GP Monaco: Max all’attacco, ma McLaren sarà in territorio amico

Mag 22, 2025

Andrea Vergani

La vittoria a Imola di Max Verstappen ha aperto le porte verso quella che può essere una battaglia a tre per il Mondiale piloti dal GP di Monaco in avanti: gli aggiornamenti che hanno debuttato sulla RB21 nel trittico Jeddah-Miami-Imola hanno aiutato a correggere molti dei difetti della monoposto di Milton Keynes, ma l’impressione è che su circuiti più lenti e con limitazioni al posteriore – come saranno Monaco, Canada e Austria nel prossimo mese – McLaren possa avere ancora un vantaggio rispetto a Red Bull. Intanto Verstappen sta riuscendo a mettere pressione nonostante un mezzo chiaramente inferiore nella media delle prime sette gare e di McLaren si mette in discussione anche quella che sarà la gestione dei due piloti. Il GP di Monaco segna una tappa troppo prematura per affrontare questi discorsi, e nel Principato sarà il sabato a segnare le gerarchie non solo tra Piastri e Norris: Mercedes è stata autrice di buone prove su circuiti rear-limited, mentre Red Bull e Ferrari potrebbero essere più in difficoltà sulla carta?

GP Monaco: McLaren torna in territorio amico, ma in Qualifica c’è il ‘fattore Max’

Due degli ultimi tre appuntamenti si sono disputati su circuiti veloci, limitati all’anteriore e quindi non eccessivamente stressanti nei fondamentali in cui la RB21 fa fatica, ed è stato lo stesso Andrea Stella a dichiarare i punti di forza della MCL39: “La nostra macchina è forte su tracciati come quelli di Miami, del Bahrain o della Cina”. I dati dicono che nelle domeniche di Jeddah e Imola la vettura più veloce è stata quella di Max Verstappen ma nonostante ciò Piastri ha allungato di 17 punti il suo vantaggio in classifica; dall’altra parte il vantaggio McLaren a Miami si aggirava intorno ai sei decimi in gara. Al GP di Monaco si troverà un circuito più favorevole alle caratteristiche della monoposto di Woking. Tuttavia in Qualifica la Red Bull ha sempre fatto vedere cose buone, con un ritardo medio di 2 decimi in stagione e meno della metà negli ultimi tre weekend.

I miglioramenti della RB21 in termini di gestione degli pneumatici sono sotto gli occhi di tutti, ma Montecarlo premierà maggiormente i passi avanti in termini cronometrici che sono quantificabili tra uno e due decimi rispetto a McLaren grazie al nuovo maxi pacchetto. L’importanza di fare un risultato importante, o quantomeno avvicinarsi alle prestazioni offerte da McLaren, su questa tipologia di circuiti sarà uno dei fattori fondamentali nella lotta per il titolo: al momento Verstappen siede in terza posizione a 22 punti di distanza dal leader del Mondiale, ma la crescita di Red Bull – in attesa della direttiva tecnica in Spagna – fa ben sperare il campione del mondo in carica. Dei tre contendenti al trono solamente Verstappen è riuscito a conquistare una Pole Position (e due vittorie) nel GP di Monaco. L’olandese sulla carta dovrà fare la differenza rispetto ai rivali per competere.

Da non sottovalutare sarà Mercedes: le difficoltà in gara della W16 negli ultimi tre round sono state evidenti, con un distacco medio di sette decimi rispetto alla vettura campione del mondo, ma nelle strade del Principato tutto ciò non conta. Le ultime tre Qualifiche hanno visto un deficit di meno di due decimi rispetto a McLaren e Russell è uno di quei piloti che in Qualifica può tirare fuori un giro che non ci si aspetta. La monoposto di Brackley ha rispettato gli obiettivi invernali dal punto di vista della prevedibilità e costanza, mentre prestazionalmente manca qualcosa in Qualifica ma specialmente in Gara. Finora la W16 si è esaltata nei circuiti lenti e limitati al posteriore grazie alle ottime doti in trazione, e il GP di Monaco potrà essere occasione di riscatto per Kimi Antonelli dopo una prova deludente a Imola pochi giorni fa. 

Ferrari: le caratteristiche del GP di Monaco spaventano, ma non tutto è negativo

Tracciato rear-limited, molte curve lente e cambi di direzione stretti, Qualifica fondamentale e mescole più morbide della gamma Pirelli (le stesse viste a Imola): gli ingredienti del GP di Monaco hanno tutte le carte in regola per causare un forte mal di pancia alla SF-25 e agli ingegneri a Maranello perché nel weekend più prestigioso dell’anno si deve totalmente invertire la tendenza per potersi avvicinare agli altri tre top team. McLaren gode di un vantaggio di mezzo secondo rispetto a Ferrari nelle prime sette Qualifiche, e il miglior risultato fatto segnare dalla Rossa al sabato è il terzo posto di Leclerc a Sakhir. Con le mescole più morbide il distacco dalla MCL39 raddoppia rispetto ai tre decimi di differenza su mescole C3 e C4: la chiave del GP di Monaco sarà questa, con la SF-25 che dovrà ‘imparare’ a digerire meglio la C6. La variabile potrebbero essere le richieste uniche del tracciato tra altezze da terra, impostazioni sospensive e il massimo carico aerodinamico che ancora non si è visto quest’anno. Tra le strade del Principato non ci sarà l’occasione di rimontare, come accaduto a Jeddah o Imola, e a meno di grossi colpi di scena le conclusioni si potranno trarre dopo il secondo giorno di azione. 

Tuttavia non è tutto perduto: al GP di Monaco c’è il ‘fattore Leclerc’. Nessuno in griglia conosce le strade di Montecarlo come il pilota di casa, e soprattutto negli ultimi anni nessuno è riuscito a massimizzare ogni centesimo dalla vettura come lo ha fatto il monegasco. Dietro un grande risultato della Ferrari ci sarebbe, eventualmente, una super prestazione del numero 16: nonostante il circuito non sorrida alla Rossa, su Leclerc c’è una grande pressione per fare bene. Dall’altro lato del box si è visto un Lewis Hamilton in crescita a Imola: l’inglese ha ridotto il distacco dal compagno di un decimo rispetto ai tre decimi di media stagionale e, nonostante negli ultimi anni non sia tra i suoi circuiti preferiti, anche sul sette volte campione del mondo ci sono attese non trascurabili. Ferrari scenderà in pista con un simbolo per celebrare i 75 anni di partnership con Shell.

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