La Haas si prepara al Gran Premio del Messico forte dei tre punti conquistati ad Austin. La scuderia americana ha introdotto un importante pacchetto di aggiornamento che ha mostrato il proprio valore soprattutto in gara, almeno con Oliver Bearman, capace di chiudere in nona posizione dopo essere stato coinvolto in un episodio al limite con Yuki Tsunoda. Dall’altra parte del box, invece, continua il momento difficile di Esteban Ocon, ancora a secco di punti nella gara lunga dal Gran Premio del Canada a Montréal.
Bearman: “la manovra di Tsunoda è contro lo spirito del regolamento e l’ha fatta più volte anche nei giri precedenti”
Il giovane pilota della Ferrari Driver Academy ha potuto testare il nuovo pacchetto solo a partire dalle qualifiche della Sprint, concluse con entrambe le Haas eliminate in SQ1. Tuttavia, anche grazie al caos al via, l’inglese è riuscito a risalire fino all’ottava posizione, conquistando così un punto già al sabato.
Nelle qualifiche per la gara principale Bearman ha poi centrato l’ottavo tempo, a soli cinque centesimi dalla McLaren di Piastri, sesta, confermando la bontà degli aggiornamenti. Il nuovo pacchetto aveva infatti richiesto un ulteriore lavoro di affinamento del setup della VF-25, basato sui dati raccolti dopo la Sprint: “Avvicinandomi a questo weekend, se mi avessero detto che avrei tagliato il traguardo in P8 nella Sprint e che oggi avrei concluso in P9, sarei stato molto contento” ha commentato.

Bearman è stato coinvolto anche in un tentativo, piuttosto ottimistico, di sorpasso su Yuki Tsunoda in curva 15. Il giapponese, già coprendo l’interno della curva, si è spostato ulteriormente verso sinistra, costringendo l’inglese a una manovra evasiva che lo ha portato a un testacoda, facendogli perdere anche la posizione a favore di Nico Hulkenberg.
Il classe 2005 ha espresso il proprio disappunto per la mossa del pilota Red Bull, anche se gli steward non hanno ritenuto necessario aprire alcuna investigazione sull’episodio: “Per me quello che ha fatto Tsunoda è stato ingiusto, contro le regole e contro lo spirito del regolamento, e contro ciò per cui corriamo. Sono stati due giri che ho cercato di lottare con lui, chiaramente avevo più ritmo in quella fase e ogni volta che cercavo il sorpasso all’interno in 12, all’interno in 13, all’interno in 15, lui si muoveva per reazione, e muoversi per reazione è qualcosa che non possiamo fare a queste velocità, con queste macchine.”
“Sai, è pericoloso e quando ho tentato la mossa all’interno in quell’occasione, lui mi ha visto farlo e ha reagito alla mia mossa e quando ho dovuto frenare non potevo più sparire. Quindi, onestamente, siamo stati molto fortunati ad aver evitato un incidente molto, molto grave. Sono solo molto deluso che questo ci abbia portato in P9 oggi.”
Ocon: “La hard in partenza è stata una scelta errata”
Riguardo al suo compagno di squadra, Esteban Ocon, il weekend texano conferma il trend degli ultimi appuntamenti: lontano dalla zona punti e quasi sempre alle spalle di Bearman. In entrambe le qualifiche è stato eliminato in Q1 e, nonostante il passo della VF25 nella gara lunga fosse buono, il francese ha pagato anche la scelta della gomma hard in partenza, chiudendo così in quindicesima posizione: “È stato un pomeriggio molto duro. Ho guadagnato tre o quattro posizioni in curva 1, e poi le ho perse tutte nei primi due giri proprio a causa dello scivolamento in praticamente tutte le curve dovuto alla mancanza di grip con la gomma dura. Da lì in poi, il ritmo era buono, ma non siamo riusciti a recuperare quello che avevamo perso in quei primi 25 o 30 giri”. Questo weekend Pirelli ha infatti portato le mescole C1, C3 e C4, rendendo la gomma hard molto più lenta del solito rispetto alla media e alla soft, a causa del salto di mescola.

Ocon ha inoltre sottolineato come si sia confermata una debolezza già nota, nonostante l’aggiornamento: la mancanza di prestazione nelle curve veloci: “Ci è abbastanza chiaro il motivo per cui è stato un weekend così difficile: il tratto ad alta velocità era incredibilmente dura, quindi abbiamo dovuto ridurre notevolmente il bilanciamento aerodinamico, il che ci è costato caro in altri punti. Dobbiamo capire i motivi. In ogni caso, è un bene per la squadra aver ottenuto due punti dalla gara di oggi con Ollie.”
Komatsu: “E’ da un po’ di gare che Esteban fa fatica, dobbiamo aiutarlo. Ecco l’obiettivo del nuovo pacchetto”
Anche il Team Principal, Ayao Komatsu, ha condiviso le sue impressioni al termine del weekend, lasciando trasparire una certa delusione per non essere riusciti a massimizzare il risultato con entrambe le vetture: “Innanzitutto, voglio congratularmi con tutti per il duro lavoro svolto per portare questo aggiornamento in pista, perché ne avevamo bisogno e ha funzionato. Il modo in cui abbiamo corso questo fine settimana è dovuto a questo. Siamo tutti un po’ delusi per aver concluso in P9, il che è fantastico perché il miglior risultato che avremmo potuto ottenere oggi era P7.”
Riguardo alle prestazioni di Ocon, anche il team riconosce la sua difficoltà di questo periodo: “Ora guardiamo avanti alla prossima gara, dobbiamo far crescere Esteban: sta facendo un po’ fatica con il feeling con la macchina, ma si vede che il potenziale c’è. Non vedo alcun motivo, se risolviamo questo problema, per cui non possiamo portare entrambe le vetture in zona punti. È positivo che possiamo provare a farlo subito di nuovo il prossimo fine settimana in Messico”.

Inoltre, l’ingegnere giapponese ha fornito una spiegazione tecnica sull’obiettivo del nuovo pacchetto: “Lo scopo era di ottenere migliori prestazioni complessive, guidabilità e stabilità. un pacchetto che offre maggiore prevedibilità dà al pilota più fiducia e questo significa una migliore guidabilità. La direzione intrapresa con il pacchetto di Silverstone con il nuovo fondo ci ha confermato come dobbiamo sviluppare la vettura, e in teoria questo è un ulteriore passo nella stessa direzione di quello fatto in Inghilterra. Era più prevedibile, più costante.”
“In un certo senso, questo nuovo aggiornamento amplia le possibilità di messa a punto, perché in precedenza alcuni aspetti ci limitavano nel poter regolare la macchina in certe direzioni” ha concluso.



