Analisi dati: Verstappen e RB20 hanno vinto il Mondiale al sabato

Dic 17, 2024

Andrea Vergani

La grandezza di Max Verstappen è il risultato di una stagione perfetta da parte del fenomeno olandese a bordo di una Red Bull che non è stata la vettura migliore nel corso delle ventiquattro gare: in particolare, da Miami, McLaren ha goduto di un vantaggio quantificabile intorno ai due decimi al giro in gara, ma la RB20 è rimasta in scia anche grazie a una prestazione ottima in Qualifica fino all’ultima gara. Mentre il passaggio del testimone della ‘vettura più forte’ è avvenuto a Maggio per quanto riguarda le prestazioni in gara, McLaren ha scavalcato Red Bull in qualifica solamente dopo la pausa estiva con l’introduzione degli aggiornamenti di Zandvoort. Red Bull in quel momento era già stata etichettata come terza forza dietro a Mercedes (da Silverstone a Spa), mentre dopo la pausa estiva lo è stata – seppur di poco in media – dietro a Ferrari, ma Verstappen ha retto e dal GP d’Olanda ha perso solamente 15 punti da Norris (e 19 da Leclerc). 

Uno degli obiettivi di Red Bull era migliorare la qualifica, Verstappen ha capitalizzato

Il dominio della RB19 nella stagione passata si è fondato prevalentemente sulla superiorità tecnica della monoposto in gara, grazie ad una gestione degli pneumatici superiore e una perdita di carico rispetto alla qualifica molto minore rispetto ai rivali. Anticipando una concorrenza più vicina, gli ingegneri diretti da Pierre Wache avevano come obiettivo quello di migliorare le prestazioni sul giro secco: questa scelta ha potenzialmente salvato la stagione di Red Bull e Verstappen, perché nessuno prevedeva un recupero così veloce da parte di McLaren ma fino a estate inoltrata la RB20 è rimasta il punto di riferimento in Qualifica, e il quattro volte campione del mondo ha massimizzato tutte le opportunità il sabato, così come la domenica. 

Sono stati gli aggiornamenti di Zandvoort sulla McLaren MCL38 a ribaltare la situazione anche sul giro secco: nonostante i tecnici della squadra di Woking siano stati lontani dal fondo della vettura, i vantaggi in Qualifica sono quantificabili intorno ai due decimi (contro il guadagno di circa 0.1s in gara) dal rientro dalla pausa estiva. L’aumento di competitività, e un miglioramento anche da parte della squadra nelle partenze che erano un problema non trascurabile nella prima parte di stagione, hanno permesso a Norris di massimizzare il passo gara senza subire l’effetto negativo – specialmente per la MCL38 rispetto alle altre monoposto – dell’aria sporca che è stato un fattore decisivo in molte gare decise per pochi secondi al traguardo. 

In gare come Imola, Barcellona, Spielberg, Austin e Messico, per citarne alcune, la track position acquisita in Qualifica (o in partenza, un vero e proprio punto di forza di Verstappen) ha permesso all’olandese di conquistare punti o minimizzare le perdite. Complessivamente Red Bull è stata la vettura più forte in Qualifica con un vantaggio medio superiore a un decimo rispetto a McLaren al sabato, oltre al pilota le caratteristiche della monoposto sono state cruciali per la conquista del Mondiale. Senza togliere nulla alla stagione straordinaria del numero 1 di Red Bull, questo può essere visto come una sconfitta per la Formula 1: i regolamenti introdotti nel 2022 avevano come obiettivo principale quello di permettere i duelli in pista tra i piloti, senza che l’effetto dell’aria “sporca” influisse eccessivamente sul livello di carico complessivo. Dopo i cambiamenti nel 2023, tuttavia, tutti i progressi fatti sono stati cancellati e negli ultimi due anni i piloti si sono lamentati molto spesso di una difficoltà nel seguire i piloti davanti. 

Ferrari: in Qualifica la SF-24 ha sofferto le condizioni più ‘estreme’, ed è mancato un fattore cruciale

La prima parte di stagione è stata un calvario per Ferrari al sabato, specialmente nella fase centrale dove la SF-24 ha anche sofferto di una mancanza di prestazioni dopo i famosi aggiornamenti in Spagna. Come è stato il caso per McLaren, il primo grande pacchetto stagionale (introdotto ad Imola) ha dato un aumento di prestazioni più mirato verso il passo gara, ma la Qualifica è stata un problema fino alla pausa estiva. Tra Bahrain e Zandvoort il distacco da Verstappen al sabato è stato di tre decimi di secondo, con ‘picchi’ nelle sessioni con temperature basse e mescole più morbide che hanno messo in difficoltà le impostazioni della Rossa per tutta la stagione. Tuttavia dopo gli aggiornamenti di Monza la SF-24 ha fatto un grande passo in avanti anche in Qualifica e si è avvicinata significativamente alle prestazioni del nuovo riferimento in griglia (McLaren), specialmente grazie alle prestazioni di Baku e Messico.

Verstappen

Non sono mancati i sabati difficili: in particolare Singapore, Las Vegas e Losail hanno messo alla prova la SF-24 in condizioni climatiche avverse, qualcosa da risolvere nello sviluppo del progetto 677. Non è da sottovalutare l’assenza un fattore importante all’appello nella maggior parte delle Qualifiche: Charles Leclerc, specialista del giro secco che fino all’anno scorso aveva sempre fatto la differenza, ha sofferto particolarmente i problemi con le mescole più morbide e la difficoltà nel generare temperature all’asse anteriore, problemi che si sono accentuati con l’introduzione degli aggiornamenti di Monza e Austin. Nel 2024 il suo talento si è visto meno al sabato, nel caso delle due Pole Position a Monaco e Baku, e del giro nel bagnato a Spa che è valso la seconda posizione. Un ottimo Carlos Sainz ha svolto un lavoro quasi impeccabile, ma al pilota Williams manca il talento dell’ex compagno: il confronto in Qualifica tra i due si è concluso 14-9 per Leclerc, con un vantaggio prestazionale minimo.

Autore

RIPRODUZIONE VIETATA. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge