La McLaren corre spedita verso la conquista del Mondiale Costruttori mentre i rivali non si danno per vinti e provano un inseguimento che, al momento, sembra però affannoso. Oscar Piastri si è preso la leadership del mondiale mentre Lando Norris lo insegue e Max Verstappen tenta di rimanere aggrappato a loro. Questa settimana inizierà il ‘tour europeo’ del mondiale e ci saranno tappe importanti per gli sviluppi, ma non solo. Mercedes, Red Bull ma anche Ferrari si interrogano sui segreti della forza mostrata dalla MCL39 e puntano a replicare alcune soluzioni, sperando poi anche in un ‘aiuto’ della FIA. “Difficile pensare di batterli. E’ possibile solo se la FIA gli toglie qualcosa” ha infatti detto recentemente George Russell e il riferimento, indiretto ma non casuale, è alla direttiva tecnica di Barcellona sulle ali flessibili.
Aggiornamenti nei corner ruota e Direttiva Tecnica in Spagna le speranze dei competitors
Parlando del mondiale in essere, tutti i rivali di McLaren hanno già scelto Barcellona come snodo cruciale della stagione. Lì verrà applicata la nuova Direttiva Tecnica per regolare la flessibilità delle ali anteriori. “In Spagna ognuno di noi porterà una nuova ala anteriore, questo è sicuro” ha detto Frederic Vasseur nel post gara di Miami, con un dubbio su quello che potrà essere il vero l’impatto di questo cambiamento sulle prestazioni delle monoposto. L’ala anteriore ha un importanza notevole nella modulazione dei flussi che investono la macchina e che vengono poi canalizzati verso le sospensioni, il fondo, il corpo vettura e quindi l’ala posteriore. Tutto questo è importante soprattutto per il bilanciamento. Ed è proprio qui che i competitors puntano la loro attenzione. La MCL39 fin qui ha dimostrato una finestra di utilizzo superiore a tutti ed un bilanciamento perfetto, non richiedendo compromessi e permettendogli di essere competitiva in tutte le tipologie di curve, con una gestione delle gomme praticamente impeccabile, un lusso che nessuna altra squadra al momento si può permettere.

Raffigurazione della McLaren MCL39 | Illustrazione di Rosario Giuliana
Non è dunque l’ala anteriore di per sé che, modificata, potrebbe far perdere prestazione alla McLaren nella visione degli altri team. L’idea, e dietro c’è chiaramente anche un pò di speranza, è che un bilanciamento non più ideale possa rompere quell’equilibrio (quasi) perfetto della MCL39. La Ferrari ne è forse l’esempio più importante visto che quando corre nella finestra ideale riesce a contenere molto il suo distacco, tuttavia, la SF-25 è una vettura che perde velocemente il suo bilanciamento (anche con piccoli cambiamenti), trasformandola totalmente in un’altra vettura. C’è anche un precedente che riguarda proprio sempre la pista di Barcellona. Nel 2023 fu infatti introdotta in Spagna una nuova direttiva tecnica che regolava l’utilizzo di materiali gommosi pensati per aiutare la flessione dell’ala anteriore, specificatamente nella sezione di attacco del muso all’ala. Questo cambiamento, spesso minimizzato, costò molta prestazione soprattutto ad Aston Martin, che non ritrovò più il bilanciamento di inizio stagione e perse prestazione e terreno dai top team,. Mercedes, Red Bull e Ferrari si augurano che si verifichi proprio una situazione del genere, anche se in McLaren hanno sempre mostrato un certo ottimismo e una certa tranquillità, sapendo di avere altri importanti punti di forza che non svaniranno nel nulla. “No, non credo perderemo prestazione” – ha chiarito Lando Norris – “Ho letto di quello che la gente dice su di noi ma sono fiducioso che non cambierà molto per noi e potremo continuare ad essere forti come prima”. Oltre alla direttiva tecnica, ci saranno poi gli gli aggiornamenti nei corner ruota, che coinvolgeranno tutti e tre i competitors del team di Woking, i quali sperano che il mix direttiva tecnica e queste novità possano avvicinare molto le loro vetture alla MCL39, che sta dominando questo mondiale. Non è un caso che in casa Red Bull credano proprio che il GP di Spagna possa essere un turning point per la stagione corrente.
La Ferrari lavora anche e soprattutto per mitigare i grossi problemi della SF-25
Il team di Maranello ha poi chiaramente ben altri problemi da dover risolvere, più strutturali e che riguardano direttamente il progetto SF-25. Per sbloccare il potenziale di cui parla Vasseur, a Maranello stanno pensando di introdurre una sospensione posteriore evoluta, quindi non totalmente nuova, che è in fase avanzata di studio in un progetto che è stato seguito direttamente dal direttore tecnico, Loic Serra. L’ex Mercedes ha molte conoscenze riguardo le gomme e l’interazione con il veicolo, a livello telaistico e soprattutto sospensivo. Le qualità del francese erano qualcosa che a Maranello mancava e rispecchia molto il profilo di un altro uomo ambito alla Scuderia, ossia Pierre Waché, nonché suo grande amico, per cui il team italiano continua a strizzare l’occhio. La monoposto 2025 è nata dapprima seguendo le indicazioni dell’ex DT Enrico Cardile, poi con le implementazioni volute da Diego Tondi, capo degli aerodinamici. Tuttavia, le limitazioni meccaniche stanno impedendo di sfruttare quello che è il vero potenziale della monoposto, ossia quello visto in alcune sessioni e che ha reso la SF-25 una macchina totalmente diversa da quella che siamo ormai abituati a vedere ogni fine settimana di gara. I tecnici di Maranello sono quindi focalizzati sul provare a rivalutare un progetto che, negli obiettivi, è già fallimentare, ma che può ancora dare qualche speranza e togliere delle singole soddisfazioni al team italiano e a suoi tifosi.

Parallelamento, a Maranello non vogliono farsi trovare impreparati, in attesa dei veri correttivi aerodinamici e forse meccanici e, come Mercedes e Red Bull, hanno studiato i segreti delle prestazioni McLaren anche se, a differenza dei suoi diretti rivali, la SF-25 ha una dote in cui appare fin qui migliore: la gestione degli pneumatici, che in gara sembrerebbe essere meno problematica rispetto a quella della W16 e della RB21. Charles Leclerc e Lewis Hamilton al contrario soffrono del problema opposto ossia l’incapacità di accendere immediatamente le gomme nel giro di qualifica e sfruttare il massimo grip della mescola Soft. Proprio nell’ultimo weekend di gara abbiamo visto i due alfieri Rossi, sia in Q2 che in Q3 far segnare i loro miglior riscontri cronometrici con mescola morbida usata. L’attenzione degli ingegneri del team italiano si è e si sta focalizzando, in ottica sviluppi, non solo sulla sospensione posteriore evoluta e su un fondo meno sensibile alle variazioni di altezza da terra, ma anche sui cestelli e tutta la struttura intorno ai freni, con un primo importante test direttamente in pista a Imola, come anticipato da AutoRacer. Un mix di novità che a Maranello sperano possano portare la SF-25 a giocarsi costantemente il podio nel medio periodo, puntando a vincere qualche gara entro la fine della stagione per risollevare il morale in vista dell’importantissimo cambio regolamentare del prossimo anno.



