Ferrari: arriva il primo aggiornamento per reagire ai problemi

Giu 24, 2025

Rosario Giuliana

Ferrari è in un clima di attenzione mediatica sia sul piano tecnico che sul piano sportivo. L’ambiente a Maranello è sottopressione ai piani alti, con il post Canada che ha messo nell’occhio dell’attenzione mediatica Fred Vasseur del quale non è ancora certo il suo prossimo futuro fra le mura di Via Abetone Inferiore. Il Gran Premio d’Austria di domenica prossima segna il ritorno in Europa che porta fino alla pausa estiva in una serie di appuntamenti cruciali per poter dare una seconda parte di stagione in crescita dopo una prima metà drammatica, sportivamente e tecnicamente.

Primo blocco di aggiornamenti in Stiria: al Red Bull Ring debutterà il nuovo fondo pensato dopo le incongruenze palesate in Australia. Ecco perché chiamarlo “minor upgrade” è un errore, un macrocomponente fondamentale con tutti i limiti della meccanica dal quale è difficile estrarre ulteriore carico a fine ciclo regolamentare.

Sin dai test prestagionali la SF-25 ha mostrato i suoi limiti, ovvero quelli di una monoposto incapace di poter operare in una finestra operativa nel quale poter sfruttare il carico aerodinamico. Un handicap imprevisto, grave, del quale ormai se ne è parlato e riparlato sin dalla prima gara in Australia. Proprio le difficoltà emerse a Melbourne hanno costretto gli ingegneri guidati da Diego Tondi  e Loic Serra a rivedere praticamente da zero i piani di sviluppo iniziali. L’aggiornamento in arrivo al Red Bull Ring rappresenta così il primo, vero, tentativo di correzione profonda del progetto SF-25 dopo mesi di lavoro all’interno delle mura di Maranello, tra riunioni tecniche e scelte sul budget da destinare.

In Austria debutterà un fondo, comunque, non definibile come semplice “affinamento”. Miracoli improvvisi è difficile aspettarseli ma in Austria, pista corta, dove ci si aspetta un gruppo molto compatto, anche un minimo guadagno sarà fondamentale soprattutto al sabato. Il nuovo fondo è stato deliberato un po’ di tempo fa dopo il suo naturale sviluppo in galleria. Portare in pista le “parti curative” era infattibile prima di Giugno: in Canada, per questioni logistiche e di messa a punto, non era concretamente possibile portare parti nuove, tant’è che, la nuova componente era inizialmente pensata per Silverstone, tracciato che sarà tappa un po’ per tutta la griglia di novità importanti. Il suo arrivo anticipato di una gara rappresenta “uno sforzo” del reparto tecnico per accelerare il processo di recupero. Quello del Red Bull Ring non sarà un pacchetto miracoloso: nel video sottostante, dal nostro canale YouTube, analizziamo le novità che vedremo sulla SF-25, da cui a Maranello comunque nessuno si aspetta che la SF-25 torni improvvisamente a giocarsi la vittoria, ma pacchetto Austria è parte di un intervento necessario per riaprire la finestra.

Video di approfondimento sul primo vero correttivo ai problemi della SF-25

Il motivo per cui l’upgrade arriva così tardi è legato al tempo che è servito per comprendere e correggere gli errori concettuali evidenziati nelle prime gare. Serra e Tondi hanno dovuto lavorare dietro le quinte per impostare una nuova direzione tecnica, più “conservativa”  ma funzionale rispetto alle ambizioni iniziali. Il ritardo del portare sviluppi è stato anche una scelta obbligata: figli di errori passati, queste auto richiedono di fermarsi, capire, e intervenire con criterio.

Hamilton ha dato il suo appoggio a Vasseur ma avrebbe voluto abbandonare il 2025 per dare tutto al 2026. Un cambio di rotta drastico non è nello stile Ferrari con il capo della GeS che ribadisce un potenziale inespresso. I numeri non gli darebbero torto. Realisticamente, chi avrà ragione?

In questo contesto complicato, anche Lewis Hamilton ha nutrito dubbi sulla solidità del progetto SF-25, tanto da valutare l’ipotesi di prendere le distanze da un progetto con cui sono emerse difficoltà per adattamento, oltre che per limiti tecnici. Il sette volte campione del mondo, arrivato a Maranello con grandi aspettative, si è trovato di fronte a una vettura imprevedibile e difficile da interpretare. Tuttavia,  a trattenerlo è stata proprio la convinzione — più volte ribadita da Vasseur — che il potenziale della macchina fosse reale, anche se inespresso.

I principali limiti sono stati individuati nella sospensione posteriore, incapace di offrire coerenza al carico aerodinamico e stabilità, limitando soprattutto lo stile di Lewis. Solo in rare condizioni, la SF-25 è riuscita a esprimersi al meglio,. Nonostante tutto, Ferrari, per sua stessa filosofia, rifiuta l’idea di gettare alle ortiche l’intera stagione: dopo il GP di Monaco, l’obiettivo realistico è diventato il secondo posto nel campionato costruttori e qualche vittoria da conquistare con determinazione, per chiudere il 2025 con dignità. Hamilton ha dato il suo appoggio a Fred ma é chiaro che l’inglese punta al 2026 per tornare a esprimersi ai livelli che si aspettava con un’ auto che segue anche le sue esigenze. 

A Fiorano la SF-25 adattata alle gomme 2026 era con l’ala anteriore che sarà a Monza a settembre. 

Non emblematico il fatto che la SF-25 non sia più in galleria del vento da metà giugno: il suo spazio è stato ufficialmente ceduto al progetto 678, la vettura 2026 che dovrà nascere sotto il nuovo regolamento tecnico. Questo segnale evidenzia che in Ferrari, come detto, non c’é stato nessun cambio di programmazione sulle tempistiche rispetto a quello stabilito a Gennaio, con la consapevolezza che la stagione in corso sarà ancora lunga, anche se compromessa nella sostanza. Il 2025, salvo sorprese clamorose, sarà ricordato come un anno di transizione (l’ennesimo) e, forse, di ricostruzione.

Nel frattempo, Ferrari è tornata in pista anche a Fiorano per una sessione di test Pirelli dedicata alle gomme wet del 2026. La SF-25 ha girato in configurazione mule car, ma con l’interessante configurazione scarica per simulare il carico inferiore delle prossime auto: Zhou e Leclerc hanno girato la versione dell’ala anteriore, caratterizzata da profili estremamente scarichi, concepita per il basso carico che, dalle conferme raccolte, sarà presente Monza. I profili scarichi sono stati abbinati alla struttura aggiornata e alle derive aggiornate dopo la Spagna.

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