Aston Martin frenata dai problemi a Monza. Le prime parole di Cardile.

Set 13, 2025

Chiara Scaccabarozzi

Continua l’annata da incubo di Fernando Alonso: a Monza arriva il terzo ritiro stagionale per la sua Aston Martin dopo quelli in Cina per un guasto ai freni e a Monaco per la rottura della power unit. A tradire il pilota spagnolo questa volta è stata la rottura della sospensione, che ha interrotto una gara che avrebbe potuto rivelare un sorprendente risultato. Il due volte campione del mondo, infatti, partendo dall’ottava casella aveva recuperato di una posizione prima del ritiro. Non è andata meglio a Lance Stroll, che, pur terminando la gara, non conquista alcun punto con il 18° posto. Al termine della gara, il canadese è stato protagonista di un silenzio di fronte ai media, spiegato poi da Mike Krack.

LA RASSEGNAZIONE DI ALONSO

Sembra che la sospensione abbia ceduto. A quel punto ho dovuto ritirare la macchina”, spiega Alonso nelle interviste post gara, dove non nasconde la sua rassegnazione in una stagione partita male e che non accenna a migliorare. La sua AMR25 dello spagnolo ha urtato un cordolo all’uscita della Ascari dopo soli 24 giri in una gara iniziata bene in un circuito in cui l’Aston Martin temeva di faticare: il contatto ha portato ad un guasto che raramente si vede nella Formula 1 odierna che ha portato all’ennesimo zero del 2026. A Dazn, Fernando analizza quanto successo, lasciando posto anche ad uno sfogo: “Usiamo quel cordolo praticamente ad ogni giro e anche gli altri piloti continuano a usarlo, ma solo sulla nostra vettura abbiamo avuto un problema alle sospensioni. Queste cose succedono sempre quando abbiamo una gara in zona punti. Abbiamo avuto alcune gare in cui siamo arrivati ultimi con un giro di ritardo e non è successo nulla. A Monaco mi pare che fossi sesto e mi sono ritirato per un problema al motore. Oggi ero settimo e mi sono ritirato per un problema alle sospensioni”. Quando gli è stato chiesto di descrivere il suo Gran Premio d’Italia, lo ha riassunto in una sola parola: “2025“.

Sono ormai tanti i punti persi da Alonso e dall’Aston Martin; se il pilota non lotta per alcuna posizione di rilievo in classifica, il team di Silverstone si gioca il sesto posto con la Racing Bulls. “Non abbiamo aspirazioni di alcun tipo quest’anno, a parte lottare per il Mondiale Costruttori e cercare di aiutare il team a finire la stagione nel miglior modo possibile. Ma riguardo ai punti persi, penso che sino a ora ne abbiamo lasciati per strada circa 20. Dunque, se non li abbiamo portati a casa, è stato per errori nostri, altre volte per sfortuna. Credo che per noi fosse un fine settimana difficile, dunque, da parte nostra, abbiamo eseguito tutto al 100%.  Probabilmente la fortuna non è dalla nostra parte. È frustrante: avrei potuto avere forse 20 o 30 punti in più di quelli che ho, ma è così che stanno le cose. Purtroppo mi sto abituando”.

IL SILENZIO DI STROLL

Il weekend a Monza non è andato bene nemmeno per Lance Stroll, che ha concluso in 18ª posizione la gara dopo un incidente con Ocon a cui sono stati dati cinque secondi di penalità. Durante le interviste post gara è stato proprio questo episodio a esser messo sotto la lente di ingrandimento da parte dei media. Il pilota canadese, sempre molto conciso nelle sue risposte, è rimasto però completamente in silenzio quando gli è stato domandato del contatto con il francese, rispondendo soltanto al terzo tentativo dei giornalisti di cercare di ottenere qualche parola. “Non ho nulla da dire a riguardo”, il commento.

Al termine della gara, è stato Mike Krack a rispondere per il suo pilota spiegando a cosa fosse dovuto il suo silenzio e la sua frustrazione: “Abbiamo un problema con la ‘pit gantry’ che dobbiamo capire. Abbiamo scaricato i dati del registro e questa è un’altra cosa di cui dovremo occuparci.” Il problema è stato relativo al tempo spesso dal canadese in pit lane, il che gli ha fatto perdere del tempo prezioso in gara. “Penso che in queste situazioni, quando si corre quasi senza degrado e si parte dal fondo, bisogna sperare nelle opportunità. Quando abbiamo fatto il pit stop, ci capita sempre di avere la safety car, quindi abbiamo pensato di aspettare un suo ingresso, che però non è arrivato. Quindi, è normale che tu ti senta frustrato perché stai lottando per niente, anche se stai spingendo al limite. Posso capire un certo livello di frustrazione.”

GLI OBIETTIVI DI CARDILE

In Aston Martin da poco, l’ex direttore tecnico Ferrari, Enrico Cardile racconta cosa l’ha impressionato e quali sono gli obiettivi per il 2026: “Il campus è assolutamente incredibile, la galleria del vento è letteralmente mozzafiato per tutta la tecnologia per quanto è avanzata. C’è la visione senza compromessi di Adrian Newey e la spinta costante al miglioramento per affinare ogni dettaglio della vettura. E in Andy Cowell ho trovato un ingegnere molto rigoroso. Attento, come Adrian, ad ogni singolo dettaglio del processo e al modo in cui facciamo le cose, portandoci ad essere la migliore squadra della griglia. Le persone sono estremamente aperte nell’affrontare le sfide insieme e nel cambiare il modo in cui fanno le cose. C’è una forte volontà di progredire, di migliorare. Avremo bisogno di tempo per crescere. Mentre cresciamo, faremo del nostro meglio per ottenere grandi risultati.”

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