Esclusiva: Ferrari verso un test al Mugello con la nuova sospensione

Lug 3, 2025

Rosario Giuliana, Giuliano Duchessa

In Austria sono arrivati i riscontri ufficiali del primo correttivo da apportare alla SF-25 afflitta dai problemi alla piattaforma aeromeccanica. Il pacchetto evolutivo comprensivo del nuovo fondo pensato per allargare la finestra di assetto ha avuto esito positivo e l’auto ha risposto bene all’aggiornamento introdotto performando da seconda forza con Mercedes e Red Bull più distanti. “È stato importante vedere che quello che abbiamo studiato a Maranello in galleria si è visto in pista” è la conferma ufficiale arrivata da Jerome D’Ambrosio riguardo l’aggiornamento “ausiliario” per la SF-25 ma che è possibile definire propedeutico per i successivi step evolutivi dalle quali passerà anche l’introduzione della sospensione posteriore aggiornata. “Vedremo” ha poi chiosato Jerome in merito alle possibili e attese modifiche meccaniche in divenire. Tuttavia l’ufficio tecnico Ferraru ha un piano per introdurre le nuove parti.

 A Luglio possiamo attenderci il secondo filming day dell’anno, intelligente mossa per testare la sospensione posteriore rivista: 200km utili per provare un lavoro durato cinque mesi

Il vero nodo strutturale attorno al quale Ferrari ha riorientato il progetto SF-25 è la sospensione posteriore, la cui nuova configurazione è stata oggetto di sviluppo interno sin dall’inizio della stagione. La decisione di Loic Serra di investire risorse sul progetto nato male della SF-25 passa dall’aver visto il famoso “potenziale inespresso” che la nuova componente meccanica ha lo scopo di primario di far venire alla luce. Un’operazione non semplice, e di rimessa in discussione di alcune scelte fatte a monte del progetto: rivedere e raddrizzare un pacchetto tecnico non è stato banale e ha richiesto diverse valutazioni, e tanto tempo come analizziamo nel video dedicato su YouTube, mettendo sul tavolo tutti i limiti del regolamento tecnico e finanziario e il fatto di dover continuare a credere in un’auto a fine ciclo regolamentare. La validazione della nuova architettura sospensiva appare necessaria e non sarà banale, per questo Ferrari ha già programmato un filming day di 200 km al Mugello a luglio nel quale girerà la SF-25 dotata anche della nuova meccanica posteriore.

Il test richiederà uno studio critico e approfondito dei dati reali raccolti dalla pista. E sarà un vero e proprio esame di validazione di questo nuovo componente. Solo dopo il filming day Ferrari prenderà la decisione finale di se e quando introdurre la nuova sospensione. La scelta dell’altro circuito di proprietà ossia il Mugello anziché Fiorano è chiaramente di natura strategica, poiché rispetto all’attività tradizionale la pista toscana offre caratteristiche tecniche più rappresentative di un circuito di gara, con curve ad alta energia laterale (come le Arrabbiata 1 e 2) e variazioni altimetriche che sollecitano in modo più realistico la piattaforma della vettura. Queste condizioni permetteranno al team di ottenere dati più utili alla calibrazione meccanica del nuovo schema sospensivo, dati che non sarebbero altrettanto significativi a Fiorano. Questa modifica, come ha fatto capire il Team Principal, Frederic Vasseur, se tutto va secondo i piani, dovrebbe aiutare la SF-25 a tenere sotto controllo i movimenti del retrotreno, assicurando così una piattaforma aeromeccanica più stabile ed una finestra di funzionamento più larga, che è stato uno dei grossi limiti di questo inizio stagione.

Questo piano è la motivazione principale per il quale Silverstone non rappresenta una finestra utile per il debutto in gara della nuova sospensione posteriore. In Inghilterra non vedremo nemmeno grosse novità sulla SF-25, che continuerà lo studio del nuovo fondo e punterà ad estrarre il massimo potenziale da quel pacchetto. Ferrari ha deciso di adottare una strategia non frenetica nell’introduzione della nuova componente, soprattutto poiché trattasi di una sospensione posteriore che, come nel caso di Mercedes, non ha da subito visto una ottimizzazione con promozione dell’aggiornamento. È poi perché il rischio di essere aggressivi affidandosi solo alla teoria (per non dire alla cieca) potrebbe danneggiare anziché migliorare le cose

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