L’ingresso in F1 del team Cadillac aggiungerà due preziosi sedili alla griglia di partenza, portando a 22 i posti a disposizione dei piloti. La scuderia americana non ha ancora preso una decisione riguardo alla propria line-up e sta valutando un’ampia schiera di nomi che comprende veterani e giovani promesse. A fare il punto della situazione è stato il team principal Graeme Lowdon.
Cadillac: contatti con Schumacher, escluso Ricciardo
Intervenuto nel podcast High Performance, Lowdon non ha nascosto di essere in contatto con Mick Schumacher, ex pilota della Haas ora impegnato nel campionato FIA WEC con Alpine: “Sì, stiamo parlando con Mick” ha ammesso candidamente il britannico. Situazione opposta invece con Daniel Ricciardo, rimasto a piedi nel corso del 2024 dopo una deludente stagione con Racing Bulls: “Credo che abbia dichiarato pubblicamente di non essere interessato alla F1. Se devo convincere qualcuno, allora è la persona sbagliata. Non c’è mai bisogno di convincere un pilota di F1 a salire in macchina“.

A proposito dei profili che Cadillac sta cercando, Lowdon ha voluto specificare: “Il pilota è lì per fare del suo meglio per la sua squadra, e dovrebbe essere motivato anche per la squadra che lo circonda. Quindi, sono meno favorevole a chi vuole dimostrare qualcosa di personale“.
Bottas ben visto dai vertici di Cadillac
Altro nome con cui Lawdon ha ammesso l’esistenza di trattative in corso è Valtteri Bottas, quest’anno terzo pilota della Mercedes dopo aver concluso la sua esperienza con Sauber. L’interesse verso il finlandese è molto forte ed è stato confermato anche da Dan Towriss, amministratore delegato di Cadillac: “Valtteri è un candidato molto interessante per un sedile in Cadillac. È un pilota fantastico e ci sono opportunità. Siamo fiduciosi di come andrà a finire“.

Dal canto suo, il finlandese ha scherzato sui social riguardo ai suoi contatti con Cadillac, pubblicando nelle scorse settimane un video dove ammira gli interni di una vettura della casa americana. Durante il weekend di Silverstone, Bottas non si è sbilanciato sulle trattative, spiegando di non poter fornire al momento maggiori dettagli. Il quasi 36enne è stato recentemente affiancato anche all’Alpine, come possibile sostituto di Franco Colapinto in questa stagione, una mossa che rientrerebbe nei rapporti più stretti tra la casa francese e Mercedes, che dal prossimo anno le fornirà le power unit. Questo scenario non sembra però attrarre il diretto interessato, più propenso a lavorare sul suo ritorno a tempo pieno nel 2026.
Perez spinto da Verstappen e Wheatley
Un altro forte candidato, anche per questioni di sponsor e mercato, è sicuramente Sergio Perez. Lowdon ha ammesso contatti anche con il messicano: “Ogni singola persona, ogni nome che leggerete, è qualcuno con cui stiamo parlando, come tutti perché tutti vogliono guidare” ha dichiarato il team principal della Cadillac.
A riguardo, c’è da registrare come Perez abbia ricevuto un forte sostegno da chi ha lavorato con lui in Red Bull, in primis Max Verstappen. Durante il weekend di Silverstone, è stato chiesto all’olandese se il suo ex compagno era un profilo adatto per Cadillac: “Checo è sempre stato molto forte – ha risposto Max – Certo, ha avuto momenti difficili con noi, ma finché ha la motivazione per correre, penso che sia un’ottima scelta, soprattutto per una nuova squadra. Se guardate le sue prestazioni con Force India e Racing Point, vedrete che ha sempre ottenuto buoni punti lì“.

Grandi elogi al messicano sono arrivati anche da Jonathan Wheatley, ex direttore sportivo della Red Bull e ora team principal della Sauber: “Mi è piaciuto molto lavorare con Checo – ha dichiarato al sito della F1 – Non ho dubbi sul suo ritmo e sulla sua velocità. Ha fatto delle gare fantastiche nella mia ex squadra e non credo che sia un grosso ostacolo il fatto che sia fermo da un po’, perché quando sai come fare, sai come farlo. Ho trascorso molto tempo con lui perché volevo conoscerlo e volevo che si adattasse alla squadra. Quello che mi è piaciuto davvero è stato il fatto che mi ha spronato nel mio ruolo. Penso che mi abbia motivato a migliorare e mi piace pensare che sia stato reciproco e che il lavoro che abbiamo fatto insieme lo abbia reso migliore“.
Affiancare un giovane a un veterano?
Una figura come Bottas o Perez è sicuramente importante per Cadillac che sarà chiamata a un complesso percorso di crescita. Una scelta simile è stata fatta da Audi ingaggiando Nico Hulkenberg per avere un pilota esperto con cui confrontarsi nello sviluppo della vettura 2026. La casa tedesca ha optato per un mix, affiancando al tedesco un esordiente di grandi prospettive come Gabriel Bortoleto, già campione di F2 e F3.
Cadillac potrebbe scegliere per la propria formazione un mix analogo. Ad affiancare un veterano potrebbe venire messo un giovane con già esperienza in F1, come il già citato Schumacher. Meglio ancora potrebbe essere chi è rimasto nel Circus anche quest’anno: in questa casistica rientrano Yuki Tsunoda, supportato da Red Bull ma dal futuro incerto, e Guanyu Zhou. Il cinese, attuale pilota di riserva della Ferrari, avrebbe dalla sua il sostegno del Cavallino Rampante, fornitore delle power unit per Cadillac. Qualcosa che in passato abbiamo già visto ad esempio con Antonio Giovinazzi, nelle sue stagioni da pilota titolare con Alfa Romeo Sauber.

Guardando ad altri giovani con minor esperienza, ma impegnati in ruoli con team di F1 in questa stagione, si sono fatti in particolare tre nomi. Jack Doohan, seppur penalizzato dalle sue prestazioni con Alpine nelle prime gare del 2025, è considerato un pilota con buona esperienza accumulata in F1 e con solide conoscenze tecniche. Felipe Drugovich, pilota di riserva dell’Aston Martin, è coinvolto nel programma di gare endurance di Cadillac e coglierebbe l’occasione per debuttare finalmente come titolare, essendo chiuso da Fernando Alonso e Lance Stroll nel team britannico. Infine Paul Aron, riserva dell’Alpine, è stato visto discutere con i vertici Cadillac. La sua candidatura appare però più debole, visti i suoi solidi legami con Alpine.



