Hadjar dopo il podio di Zandvoort: “La VCARB 02 era incollata all’asfalto”

Set 3, 2025

Mattia Barzaghi

Il GP Olanda ha regalato emozioni a non finire, ma tra tutte spicca il primo podio in carriera di Isack Hadjar. Il rookie classe 2004 ha disputato una gara magistrale, resistendo agli attacchi di Leclerc e Russell con passo e strategia impeccabili. A fine corsa, il francese ha analizzato con lucidità la sua prestazione.

Hadjar. “La fase più complicata era resistere agli attacchi di Leclerc a inizio gara”

“Per salire sul podio servirebbe un miracolo”, aveva sentenziato Isack Hadjar alla vigilia del GP di Zandvoort. E quel miracolo, domenica, si è materializzato. Il parigino al sabato aveva firmato la miglior qualifica della sua giovane carriera con un giro impeccabile che gli era valso il quarto posto, nonostante un venerdì definito da lui stesso “terribile” a causa di due problemi alla Power Unit in FP1 e FP2.

Al via, con gomma media, Hadjar è riuscito a difendersi dalla Ferrari di Charles Leclerc, guadagnando metri preziosi soprattutto nella chicane dell’ultimo settore. “È stata una gara dura fisicamente, soprattutto dopo la pausa estiva. Per fortuna ho avuto una partenza decente che mi ha permesso di tenere la quarta posizione e da lì, nei primi giri, sapevo che Charles avrebbe provato ad attaccare, cosa che ha fatto. Io ero davvero a mio agio in frenata, ho fatto in modo di difendermi nel modo giusto ed è quello che abbiamo fatto”, ha raccontato il pilota Racing Bulls.

Con il passare dei giri, il francese ha iniziato ad inanellare dei tempi al livello di Verstappen e di chi aveva alle sue spalle, grazie anche ad una Racing Bulls equilibrata e facile da portare al limite in ogni curva del tracciato: “La cosa che mi ha sorpreso di più è stato mantenere quel quarto posto per tutta la gara. La macchina è stata incollata all’asfalto per tutto il weekend, e sono davvero felice di me stesso perché ho massimizzato tutto ciò che avevo”

Hadjar: “A metà gara ho capito che potevamo portare a casa punti pesanti”

Da metà gara in poi, grazie all’ottimo passo sulla mescola dura, il pilota del vivaio Red Bull ha iniziato a pensare che il podio non fosse più un’ipotesi così remota, complice una VCARB02 capace di rispondere alla perfezione ai suoi input: “Dopo aver tenuto dietro Russell e Leclerc per un po’, ho capito che avevamo il passo per lottare per punti pesanti. Verso la fine della gara ho pensato che, se fosse successo qualcosa davanti, sarei stato in posizione da podio, e così è stato.”

Hadjar

Il momento clou è arrivato al giro 65, quando Lando Norris ha improvvisamente rallentato provocando la terza Safety Car del Gran Premio. L’episodio ha proiettato Hadjar in zona podio, davanti a George Russell. Restava un solo scoglio: la ripartenza, che sarebbe stata cruciale per trasformare l’occasione in un risultato storico: “Sfortunatamente per Lando, abbiamo approfittato del suo guasto, ma noi non abbiamo commesso errori. Sapevo che dovevo fare perfettamente l’ultimo restart della safety car, quindi mi sono difeso il più duramente possibile e ho portato a casa il risultato”

Hadjar: “Tagliare il traguardo sul podio è stato irreale”

Il classe 2004 ha quindi tagliato il traguardo al terzo posto, conquistando il suo primo podio in carriera e il primo stagionale per la Racing Bulls. i team radio e i festeggiamenti con gli uomini della sua squadra sono stati carichi di emozioni:Sembra tutto un po’ irreale… Nessun errore commesso e ho portato a casa il podio. Sono felicissimo per i miei ragazzi. Ci sono così tante persone da ringraziare, dalla mia famiglia alla famiglia Red Bull. Prima di tutto i miei genitori, mia madre e mio padre. E più dal lato sportivo, Helmut Marko che mi ha dato questa opportunità. Ricordo che quattro anni fa mi ha firmato in Formula Regional ed è stato lui a darmi un percorso, una traiettoria, che ora sto seguendo piuttosto bene. Questo è sempre stato l’obiettivo sin da quando ero bambino. Quindi, questo è un primo passo, il mio primo podio, e spero che ne arriveranno molti altri.”

Gadjar: “Condividere il podio con Max è speciale. A Monza sarà più complicato replicare questa prestazione”

Hadjar ha condiviso il podio con Oscar Piastri e Max Verstappen. Il francese si è mostrato molto riconoscente nei confronti dell’olandese:Max è qualcuno che ho ammirato fin dai miei giorni nelle categorie inferiori. Gli ultimi cinque anni sono stati straordinari. Condividere la pista, passare la maggior parte della gara dietro di lui, restare a due o tre secondi per tutto il tempo, e condividere il mio primo podio con lui proprio in casa sua, penso sia davvero speciale.”

Lo sguardo ora è rivolto a Monza, secondo appuntamento casalingo per il team di Faenza. Sul veloce tracciato brianzolo, con maggiori possibilità di sorpasso, Hadjar è consapevole che sarà molto più difficile replicare l’impresa compiuta a Zandvoort: “Sarà complicato considerando il rettilineo molto lungo. Ma possiamo sempre sorprenderci un po’, e speriamo in un buon risultato. Storicamente il mio team ha avuto buon passo qui. Pierre [Gasly] ha vinto nel 2020, quindi tornano sempre bei ricordi.”

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