Una domenica decisamente movimentata quella vissuta dalla Haas a Silverstone. Le due monoposto sono rimaste coinvolte in diversi contatti prima di scontrarsi persino tra di loro e, nonostante questo, la zona punti è rimasta a un soffio fino alla bandiera a scacchi del GP Gran Bretagna, confermando le buone impressioni date dal nuovo fondo che ha esordito nel fine settimana. Tanto rammarico dunque per la scuderia americana, ma quantomeno non è arrivata la beffa di una conseguenza disciplinare per l’incidente tra Ollie Bearman ed Esteban Ocon.
Komatsu: “Incidente di gara, faremo in modo che non accada di nuovo”
I due piloti sono arrivati al contatto alla curva Brooklands, mentre inseguivano le Williams e la zona punti nell’ultima parte di gara. Bearman ha tentato il sorpasso su Ocon affiancandolo ma, complici le gomme slick e la pista ancora bagnata appena fuori dalla traiettoria ideale, si sono toccati andando entrambi in testacoda.
Il team principal della Haas, Ayao Komatsu, non è ovviamente contento di quanto visto nel weekend di Silverstone: “Abbiamo fatto una gara terribile, dobbiamo migliorare. In generale, dobbiamo concentrarci su come ottenere un weekend pulito. Non dovremmo partire dalla 14ª e 18ª posizione per poi cercare di forzare il risultato. Dobbiamo concentrarci sul concludere tre giornate senza problemi e ottenere il risultato che la nostra vettura merita“.

Analizzando l’episodio dell’incidente, Komatsu assolve i suoi piloti: “Un contatto tra i nostri piloti è l’ultima cosa che dovrebbe succedere, ma ho controllato i dati di entrambi, ho parlato con loro e per me è stato un incidente di gara. Se guardiamo come si sono ritrovati in quella situazione, le tempistiche per quella sosta sono state corrette: abbiamo fatto rientrare per prima la vettura davanti. Ollie poi è uscito di pista in una curva ad alta velocità ed è per questo che si trovava dietro quando Esteban è rientrato dopo la sua sosta. Dato che aveva gomme più calde, ha tentato il sorpasso, ma non avremmo dovuto trovarci in quella situazione. Semplicemente non doveva succedere. Quando è successo che avessero velocità o strategie diverse, li abbiamo scambiati di posizione: sono dei veri giocatori di squadra, non discutono e fanno subito il loro lavoro. È un incidente di gara, ma faremo in modo che non accada di nuovo“.
La decisione degli steward: non c’è un principale responsabile per il contatto
I due piloti della Haas sono stati convocati dagli steward al termine del gran premio: “Entrambi i piloti ci hanno informato che le condizioni della pista hanno contribuito in modo significativo all’incidente, dato che entrambi guidavano con gomme slick su pista umida. Secondo loro, stavano lottando per la linea asciutta, che era larga solo un’auto. Nel farlo, si sono scontrati e la collisione risultante ha fatto uscire entrambe le auto dalla pista“.
Dopo aver ascoltato Bearman e Ocon, analizzato immagini video e telemetria, queste sono state le conclusioni degli steward: “Sebbene la vettura 87 (Bearman) sembrasse avere un legittimo diritto alla curva di corda secondo le Linee Guida per i Piloti, i Commissari Sportivi hanno tenuto conto delle condizioni della pista, dell’aderenza disponibile e delle rispettive posizioni e dinamiche delle auto in quel momento. Questi fattori indicavano che la collisione era il risultato di una convergenza di movimenti di entrambi i piloti in circostanze difficili, piuttosto che di una colpa prevalente di uno di loro. La situazione non ha consentito alla vettura 31 di prendere una traiettoria più ampia per evitare il contatto. Abbiamo concordato con la valutazione dei piloti secondo cui si è trattato di un incidente di gara. Di conseguenza, non abbiamo intrapreso ulteriori azioni“.
I piloti: “Una gara frustrante”
L’incidente fratricida è stato solo l’ultimo episodio che ha contribuito a far svanire una zona punti ampiamente alla portata delle Haas. Emblematica è la domenica di Bearman: 18esimo sulla griglia di partenza dopo la penalizzazione ricevuta, il britannico è stato tra i piloti che hanno deciso – erroneamente – di rientrare al termine del giro di formazione per montare subito gomme slick. Dopo la Safety Car per l’incidente di Isack Hadjar, il britannico è finito in testacoda per un contatto con Yuki Tsunoda.

Nonostante tutto questo, e il contatto con Ocon, Bearman negli ultimi giri ha lottato con George Russell per cercare di conquistare il punto della decima posizione: “È stata una gara difficile – ha dichiarato – Siamo passati alle slick nei primi giri e, col senno di poi, non è stata la scelta giusta. Abbiamo perso molto tempo, poi sono stato toccato e ho fatto un testacoda ma, nonostante tutto, eravamo undicesimi e in lotta per la zona punti. Siamo stati veloci questo fine settimana ed è deludente finire così. Le condizioni erano difficili nel finale, c’era una sola traiettoria asciutta, quindi non sono riuscito a superare Russell. Gli aspetti positivi sono stati che la macchina era veloce, sono fiducioso del bilanciamento e dei progressi che ha fatto“.
Anche per Ocon, quello con l’altra Haas non è stato l’unico contatto della gara. Al via, il francese si è trovato chiuso a panino tra due vetture, toccandosi in curva 4 con Liam Lawson: “È stata una gara estremamente frustrante – ha detto il francese – Nel primo giro ero in mezzo a due vetture, ho pensato che ci sarebbe stato un contatto e ho rallentato, non c’era spazio. È stato un miracolo che la mia macchina ne sia uscita bene. Dopo abbiamo fatto tutte le scelte giuste, anche se non siamo rientrati ai box per un nuovo set di gomme intermedie. Sono dispiaciuto per quello che è successo con Ollie e sono dispiaciuto per la squadra, perché entrambi meritavamo di più, meritavamo di essere a punti“.



