Il venerdì di Monza si chiude con la McLaren di Lando Norris davanti a tutti. L’inglese precede la Ferrari di Charles Leclerc di meno di un decimo: il monegasco ha trovato il giro buono soltanto al quarto tentativo con gomma soft. Lewis Hamilton è quinto, a un decimo dal compagno di squadra. La Williams conferma l’ottimo stato di forma: Carlos Sainz è terzo e Alexander Albon settimo. Dopo aver saltato le FP1, Oscar Piastri cresce di giro in giro e chiude al quarto posto, mentre Max Verstappen si ferma sesto, non senza lamentele via radio per la sensibilità della sua RB21 sui bump di Monza. Yuki Tsunoda resta vicino, nono a due decimi dall’olandese. In top ten anche Nico Hülkenberg, ottavo con la Sauber, mentre George Russell è solo decimo, segno che la Mercedes deve ancora trovare la quadra. Sessione complicata per Kimi Antonelli, finito nella ghiaia a Lesmo 2 nei primi minuti. Come tradizione, i long run a Monza restano difficili da interpretare, con tempi altalenanti condizionati soprattutto da mappature motore, traffico e carichi di benzina.
FP2: Norris il più veloce, Leclerc trova il secondo tempo al quarto tentativo
Alle 17:00 ora locale scatterà il via della seconda sessione di prove libere nel circuito di Monza. Nella mattinata si è intravista un’ottima competitività da parte delle Ferrari e della Williams di Carlos Sainz. Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno iniziato la FP1 con configurazioni aerodinamiche diverse: assetto standard per il britannico e più scarico per il monegasco. Nel finale, entrambi hanno completato il run con pneumatici morbidi nella configurazione più scarica possibile, scelta che sarà confermata anche in FP2. Questa sessione rappresenta, inoltre, l’esordio del weekend per Oscar Piastri e Franco Colapinto, che in mattinata avevano ceduto le loro monoposto rispettivamente ad Alex Dunne e Paul Aron. Le FP2 saranno decisive non solo per cercare la prestazione sul giro secco, ma anche per valutare il degrado gomme su run più lunghi, aspetto rimasto inesplorato in FP1. Le condizioni meteo restano stabili: 27 gradi la temperatura dell’aria e 41 quella dell’asfalto. Nonostante il problema idraulico accusato nel finale della prima sessione, George Russell torna regolarmente in pista senza necessità di sostituire componenti della trasmissione o della Power Unit.
Ferrari e Mercedes inaugurano la seconda sessione con gomma dura, mentre McLaren e Red Bull scelgono il compound medio. Max Verstappen parte subito con il piede pesante: il suo primo giro cronometrato è 1:21.277, che lo porta al comando davanti a Kimi Antonelli e Lando Norris. La risposta arriva da Oscar Piastri, che abbassa il riferimento a 1:21.212. Charles Leclerc e Lewis Hamilton restano per il momento più attardati, rispettivamente in sesta e undicesima posizione. Per l’inglese, inoltre, l’ultimo tentativo sfuma a causa del traffico di Albon alla chicane del rettifilo. A inserirsi nelle prime posizioni ci pensa Fernando Alonso: lo spagnolo piazza un buon giro e balza in seconda posizione, a soli tre millesimi dalla vetta.

Ma dopo appena dieci minuti di attività, la sessione si interrompe: Kimi Antonelli perde il controllo della sua W16 alla Lesmo 2 e finisce arenato nella ghiaia, mettendo fine in anticipo alla sua sessione. Ripresa la sessione, Lando Norris si porta al comando in 1:21.012, ma due minuti più tardi Max Verstappen risponde con un buon giro, rifilando due decimi e mezzo al gruppo e mettendosi davanti a Leclerc e allo stesso Norris. Hamilton intanto risale fino al quarto posto, davanti a Sainz e Piastri, mentre sorprende in positivo la Haas di Ollie Bearman, in decima posizione. Norris tenta un nuovo giro ma lo interrompe rientrando ai box, lasciando spazio a Carlos Sainz: lo spagnolo piazza un 1:20.583, tempo che ribadisce l’ottima competitività della Williams su un tracciato come Monza. Alle sue spalle, Albon si prende la terza posizione. Poco dopo, Isack Hadjar sale fino al sesto posto con gomma media.
Parte il programma di simulazioni qualifica per Alpine: Gasly chiude dodicesimo, mentre Colapinto resta attardato in diciassettesima posizione. Con gomma soft, Norris commette un errore in uscita dalla Roggia, ma al giro successivo si rilancia e scava il primo vero solco: 1:19.878, nuovo miglior riferimento. Albon risponde subito e sale secondo con gomma rossa, mentre Hulkenberg porta la sua Sauber in terza posizione. Tocca poi alle due Ferrari, ma la MCL39 resta avanti: Hamilton si avvicina a Norris a meno di due decimi, mentre Leclerc chiude solo ottavo, staccato di mezzo secondo. Il monegasco si lamenta via radio di scarso grip con la mescola C5, e rientra ai box chiedendo ai meccanici di abbassare il flap regolabile dell’ala anteriore.

Piastri completa il suo primo tentativo in settima posizione dietro a Russell. Sainz ci riprova e si porta a meno di un decimo da Norris, mentre Tsunoda firma un ottimo sesto posto. Verstappen, invece, interrompe il proprio giro, infastidito dall’eccessiva sensibilità della RB21 sui piccoli bump del tracciato brianzolo. L’olandese si rilancia e si porta al sesto posto. Leclerc, con meno carico all’anteriore, si rilancia ma trova traffico sia alla Roggia sia alle due di Lesmo. Piastri invece continua a migliorare e balza in terza posizione, a meno di due decimi da Norris. Leclerc prova ancora, ma un errore alla Roggia lo costringe a interrompere il giro: l’ingegnere Bozzi gli comunica via radio che la maggior perdita rispetto al compagno è tutta in frenata alla prima variante.
Al quarto tentativo, finalmente, il monegasco completa un giro pulito, issandosi in seconda posizione a soli 83 millesimi da Norris, ottenendo i complimenti via radio dal suo ingegnere. Anche Hamilton si rilancia, ma un bloccaggio alla Roggia lo costringe a rientrare senza tempo.
Entrati negli ultimi quindici minuti, i team danno il via alle simulazioni di gara. Ferrari sceglie di differenziare il lavoro: Hamilton prosegue con gomma hard, mentre Leclerc è l’unico del gruppo a testare la soft sulla lunga distanza. Il sette volte campione del mondo segnala via radio un problema di perdita di potenza in uscita da Lesmo 1, mentre il compagno di squadra commette un lungo alla variante Ascari durante il suo run. Nel frattempo, Verstappen infila Hamilton in staccata alla prima variante. Al termine della sessione, durante il suo stint con gomma soft, Leclerc segnala via radio di trovarsi in difficoltà con le impostazioni di brake balance suggerite dal box, faticando a trovare la giusta fiducia in frenata e a centro curva.
FP2 CLASSIFICATION
Sainz P3, Albon P7 👏👏#F1 #ItalianGP pic.twitter.com/okELIZod7g
— Formula 1 (@F1) September 5, 2025
Come già accaduto nelle FP2 della scorsa stagione, i riscontri cronometrici sono molto altalenanti e poco significativi, condizionati non solo dal traffico, ma anche dalle diverse mappature delle Power Unit e dai differenti carichi di benzina imbarcati.
Di seguito la top ten: Norris, Leclerc (+0.083s), Sainz, Piastri, Hamilton, Verstappen, Albon, Hulkenberg, Tsunoda e Russell.



