Tutto secondo le aspettative, verrebbe da dire. Eppure la prima giornata di prove libere al Hungaroring fornisce comunque alcuni spunti di riflessione interessanti, che vanno analizzati anche per provare a capire cosa potremmo aspettarci nella giornata di domani. i livelli di forza sono al momento rispetti con una McLaren superiori a tutti, Ferrari che parte come seconda forza e dietro una lotta Red Bull – Mercedes dove al momento la W16 ha trovato un miglior equilibrio, mentre la RB21 è sprofondata, superata anche da Aston Martin e non solo.
Confronto Norris – Piastri con un risultato ‘strano’, Ferrari insegue da vicino ed è promettente sul passo
Iniziando l’analisi da chi si sta lottando il mondiale pilota, Lando Norris quest’oggi ha confermato le aspettative di un vantaggio a suo favore. E’ solo l’inizio del weekend e deve fare attenzione l’inglese a non ripetere il copione di SPA, e farsi beffare dal compagno di squadra. Ungheria è un circuito da alto carico e con massimo carico aerodinamico, quelli dove mediamente Norris riesce a fare la differenza su Oscar Piastri. La particolarità di questa giornata è che, in controtendenza rispetto alla media stagionale, le perdite dell’australiano sono soprattutto nelle curve lente, dove invece solitamente faceva il tempo rispetto al compagno di squadra. Norris è partito evidentemente con un bilanciamento e soprattutto un feeling migliore e sta trovando più confidenza con la rotazione della macchina nel lento, sentendo di più il grip, e questo lo porta a fare una buona differenza. Inoltre va sottolineato che nel giro migliore, Lando ha avuto un sovrasterzo all’ultima curva. Questo errore gli è costato lap time anche in uscita curva, con un vantaggio teorico che sarebbe potuto essere intorno ai 4 decimi su Piastri.
C’è chiaramente del lavoro da fare per Piastri, così come per chi dietro di loro spera di insidiare le due MCL39. Quest’oggi è stata senza dubbio la Ferrari la macchina più convincente. Velocità, costanza e ripetizione dei tempi, sia sul giro secco che sul passo gara. Tra i due alfieri della rossa, Charles Leclerc ha trovato subito più fiducia con un assetto più scarico, mantenuto in entrambe le sessioni. “Hamilton si sta ancora adattando all’ala più scarica e sta cercando il giusto bilanciamento” ha detto Vasseur alla fine delle prove libere. Guardando gli onboard infatti si nota una SF-25 con due comportamenti sostanzialmente diversi. Charles più a suo agio e in fiducia che deve gestire solo un po’ di sovrasterzo nelle curve più lunghe, Hamilton invece ha una macchina più nervosa che varia da sottosterzo (cronico, di cui si è lamentato tutto il giorno) a brutali snap di posteriore, come da lui confermato a fine giornata. “Ho un bilanciamento molto, molto incostante da una curva all’altra, quindi non si può dire che sia solo sottosterzo, non si può dire che sia solo sovrasterzo, è semplicemente lontana dall’essere sui binari“ Sul passo gara però entrambe le Rosse hanno mostrato ottima costanza, con un passo non molto distante dal team di Woking, il che da fiducia a Vasseur e i suoi uomini.
