Il mercato non dorme mai. In altri sport, così come in Formula 1, non c’è tempo per riposarsi. Mentre le auto corrono in pista e ci si giocano mondiali, pole, vittorie e punti, fuori dalla pista succedono sempre cose. C’è il mercato ingegneri, che si muove maggiormente nell’ombra e che richiede lunghi periodi di corteggiamento, trattative e poi attese. C’è anche quello però relativo ai piloti. Se la griglia 2026 è quasi tutta ufficialmente completa – in attesa di comunicazioni da parte di Mercedes – le squadre iniziano a pensare al futuro ed anche ai piloti del futuro. La notizia della giornata riguarda la separazione, con effetto immediato, di Alex Dunne con McLaren.
La scuderia di Woking aveva il pilota irlandese all’interno del proprio programma giovani e gli ha già concesso alcune apparizioni in Formula 1, nelle sessioni di prove libere da far obbligatoriamente svolgere ad un rookie. Al momento i sedili dei piloti titolari sono occupati da Lando Norris ed Oscar Piastri e non vi sono rivoluzioni in vista ad oggi. Gli sbocchi per Dunne potevano riguardare quindi solo un eventuale ‘prestito’, usando un termine più noto al mondo calcistico. Oggi però è arrivata una comunicazione un po’ a sorpresa, ma non del tutto inaspettata.
Red Bull punta su Alex Dunne ed ha offerto, rispetto a McLaren, un percorso di crescita più sicuro
Le voci di un interessamento di Helmut Marko su Alex Dunne erano oramai note e non si è fatto nemmeno troppo mistero riguardo questa possibile soluzione. Max Verstappen è stato confermato per il 2026 come pilota di punta, al suo fianco il sedile sarà giocato tra, il più probabile, Isack Hadjar e Yuki Tsunoda, attualmente al fianco dell’olandese. Meno chance per Liam Lawson, che attualmente lotta per provare a tenere un post in Racing Bulls. Di certo uno tra il giapponese e il neozelandese, salvo colpi di scena, è destinato ad uscire dal mondo Red Bull, proprio per fare spazio alla nuova entrata, Alex Dunne. Tutto questo però, non nel 2026.
L’oramai ex giovane pilota McLaren è molto probabile infatti che firmerà un contratto con il team di Milton Keynes e il prossimo anno correrà la sua seconda stagione in F2. L’irlandese infatti, nonostante un ottimo potenziale ed un campionato che lo ha visto a lungo nelle prime posizioni, non è ancora certo di conquistare i punti della Superlicenza. A prescindere da ciò però, Red Bull ha previsto per lui una seconda stagione in F2, con delle apparizioni in alcune prove libere in F1, e poi il successivo passaggio in F1, accasandolo in Racing Bulls. La disponibilità di uno junior team è un’arma che Helmut Marko può giocarsi, a differenza di Andrea Stella e Zak Brown. Chiaramente un asso nella manica importante in sede di contrattazione, come Marko utilizzò all’epoca con Max Verstappen, soffiandolo a Tot Wolff grazie al sedile in Toro Rosso.