Il GP Azerbaijan ha confermato la sempre minor competitività dell’Alpine rispetto al resto della griglia. A Baku, Pierre Gasly e Franco Colapinto sono transitati sotto alla bandiera a scacchi rispettivamente diciottesimo e diciannovesimo, ossia ultimi tra chi ha concluso la gara. I due sono stati anche gli unici a venire doppiati dal vincitore Max Verstappen, rendendo ancora più evidente il gap dal resto delle squadre. L’attuale rendimento non è certo una sorpresa per un team che ha da tempo spostato le attenzioni sul 2026, ma l’attuale situazione rischia di rendere un autentico calvario l’ultima parte di questa stagione.
Gasly: “È dura quando vedi il distacco dalle altre vetture”
Il ruolino di marcia di Gasly, che con i suoi exploit nella prima parte di stagione aveva tenuto a galla l’Alpine, conferma il crollo verticale del team: negli ultimi quattro gran premi, il pilota francese si è classificato in tutte e quattro le posizioni tra il sedicesimo e il diciannovesimo posto: “Ci è mancato il ritmo per tutto il weekend – ha ammesso sconfortato – Questa pista si è dimostrata ostica per noi, più che nelle ultime gare, e dobbiamo imparare dagli errori, perché, anche con la macchina che abbiamo, non dovremmo finire così lontani“.

Parlando delle difficoltà incontrate negli ultimi gran premi, Gasly ha spiegato: “Penso che nel complesso, gli ultimi quattro o cinque weekend siano stati più difficili, vogliamo davvero lavorare con la squadra per cercare di tornare in una posizione migliore. Non mi sento al meglio in macchina come all’inizio della stagione, quindi è un aspetto che dobbiamo cambiare. Questo è il pacchetto che abbiamo. Siamo così indietro, onestamente, che al momento abbiamo solo bisogno di analizzare tutto e cercare di risolvere le cose“.
Con il budget e le risorse già spostati sulla vettura 2026, Gasly sa che l’Alpine ha poco margine di manovra per cercare di raddrizzare la rotta nell’ultima parte di stagione: “So che sarà dura [per il resto della stagione], ecco perché penso che sia importante per me andare avanti e cercare di lavorare con la squadra su cosa possiamo fare per migliorare a breve termine. Non passeremo certo dalla P19 a trovare improvvisamente cinque decimi di tempo sul giro. Sappiamo cosa funziona e cosa no, ma sono sicuro che ci siano ancora cose che possiamo migliorare. Inoltre, da parte mia, ci sono errori che non avrei dovuto fare, quindi continuo a lavorare, ma onestamente è piuttosto dura quando vedi il distacco dalle altre vetture davanti“.
Colapinto: “Sapevamo che la gara sarebbe stata dura”
Il weekend di Colapinto non è stato sicuramente l’ideale per rafforzare la traballante posizione dell’argentino all’interno del team. Lo schianto nelle qualifiche ha costretto il team a un lavoro extra per riparare la monoposto in vista del gran premio: “Grazie a tutto il team che ha lavorato duramente per preparare la vettura e renderla pronta a partire – ha riconosciuto l’ex pilota della Williams – È stato un grande sforzo da parte di tutti e dimostra la coesione del team anche nei momenti difficili. È un peccato non aver potuto ricompensarli con un buon risultato. Sapevamo che la gara sarebbe stata dura come squadra e così è stato. Con il pacchetto attuale che abbiamo, abbiamo bisogno che tutto vada alla perfezione e di avere un pizzico di fortuna dalla nostra parte“.
Colapinto hit the barriers as the session was ending to bring out the third red flag of Q1 #F1 #AzerbaijanGP pic.twitter.com/QC2UkbyxEQ
— Formula 1 (@F1) September 20, 2025
Colapinto è stato protagonista anche di un contatto in gara con la Williams di Alex Albon, in questo caso però senza particolari responsabilità. Gli steward hanno riconosciuto le responsabilità del thailandese per l’episodio, assegnandoli 10 secondi di penalità e 2 punti sulla Superlicenza: “Ho fatto del mio meglio e sono partito bene – ha aggiunto Colapinto riguardo la sua domenica a Baku – Dopo la prima sosta ho lottato con Alex e sono finito in testacoda, il che mi è costato molto tempo. In seguito la macchina ha avuto un comportamento diverso, forse ha riportato qualche danno, che abbiamo gestito per il resto della gara“.
Briatore e la scelta del pilota 2026
Con Gasly punto fermo dopo la firma del rinnovo triennale con Alpine ufficializzata nel weekend di Monza, Flavio Briatore prosegue nei suoi ragionamenti sul miglior pilota da affiancare al francese. A Baku sono arrivate nuove indicazioni da parte del manager cuneeese che di fatto ha ristretto a due nomi la corsa per il secondo sedile: “È una questione tra Franco (Colapinto) e Paul (Aron). Paul è un ragazzo molto simpatico, e anche un pilota molto veloce. E devo capire cosa sia meglio per la squadra“.

Briatore ha escluso che Alpine stia tenendo d’occhio qualche giovane protagonista nelle serie propedeutiche: “Non vedo altre possibilità. Non notiamo nulla di speciale, perché quelli forti di solito fanno ‘boom’. Ricordo quando Schumi era nel Gruppo C con la Sauber, vinceva ogni gara… La GP2 era la stessa cosa. Hamilton era bum, bum, bum, bum. Fernando (Alonso) guidava una Formula 3000 o qualcosa del genere e vinceva ogni gara. Avete visto le gare di F2 e F3? Vedi un pilota vincere una gara. La gara successiva è 14°, poi 3°, poi di nuovo 12°…“.
Da questo punto di vista, di certo non ha giocato a favore di Colapinto l’errore in qualifica. negli istanti successivi le immagini televisive hanno infatti catturato un labiale di Briatore poco rassicurante nei confronti dell’argentino, con l’italiano che pronunciava la parola “finito“.