Il lavoro di apprendimento sulla nuova sospensione posteriore prosegue e l’obiettivo è fare un ulteriore step, possibilmente già da domani. A livello di motore, in casa Ferrari sono stati leggermente più conservativi rispetto a McLaren nel giro veloce di FP2. Anche lo svantaggio di Leclerc, senza l’errore di Norris, sarebbe stato superiore, intorno al mezzo secondo. I tratti dove paga maggiormente la SF-25, oltre alla curve medie dove sappiamo la MCL39 essere padrona indiscussa e per questo si esalta in Ungheria, è nel lento. In particolare Leclerc paga 1 decimo in ogni curva lenta ad ampio raggio (2-5-13-14). Ancor più grande il ritardo di Hamilton che lì perde rispetto a Leclerc, guadagnando sul monegasco solo in curva 1, portando più velocità in ingresso e trovando anche una buona trazione. Il grip meccanico e la piattaforma aerodinamica stabile di McLaren la mettono su binari che nessuno oggi può replicare, dando sicurezza ai piloti in inserimento, velocità a centrocurva e trazione in uscita. “Non c’è molto di diverso che possiamo fare rispetto ad oggi.” ha dichiarato Leclerc. Da sottolineare come il giro buono di Charles sia arrivato al quinto giro della gomma, il che significa che ci poteva essere un po’ più potenziale e che la SF-25 gestisce bene le gomme, cosa confermata anche sul passo gara. Nonostante un assetto un filo meno carico la Rossa ha avuto un ottimo rendimento e non ha dato segnali di degrado importante o diverso da quello dei rivali, seppur Hamilton parli di ulteriore lavoro da fare “Stiamo cercando ancora del grip, ma sento che siamo sulla direzione giusta e ci sia potenziale da estrarre. Sul passo gara si è visto più degrado delle altre gare, c’è molto da analizzare”
Mercedes fa un passo indietro per ritornare competitiva, Red Bull sperimenta ma il bilanciamento va KO
La W16 di quest’anno ci ha insegnato che è molto forte in trazione ed allungo, non va molto male nel lento, ma poi soffre il medio-veloce. Queste criticità sono aumentate con l’introduzione della nuova sospensione posteriore ad Imola, che qui è stata tolta e le risposte sono state subito convincenti. Entrambi i piloti, secondo quanto appreso da AutoRacer, hanno subito ritrovato feeling nel posteriore della monoposto e sono tornati a lavorare con più confidenza. “Il nostro obiettivo era ritrovare una base solida dopo aver avuto problemi di instabilità con le novità introdotte di recente. Nonostante non ci sia nulla di magico in F1, il ritorno alla vecchia sospensione ha subito ridato confidenza ai piloti. Abbiamo anche usato due setup diversi così sappiamo la direzione da seguire. Dobbiamo ancora lavorare molto sul bilanciamento” ha dichiarato Andrew Shovlin, Trackside Engineer Mercedes a fine giornata. Un circuito da alto carico non è la pista ideale per la vettura di Brackley, ma i segnali di oggi sono stati positivi.
Il passo gara è stato buono e costante, non troppo distante da quello delle Ferrari. Sul giro secco c’è ancora da lavorare perché, confrontando il giro di Russell con gli altri, la PU Mercedes era un po’ più spinta rispetto ai rivali, ma George ha anche fatto due errori in curva 7 ed ultima curva che gli sono costati più di 3 decimi. Indicativamente l’inglese poteva essere subito alle spalle di Leclerc. Questo conferma un inizio da terza forza per il Team di Toto Wolff, in attesa di capire se domani sarà possibile fare uno step.
I team radio di Max Verstappen oramai sono noti a tutti gli appassionanti e difficilmente sono forvianti della realtà. Il team di Milton Keynes è poi spesso abile ad utilizzare i dati raccolti e le indicazioni dei piloti per progredire nel corso del weekend, ma quest’oggi la RB21 era persa. I tecnici del team di Laurent Mekies hanno provato un impostazione per perdere meno tempo nelle curve lente, che è dove infatti la macchina oggi ha perso meno terreno da McLaren. ma questo ha costretto ad un bilanciamento che ha reso la macchina molto peggiore nelle curve medio-veloci, limitando il grip e rendendola molto difficile da guidare sentendo i team radio dell’olandese. Il passo gara non è stato tanto meglio. Durante la giornata abbiamo visto, come raccontato da Matteo Bobbi su Sky Sport F1, anche interventi inusuali con lavori sul camber e convergenza durante la sessione. Sicuramente interverranno durante la notte per ribaltare le sorti e provare quanto meno a riavvicinarsi a Mercedes e Ferrari.
“Abbiamo fatto alcuni test in entrambe le sessioni, ma nulla ha funzionato. La macchina non si comporta come ci aspettavo. Abbiamo molto da analizzare e da fare durante la notte. Non siamo competitiva e speriamo di trovare una soluzione per domani” ha dichiarato il Direttore Tecnico, Pierre Waché. Il gap Tsunoda-Verstappen non deve invece far pensare a nulla: il giapponese ha semplicemente usato una mappatura più aggressiva del motore, che gli è valsa circa 3-4 decimi di vantaggio su Max. Come ogni Venerdì, l’olandese è stato il più conservativo in tal senso, anche verso i rivali.