In Brasile la Mercedes è tornata a far sentire la propria voce, disputando un fine settimana da seconda forza. Gran parte di questi meriti vanno ad un super Kimi Antonelli, che si è reso protagonista del suo miglior fine settimana della stagione, non solo a livello di prestazioni, ma anche in termini di costanza nel corso del fine settimana. Tutto ciò, unito ad una vettura che ha beneficiato delle condizioni fresche di Interlagos, che hanno permesso soprattutto al pilota italiano di sfruttarne a pieno il potenziale. Il bottino complessivo conquistato in termini di punti ha permesso alla stella a tre punte di scavalcare nuovamente la Ferrari nella graduatoria dei costruttori e di staccare anche la Red Bull, che ha salvato il suo fine settimana soltanto alla domenica, grazie alla rimonta siglata da Max Verstappen. Tutti questi temi sono stati analizzati da Simone Resta, vicedirettore tecnico, nel consueto debrief rilasciato dal team.
Antonelli e il miglior weekend dell’anno in Brasile: “risultati figli di un processo avviato settimane fa”
La copertina di casa Mercedes al termine del GP del Brasile se l’è presa Kimi Antonelli, autore di un weekend impeccabile, in cui ha mantenuto alto il livello delle prestazioni dal venerdì fino alla bandiera a scacchi di domenica. Per due volte, sia nella parte Sprint del weekend che in quella tradizionale, il pilota italiano ha staccato il biglietto per la prima fila in griglia, per poi mantenere la posizione fino al traguardo. “Sono state prestazioni davvero forti da parte di Kimi,” ha commentato Simone Resta nel tracciare il bilancio del fine settimana in Brasile. “Essenzialmente crediamo che le sue prestazioni derivino da tutto il lavoro fatto con lui dopo alcune gare europee, lavorando sulla preparazione, sulla concentrazione, sul lavoro pre-evento, sul simulatore e cercando di coinvolgerlo sempre di più nella preparazione del weekend. Pensiamo anche che averlo più concentrato sugli aspetti tecnici e meno su altre attività stia dando i suoi frutti. Sono risultati figli di un lavoro avviato settimane fa.” Un discorso, quello del vicedirettore tecnico del team, che non lascia spazio ad interpretazioni e offre un’immagine chiara di cosa ci sia alle spalle del processo di maturazione incanalato da Antonelli.
Nelle prime fasi del GP, il pilota italiano è stato vittima della staccata oltre i limiti di Oscar Piastri, che ha colpito la sua W16 innescando un contatto a catena con la Ferrari di Leclerc. Se però il ferrarista ha avuto la peggio, Antonelli è stato fortunato a non subire danni rilevanti sulla sua monoposto, come hanno confermato le prestazioni nel proseguimento della corsa. “Onestamente non sappiamo ancora con esattezza se abbia influito sulle prestazioni o meno,” ha dichiarato Resta riferendosi all’incidente, “ma in ogni caso non sarebbe di molto, perché non abbiamo visto una grande differenza in termini di competitività tra la gara Sprint e la gara principale.”

Antonelli la spunta anche nel confronto con Russell: “differenze marginali, Kimi ha beneficiato delle particolari condizioni”
A confermare i progressi di Antonelli, anche il fatto che in Brasile l’italiano sia riuscito a prevalere su George Russell che, di contro, ha faticato più del compagno nel trovare il miglior ritmo in pista. “La differenza fra i due è stata piuttosto piccola se si considera che in una corsa di circa un’ora e mezza il distacco fra i due è stato di pochi secondi,” ha commentato Resta nell’analizzare il confronto interno in casa Mercedes. “Si è trattato di differenze marginali fra le due vetture. Inoltre, in molte altre occasioni è accaduto che George fosse leggermente più veloce di Kimi. In queste particolari condizioni è accaduto il contrario, ma il gap era comunque piccolo.” Addentrandosi negli aspetti legati alla configurazione della monoposto, il vicedirettore tecnico del team ha aggiunto: “abbiamo deciso di essere un po’ aggressivi in termini di raffreddamento dei freni sulla vettura per le qualifiche e quindi ci siamo un po’ avvicinati al limite, ma il tutto era comunque gestibile. Lift and Coast in gara? Crediamo non abbia inciso in maniera importante.”
Riavvolgendo il nastro fino alle qualifiche del sabato, ha colpito la scelta di Russell di effettuare il suo tentativo decisivo del Q3 con le gomme Medie, l’unico fra i dieci in pista. “George non stava trovando il giusto feeling con la gomma Soft, per cui ha voluto provare la Media nuova. In alcune gare precedenti si è visto che la Media era abbastanza competitiva, per cui abbiamo voluto giocare questa carta. Non è andata nel migliore dei modi [P6], ma era comunque molto tirata.” Spostando il focus sulla gara invece, la Mercedes ha optato per scelte di pneumatici differenziate per il via del GP, mettendo di conseguenza i due piloti su strategie diverse. “Kimi è partito sulle Soft, mentre George è scattato con le Medie, per poi mettere le Soft nello stint centrale. Ciò perché volevamo evitare qualsiasi rischio di undercut e massimizzare il suo con le Medie nel finale.”

Verso Las Vegas, nel 2024 dominio Mercedes: “c’è fiducia, ma è difficile fare ipotesi accurate”
Grazie ai risultati ottenuti in Brasile, la Mercedes è tornata ad occupare la seconda posizione in classifica costruttori. La stella a tre punte ha approfittato del doppio ritiro della Ferrari e del weekend non perfetto in casa Red Bull, per mettere fra sé e due team rivali un buon cuscinetto in termini di punti (+32 sulla Red Bull e +36 sulla Ferrari). A dare ulteriore fiducia al team anche il fatto che la prossima tappa, la terzultima del mondiale, si correrà a Las Vegas, un tracciato su cui la Mercedes lo scorso anno aveva dominato, conquistando una doppietta. “È molto difficile avere aspettative realistiche sulle nostre performance,” ha affermato Simone Resta nel tracciare le prospettive per il prossimo round. “Se guardiamo l’anno scorso e quest’anno le gare in cui abbiamo vinto sono differenti fra una stagione e l’altra, per cui è difficile fare ipotesi dirette. In ogni caso siamo più motivati che mai ed entrambi i piloti sono abbastanza fiduciosi, cercheremo di massimizzare le nostre prestazioni.”



