quale Leclerc è a lungo rimasto bloccato dopo il pit stop, il pilota della Ferrari ha aggiunto: “Mi sono imbattuto in una strategia in cui Liam non aveva un passo eccezionale, ma era molto veloce sul rettilineo, quindi era impossibile sorpassarlo. Frustrante“.



