IndyCar | GP Thermal Club: Palou surclassa O’Ward e vince una gara da campione

Mar 23, 2025

Matteo Pittaccio

Nel GP della IndyCar al Thermal Club è andato in scena un altro capolavoro di Alex Palou, vincitore al termine di una corsa dall’esito ribaltato nell’ultimo stint, quando lo spagnolo ha montato le gomme morbide e successivamente scavalcato le Arrow McLaren di Christian Lundgaard e Pato O’Ward. Proprio il messicano, in pista con le dure nella fase finale, è stato beffato dopo aver comandato la gara per 51 dei 65 giri previsti, impossibilitato a resistere allo strepitoso binomio Palou-Ganassi. Così facendo il tre volte campione IndyCar ha posto la firma sul 13° successo della carriera, eguagliando Tom Sneva (vincitore della Indy500 1983) ed ottenendo il secondo trionfo consecutivo.

PALOU INARRESTABILE, PIEGATE LE DUE ARROW MCLAREN

Nulla da fare, quindi, per Arrow McLaren, brava sì a portare due piazzamenti sul podio, ma sicuramente frustrata per la mancata vittoria. O’Ward ha fatto di tutto per gestire il vantaggio creato nei primi tre stint, ma la scelta di utilizzare la mescola dura nel finale non ha pagato e a 9 giri dalla fine il messicano ha prestato il fianco a Palou, passato in testa in curva 7.

La situazione ha preso una piega sbagliata per Arrow McLaren sin dal momento in cui Christian Lundgaard, stabilmente 2°, non è riuscito a contenere Palou, che dopo un bellissimo duello a suon di incroci si è liberato del danese potendo concentrare tutte le attenzioni su O’Ward, superato qualche giro più tardi. Gloria per Chip Ganassi quindi, ma a conti fatti il 2° posto di O’Ward e il 3° di Lundgaard, al primo podio con il team, ha offerto un buon bottino di punti in una corsa in cui la squadra diretta da Tony Kanaan si è dimostrata l’unica in grado di contrastare Palou.

GRAN RIMONTA DI POWER

Giù dal podio Colton Herta, 4°, transitato sul traguardo appena davanti ad un solido Felix Rosenqvist, ripresosi senza troppe difficoltà dal brutto incidente nei test di Barber. Prestazione eccellente per Will Power, bravo a recuperare da una qualifica disastrosa, rimontando dal 21° posto per poi inanellare una serie di sorpassi nel finale del Gran Premio, completato al 6° posto precedendo Marcus Armstrong ed un Kyle Kirkwood crollato negli ultimi giri. Calo prestazionale sofferto anche da Alexander Rossi, 9° nonostante l’avvicinamento ai piani alti della classifica nel primo stint, mentre Scott Dixon ha agguantato la Top10 all’ultimo avendo la meglio su Graham Rahal, sopravanzato dal 6 volte campione nel giro finale.

Se Will Power ha salvato in extremis il suo fine settimana, gli altri due lati del box del Team Penske hanno raccolto davvero poco al Thermal Club. Josef Newgarden ha provato ad artigliare un piazzamento in top10, accontentandosi però di un mero 13° posto, ma ancora peggio è andata a Scott McLaughlin, speronato da Devlin DeFrancesco ancor prima della partenza. Rientrato ai box dopo qualche giro McLaughlin è rimasto fermo sulla piazzola per molto tempo, tornando in pista per poi ritirarsi a 12 giri dalla fine. Un weekend da incubo per il neozelandese, autore di un testacoda in qualifica che lo ha costretto a partire da un 25° posto rivelatosi critico visto e considerando la dinamica dell’incidente provocato da DeFrancesco.

PREMA TRA ALTI E BASSI: INCIDENTE PER ILOTT AL VIA

Anche Prema ha vissuto un secondo GP stagionale ricco di problemi, a partire dall’avaria tecnica riscontrata sull’auto di Shwartzman nelle prime prove. Preparata la macchina di riserva, Shwartzman è partito ultimo e ha tenuto un buon passo all’inizio, perdendo però posizioni a causa di un pit stop lento. A ciò si è aggiunto un problema all’ibrido alla fine di una corsa chiusa al 22° posto. Esito peggiore per Callum Ilott, sfortunato protagonista di un incidente al primo giro, quando l’inglese ha tamponato Shwartzman ritrovandosi con l’ala anteriore incastrata nel fondo. Non potendo contare su alcuna caution (è la prima corsa senza neutralizzazioni da Gara 2 dell’Harvest GP di Indianapolis corso nel 2020), Ilott ha chiuso al 26° posto con un giro di ritardo.

Con la IndyCar che ora punta a Long Beach, sede dell’omonimo GP in programma il 13 aprile, la domanda che si pongono tutti è come fermare Alex Palou, leader della classifica con 102 punti, già 39 in più di Pato O’Ward e 41 su Scott Dixon.

INDYCAR | GP THERMAL CLUB 2025: RISULTATI

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