Haas: il freddo frena il sogno prima fila, ma che Bearman!

Nov 9, 2025

Jacopo Moretti

La quarta top 10 consecutiva e una bella iniezione di fiducia: Oliver Bearman chiude in ottava posizione le qualifiche del GP del Brasile, confermando l’ottimo stato di forma sul giro secco. Che l’inglesino fosse della partita lo si era capito fin da inizio sessione, quando ha chiuso Q1 e Q2 sempre in seconda posizione e con tempi molto competitivi. Basti pensare che il crono ottenuto nella seconda fase delle qualifiche gli sarebbe falso la terza piazza in griglia. Poi il mutare delle condizioni, con la pista che si è rapidamente raffreddata, hanno privato la Haas della finestra ideale, limitando le ambizioni della scuderia americana. Resta comunque la sensazione di una monoposto competitiva, con il ritmo mostrato nella Sprint (pur nei rari momenti di aria libera) che lascia ben sperare in vista della corsa.

IL RITORNO DEL FREDDO FRENA LE AMBIZIONI DI UN SUPER BEARMAN

Nel complesso è stata una giornata soddisfacente – ha spiegato il team principal Komatsugià nella Sprint abbiamo dimostrato di avere un buon ritmo con aria libera, il che ha confermato che una buona qualifica ci avrebbe senz’altro aiutati per la corsa. Devo ammettere che il Q1 si è rivelato come al solito piuttosto complicato. I valori erano vicinissimi e passare dalla sesta posizione alla diciottesima era davvero questione di un nulla”. E, in effetti è difficile dare torto al giapponese. La sensazione è che la VF-25, caricata e dunque particolarmente efficace in fase di trazione (ma decisamente meno competitiva negli allunghi di San Paolo), sia entrata in una sorta di finestra ideale fintanto che le temperature sono rimaste elevate, facendo sembrare addirittura la prima fila alla portata del team.

 

Ollie ha fatto un lavoro straordinario, tanto che abbiamo abortito il nostro ultimo giro in Q1 e abbiamo risparmiato un nuovo set di pneumatici per il resto delle qualifiche – ha proseguito il TP – poi il suo giro in Q2 è stato davvero sensazionale, al punto da bastargli per entrare direttamente in Q3”. E proprio sul più bello, le temperature del tracciato sono calate, con il rookie di casa Haas che ha sofferto di un’improvvisa perdita di trazione rispetto alle precedenti fasi della sessione. “In Q3 probabilmente gli pneumatici non erano al meglio, ma ormai queste vetture sono davvero molto sensibili ai cambi di temperatura per cui nel sommato penso che il team abbia fatto un ottimo lavoro. Domani avremo buone opportunità, vista la posizione di partenza e il nostro ritmo, non vedo l’ora!”.

Devo ammettere che sono rimasto piacevolmente colpito dalla nostra competitività – ha poi commentato Bearmanho avuto ottime sensazioni fin dai primi giri e pensavo che anche in Q3 il primo tentativo fosse buono, ma in realtà non sono riuscito a migliorare quanto fatto in Q2. È piuttosto strano che sia andata così, la pista non migliorava, ma per il resto credo sia stata una qualifica davvero positiva per noi”. E, guardando alla corsa: “Ora non posso che essere carico per domani, abbiamo dimostrato di essere veloci nella sprint, per cui non vedo l’ora che inizi la gara”.

DELUSIONE OCON: “DOBBIAMO CAPIRE LE RAGIONI DIETRO A QUESTE DIFFICOLTÀ”

Sicuramente meno sorrisi sul lato box di Esteban Ocon, diciassettesimo nonostante l’utilizzo di ben tre morbide nuove. “Con Esteban abbiamo utilizzato le gomme che aveva a disposizione, ma la sua prestazione non è stata all’altezza – ha spiegato il Team Principal Komatsu – dobbiamo assolutamente capire le ragioni dietro a queste difficoltà perché abbiamo bisogno che entrambe le vetture siano in lotta per conquistare punti utili per la classifica costruttori”. “Stiamo lavorando sodo come squadra per trovare delle risposte – ha confermato Ocon – la macchina era molto difficile da guidare, mancava di equilibrio, quindi è stata una sessione deludente. Non è per mancanza di impegno, quindi sono sicuro che troveremo la risposta e arriveremo dove meritiamo di stare. La Sprint è stata una gara di sopravvivenza. Era una di quelle gare in cui, se rimani in pista e finisci la gara, di solito guadagni qualche posizione, ma è stata dura là fuori“.

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