Difficile non sorridere in casa Aston Martin dopo il buon venerdì che ha aperto il weekend del GP di Ungheria. Lance Stroll ha, infatti, chiuso le prove libere due in quarta posizione – staccato di mezzo secondo dalla velocissima McLaren di Norris – seguito dal compagno di squadra Alonso. Proprio lo spagnolo aveva saltato le FP1 a causa di un infortunio alla schiena che si protraeva da qualche giorno, facendo temere per un forfait prolungato del due volte campione del mondo. La sua presenza nelle seconde libere (nelle FP1 ha guidato Felipe Drugovich) ha poi allontanato le preoccupazioni, con il 44enne di Oviedo che ha spiegato di “essersi sentito in forma durante le prove”.
ALONSO IN UNGHERIA: “DOLORE CAUSATO DA UNA LESIONE AD UN MUSCOLO. SARÀ COSÌ PER TUTTO IL WEEKEND”
Il dolore non sembra comunque del tutto sparito, “e sarà lo stesso per tutto il fine settimana”, ha aggiunto Alonso. “Ho un piccolo infortunio ad un muscolo della schiena e abbiamo trovato qualche soluzione per gestirlo, così sono potuto scendere in pista durante le libere 2. Mi sono comunque sentito bene in macchina”. Approfondendo, poi, la natura dell’infortunio, lo spagnolo ha spiegato di essersi sottoposto ad una risonanza, che ha evidenziato “una lesione ridotta del muscolo. Nel caso di una persona normale converrebbe stare seduti per un paio di settimane, ma credo che per me la cosa sia gestibile. Non ho troppo dolore in macchina, e questo è l’aspetto più importante”.
ASTON MARTIN, IN UNGHERIA SI PUNTA AL Q3?
Guardando alla prestazione in pista, Fernando si è detto soddisfatto della performance della sua AMR25, pur convinto che “il bilanciamento non è ancora del tutto come lo vorrei. Ho percepito un po’ di sottosterzo a metà curva e ho fatto fatica con la macchina alle basse velocità, ma complessivamente non è male come inizio del weekend”. In generale pare che la base d’assetto della “verdona” deliberata dagli ingegneri di Silverstone si alquanto azzeccata. Sicuramente il risultato oltre le aspettative delle FP2 (quarto e quinto posto) è anche legato ad un approccio più conservativo di alcuni rivali, ma la monoposto inglese potrebbe comunque candidarsi ad un ingresso in Q3. Aspetto senz’altro positivo su un circuito come quello dell’Hungaroring dove sorpassare non è per nulla semplice. “Ora dobbiamo capire cosa possiamo cambiare durante la notte. Analizzeremo i dati per mettere insieme una macchina più veloce per domani”.
STROLL QUARTO E CONTENTO, DRUGOVICH CON LUI NELLE LIBERE UNO
A precedere lo spagnolo nelle FP2 ci ha pensato un pimpante Lance Stroll, che dopo aver ricordato a tutti nella conferenza del giovedì che “il team pensa già al 2026” ha ottenuto il quarto tempo del venerdì. “Oggi mi sono sentito bene in pista, la vettura aveva un buon equilibrio – ha spiegato il canadese – in ogni caso è piuttosto difficile analizzare la classifica dei tempi del venerdì. Non sappiamo i carichi di carburante imbarcati dagli altri ma comunque la nostra macchina era buona, vedremo cosa saremo in grado di fare domani”.
Sulla sua Aston Martin ha esordito anche una nuova ala anteriore, coinvolta in un lavoro di comparazione durante le FP1 con la collaborazione di Drugovich (in pista con diversa specifica). Proprio il brasiliano ha spiegato come “sia andato tutto secondo i piani”. “La mia è stata una buona sessione e sono anche riuscito a fare un giro con pneumatici morbidi. Ho incontrato un po’ di traffico, ma alla fine ho provato a divertirmi. È andato tutto bene”. Anche il fondo è stato oggetto di test, come spiegato da Mike Krack. A SPA la squadra ha utilizzato una vecchia specifica di fondo, mentre qui ha studiato la miglior soluzione “Veniamo da due circuiti veloci, Silverstone e SPA, quindi in FP1 testeremo quale sarà la miglior conformazione della monoposto per questo circuito” ha detto a margine delle FP1. Vedremo quale sarà la scelta definitiva della scuderia di Silverstone, dopo un’ottima giornata di prove libere.
DRUGOVICH “TALENTO INCREDIBILE”. SU DI LUI C’È LA CADILLAC
“Il suo è un talento incredibile”, ha infine ribadito Alonso sul collega brasiliano. “Le sue prestazioni in Formula 2 ne sono state la dimostrazione. Anche con noi ha sempre fornito le prestazioni che la squadra gli chiedeva, sia al simulatore sia nei pochi chilometri di libere che ha disputato. Sarà interessante vederlo in un team a tempo pieno”. Nel futuro di Drugovich, secondo alcune voci dal paddock, potrebbe esserci la Cadillac. Per il momento il 25enne di Maringà si è goduto una sessione alla guida sulla AMR25. “Abbiamo cercato di renderlo il più possibile a suo agio – ha spiegato Mike Krack – e già giovedì abbiamo sistemato il suo sedile. Del resto con Fernando abbiamo preferito un approccio più cauto, specie considerando che le FP1 sono la sessione meno importante del weekend”.