Si è conclusa l’ultima giornata di attività in pista, la F1 va cosi ufficialmente in vacanza. Quest’oggi sono infatti scesi in pista tutti e 10 i team per il canonico test gomme 2025 e gli ormai noti rookie test post Abu Dhabi GP. Ogni team ha schierato due auto: una per un giovane pilota e l’altra per un altro pilota. Quest’ultimi avevano disponibile tutta l’intera gamma di pneumatici Pirelli del prossimo anno tranne la C1 (poco adatta ad Abu Dhabi), partendo quindi dalla mescola C2 per finire alla nuova mescola C6 che garantirà una maggior duttilità al fornitore italo cinese. “Averla chiaramente ci darebbe un po’ più di flessibilità, per esempio a Las Vegas, per non dire a Monaco, dove potrebbe tornarci molto utile”. L’introduzione di una C6 potrebbe anche garantire una scelta di mescole non consecutive tra loro. Per esempio, nominare una C3 come Hard, una C4 come Media e poi addirittura la C6 come mescola Soft. Per quanto riguarda invece i giovani piloti, sono scesi in pista con le mescole selezionate per il Gran Premio di Abu Dhabi 2024 ossia C3, C4 e C5. Qualche novità, non tecnica, anche per Ferrari con due ‘nuove’ figure presenti nei box.
Test Ferrari: sono scese in pista due SF-24 diverse aerodinamicamente
In casa Ferrari sono scesi in pista Charles Leclerc, per raccogliere dati con gli pneumatici della prossima stagione, mentre per quanto riguarda i giovani piloti, è sceso in pista Antonio Fuoco durante la sessione mattutina, Arthur Leclerc in quella pomeridiana, con un lavoro mirato a quella importante correlazione tra pista e fabbrica e dove soprattutto il primo non è andato troppo alla ricerca del tempo. “Quest’oggi siamo riusciti a raccogliere dati in condizioni omogenee climatiche e di pista. Per me che faccio tanto simulatore è stato anche fondamentale poter lavorare sulla correlazione: domani torneremo a Maranello dove verificheremo alcune indicazioni raccolte qui.“ ha fatto sapere il pilota calabrese.
E’ stato curioso notare che le due SF-24 sono scese in pista in due configurazioni aerodinamiche piuttosto diverse. Se Charles Leclerc ha continuato ad utilizzare la configurazione già vista durante il fine settimana di gara, con il fondo Monza spec e l’ala posteriore da medio carico, la vettura guidata dai due rookie ha raccolto dati utilizzando il fondo sperimentale, che aveva esordito nelle libere di Las Vegas per poi essere utilizzato in tutto il fine settimana da Leclerc in Qatar con ottimi risultati. In questo caso, l’ala posteriore era proprio quella utilizzata sul tracciato di Doha, da medio alto carico, più adatta per effettuare quell’importante lavoro di correlazione soprattutto per quanto riguarda le varie altezze da terra, fondamentali per questa nuova generazione di vetture.
Test Ferrari: ad Abu Dhabi la prima uscita ufficiale del nuovo direttore tecnico Loic Serra
In casa Ferrari non è passata inosservata la presenza in pista di Jerome d’Ambrosio, il Deputy Team Principal a diretto riporto del Team Principal, Fred Vasseur, dall’inizio dello scorso ottobre. Allo stesso tempo, l’ex pilota francese è anche a capo della Scuderia Ferrari Driver Academy e la sua prima uscita ufficiale vestito di rosso è dovuta a questo ruolo, visto che in pista c’erano proprio due membri della FDA ossia Antonio Fuoco e Artrhur Leclerc. Dal punto di vista tecnico, sicuramente più importante la prima uscita ufficiale in pista di Loic Serra, il nuovo direttore tecnico del team italiano dopo l’addio di Enrico Cardile, che tra meno di un mese inizierà a lavorare per l’Aston Martin. La presenza in pista del Technical Director Chassis è dovuta anche all’importante test effettuato da Charles Leclerc sulle gomme 2025, che ha voluto seguire da molto vicino.
Gli pneumatici hanno soddisfatto il fornitore Pirelli nei ben 2.578 giri compiuti dai dieci piloti, pari a 13.614,418 chilometri. “Da una prima, preliminare analisi possiamo dire che le nuove mescole hanno confermato di offrire una maggior resistenza meccanica, che consente quindi di ridurre il livello di abrasione del battistrada, mentre, per quanto riguarda il surriscaldamento, sapevamo che sarebbe stato difficile vedere dei significativi miglioramenti considerato che oggi si è girato quasi sempre sotto il sole, a differenza di quanto avvenuto lo scorso fine settimana.” – ha fatto sapere Mario Isola al termine della giornata – “Un altro tema importante era la verifica del posizionamento delle mescole 2025: per quanto visto oggi, possiamo dire che la differenza di prestazioni fra C2, C3, C4 e C5 è più coerente con quelli che sono gli obiettivi che abbiamo, vale a dire di avere circa mezzo secondo di intervallo. Per quanto riguarda la debuttante C6, abbiamo visto che su una pista come questa, dove la parte finale del tracciato è molto impegnativa soprattutto sotto il profilo della trazione, il degrado anche nel primo giro cronometrato è piuttosto accentuato: faremo un’accurata analisi dei dati per individuare quali potranno essere i circuiti che più si adatteranno ad un suo eventuale utilizzo in un fine settimana di gara”.