FP2 Bahrain: McLaren senza rivali, dietro è sfida Mercedes-Ferrari in attesa di Max

Apr 11, 2025

Mattia Barzaghi

Le FP2 a Sakhir confermano la supremazia della McLaren. Nella simulazione qualifica il team di Woking ha rifilato oltre mezzo secondo alla concorrenza grazie al miglior tempo in 1:30.505 di Oscar Piastri, mentre il passo gara ha mostrato altrettanto competitività anche nel contenimento del degrado al posteriore. La Mercedes si certifica seconda forza, appena davanti alla Ferrari di Charles Leclerc con George Russell. La Racing Bulls di Isack Hadjar sorprende ancora in sesta posizione con gomma media, davanti a Max Verstappen ed a Lewis Hamilton, fin qui disperso. Ollie Bearman conferma la sua competitiva mentre Carlos Sainz sembra aver ritrovato maggior fiducia con la FW47.

FP2: volano le McLaren sia nel passo qualifica che nella simulazione gara.

Alla bandiera verde, alle ore 18:00 locali, la temperatura dell’asfalto è scesa a 36 gradi, rispetto ai circa 50 registrati durante le FP1. Anche l’intensità del vento è leggermente diminuita. Queste condizioni dovrebbero favorire un abbassamento significativo del tempo di riferimento stabilito da Lando Norris nelle FP1, pari a 1:33.204.

I due piloti Ferrari iniziano la sessione con gomme medie, dopo aver utilizzato le hard nella prima sessione, entrambe equipaggiate con il nuovo fondo. Programma di lavoro opposto per i due McLaren, che scendono in pista proprio con le hard. Max Verstappen e i due piloti Mercedes, invece, optano subito per le gomme soft. E infatti le aspettative vengono confermate: dopo appena cinque minuti, Lewis Hamilton migliora il tempo di Norris di oltre un secondo. Nel frattempo, problemi tecnici per Fernando Alonso, costretto a rientrare ai box a causa di un malfunzionamento al volante della sua AMR25, che viene immediatamente sostituito.

I piloti continuano a spingere per migliorare i propri riferimenti cronometrici. In particolare, Lewis Hamilton commette un errore in curva 8, andando lungo a causa di un evidente sottosterzo. Charles Leclerc, autore a sua volta di un’imprecisione, rientra ai box. Nel frattempo, George Russell, con gomma soft, si porta in testa alla classifica con un tempo di 1:31.945, dimostrando fin da subito un’ottima competitività e preparazione, nonostante non abbia preso parte alle FP1. Dopo circa venti minuti di attività, Hamilton torna in pista con gomma morbida e, al secondo tentativo, si riprende la prima posizione per appena trenta millesimi. Poco dopo anche Leclerc si rilancia, dopo una modifica all’altezza del posteriore della sua SF-25, e abbassa ulteriormente il riferimento: 1:31.729. Il tempo della Ferrari viene rapidamente battuto in successione da Alexander Albon, Max Verstappen, Lando Norris e infine da Oscar Piastri, tutto nel giro di appena due minuti. L’australiano si prende la vetta con un eccellente 1:30.505, infliggendo, insieme al compagno di squadra, oltre mezzo secondo di distacco al terzo classificato, George Russell. Leclerc chiude in quarta posizione, mentre Hamilton è settimo.

 

Al termine di un’intensa simulazione di qualifica, i team riforniscono le vetture in vista della simulazione di gara. Verstappen e i due piloti Mercedes effettuano il long run con gomma soft, mentre in casa McLaren si opta per un programma diversificato: Norris continua con la mescola più morbida, mentre Piastri utilizza la gomma hard. Anche in Ferrari c’è diversificazione strategica: Leclerc prosegue con gomma media, mentre Hamilton resta su mescola soft. Il pilota inglese della McLaren si conferma estremamente competitivo sul passo gara, risultando il più veloce in pista e, soprattutto, il più costante, a differenza degli avversari, i cui tempi appaiono più altalenanti. La top ten della sessione vede Oscar Piastri al comando, seguito da Lando Norris (+0.154s), Russell, Leclerc, Antonelli, Hadjar, Verstappen, Hamilton, Bearman e Sainz.

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