Ferrari, un venerdì difficile in Austria: “Dobbiamo lavorare per migliorare in qualifica”

Giu 27, 2025

Luca Manacorda

Il venerdì della Ferrari al Red Bull Ring non è stato sicuramente quello che team e tifosi si auguravano. Le prime sessioni della SF-25 con il nuovo fondo e altre novità portate per il GP Austria hanno visto la Rossa rimanere lontano dal vertice e, nel caso di Lewis Hamilton, perseguitata anche da problemi tecnici. Il britannico ha anche ricevuto un warning per un impeding avvenuto durante le FP2 ai danni di Kimi Antonelli, episodio che ha rimandato la memoria a quello dalle conseguenze ben più gravi avvenuto nelle qualifiche del GP Monaco. Charles Leclerc, invece, ha ceduto il sedile nelle FP1 a Dino Beganovic e nelle FP2 ha constatato come la monoposto rimanga deficitaria soprattutto sul giro secco, tallone d’Achille che pare ancora lontano dall’essere risolto.

Leclerc: “Non sono soddisfatto del feeling della vettura”

Come spiegato ieri, aver saltato le FP1 non ha avuto particolari conseguenze negative per Leclerc, sebbene il numero 16 sia stato protagonista di un’escursione sull’erba tipica dei primi giri di approccio al circuito. Il monegasco ha chiuso le FP2 con il quinto tempo, ma a 6 decimi dalla miglior prestazione di Lando Norris che, su un tracciato così breve, rappresentano un gap importante: “Sono salito in macchina per la prima volta oggi nella seconda sessione e mi sono sentito a mio agio in pista, ma non posso dirmi ancora del tutto soddisfatto del feeling con la vettura. Come al solito, il nostro passo gara è buono, mentre dobbiamo lavorare un po’ per migliorare in configurazione da qualifica, così da partire più avanti in griglia e poter lottare nelle posizioni di testa domenica“.

Hamilton FP1 GP Austria

Hamilton: “Speriamo di avvicinarci, ma non saremo davanti”

La sessione in più a disposizione di Hamilton si è rivelata un calvario, con il britannico che dopo alcuni giri con le griglie di sensori è stato fermato da un problema al cambio emerso non appena aveva iniziato a spingere. I meccanici della Ferrari hanno rimesso la vettura in pista in meno di 10 minuti, ma il sette volte iridato è stato costretto a rientrare nuovamente per nuovi problemi. Come se non bastasse, nei pochi giri con gomma Soft effettuati nel finale è emerso un problema anche al DRS: “Stamattina abbiamo avuto un problema al cambio, è stato difficile e frustrante per tutti nel box. I meccanici hanno fatto un ottimo lavoro nel cercare di risolverlo, ma potevamo fare solo un giro alla volta, quindi non abbiamo potuto fare long run“.

Nel pomeriggio le FP2 sono filate più lisce, ma le prestazioni della SF-25 sono state tutt’altro che entusiasmanti, come ammesso da un Hamilton abbastanza pessimista per il prosieguo del weekend: “Siamo riusciti a recuperare bene, hanno sostituito il cambio in tempo per le FP2. Ma alla fine Charles era indietro di sei decimi, io di quasi un secondo, quindi non è l’ideale. Comunque, abbiamo imparato molto e faremo alcune modifiche. La speranza è di provare ad avvicinarci un po’ di più, ma non saremo davanti“.

Beganovic (Ferrari)

In pista con Hamilton nelle FP1 c’era anche il classe 2004 Dino Beganovic, autore di 32 giri: “È stata una giornata produttiva per quanto mi riguarda, perché sono riuscito a completare il programma messo a punto per me e ho potuto supportare il team nella raccolta di dati che saranno utili in futuro – ha commentato il pilota abitualmente impegnato in F2 – Ovviamente tornare al volante di una monoposto di F1 è stato fantastico, specie per il fatto che avevo il Cavallino Rampante sulla mia tuta. Voglio ringraziare la Scuderia Ferrari HP e l’Academy per questa opportunità“.

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