Antonelli sogna la prima vittoria: “In partenza servirà qualcosa di straordinario”. Russell limita i danni

Nov 9, 2025

Chiara Scaccabarozzi

In Brasile Kimi Antonelli sta dando spettacolo: a Interlagos è sempre stato alle spalle di Lando Norris durante tutto il sabato totalizzando ben tre secondi posti nelle due qualifiche e nella Sprint. Scattato accanto al britannico, nella Sprint è riuscito a mantenere la posizione anche dopo la ripartenza, avvicinandosi sempre di più al leader del campionato ma non riuscendo a sferrare un vero e proprio attacco, che sarebbe sicuramente arrivato con qualche giro in più. Poche ore più tardi, ripete lo stesso risultato delle qualifiche della Sprint: nella gara della domenica sarà ancora in prima fila con Norris, ma con diversi giri in più è lecito pensare alla vittoria, che è “l’unico obiettivo”. Quella messa in pista dal rookie italiano è una prestazione solida che certifica la crescita avuta nell’ultimo periodo. I punti conquistati da Antonelli si aggiungono a quelli di Russell, terzo nella Sprint. Il britannico ha però faticato nelle qualifiche per mancanza di grip, riuscendo a “limitare i danni con una P6”.

ANTONELLI: “VINCERE È L’UNICO OBIETTIVO: LA PARTENZA SARA’ IMPORTANTE”

Allo scadere del Q3 tutti gli occhi sono puntati sull’ultimo giro lanciato di Antonelli, che può scalzare Norris dalla seconda pole del weekend brasiliano. L’impresa non arriva per poco più di un decimo da un pilota che nella volata finale per il titolo non sta sbagliando più niente. Nel giro decisivo, Kimi ha commesso una piccola sbavatura che, però, non gli è costata la pole: il tempo del britannico era comunque irraggiungibile. “L’ultima curva prima della salita, ho chiamato la marcia un po’ troppo presto e ho bloccato prima un po’ il posteriore, poi un po’ l’anteriore e ho perso un decimino”, spiega lui stesso, “Comunque, non sarebbe bastato per la pole, anche perché il primo settore non è stato particolarmente buono e ho avuto un po’ di sottosterzo”. I tre secondi posti di Kimi, due nelle qualifiche che non sono mai state il suo punto di forza e l’altro nella Sprint, certificano la crescita del rookie italiano, che nei circuiti a lui sconosciuti mostra il meglio di sé, complice anche la rimozione di aggiornamenti non efficaci tolti nel corso della stagione. “Sicuramente è un buon periodo, ogni volta che salgo in macchina ho più fiducia. Questo ha aiutato”, spiega al termine delle qualifiche, “Pure con il setup sto lavorando con il mio ingegnere per andare un po’ più incontro al mio stile di guida. Con il team stiamo facendo un bel lavoro.

Antonelli ha commesso sì una sbavatura, ma le condizioni brasiliane non sono mai facili da capire e da gestire: nella Sprint sono tanti i piloti a essere incappati in errori originati da pozzanghere d’acqua alzatesi dai cordoli. Anche se non ha piovuto durante le sessioni, il vento è stato comunque un fattore da tenere in considerazione: “Il vento era abbastanza difficile da interpretare, l’intensità non era costante. È stata una sessione complicata, dove siamo tutti molto vicini, quindi bisognava fare meno errori possibile”. Meteo che può influenzare anche la gara: nonostante ci si aspetti pista asciutta, le temperature possono rivelarsi decisive, soprattutto per passo e gestione delle gomme, dove la McLaren è sempre stata imbattibile. Dal canto suo, la Mercedes potrà dire sicuramente la sua, vista la solidità mostrata nel corso del weekend: “Nella Sprint il passo è stato davvero competitivo. Le temperature erano piuttosto basse e in gara dovrebbero essere simili, il che potrebbe giocarci a favore. Correre nell’aria sporca non è mai semplice, ma speriamo di mantenere un buon ritmo, mettere pressione agli avversari e magari lottare per la vittoria”.

Perché quando parti dalla prima fila, sognare è possibile: Antonelli al suo primo anno in Formula 1 conta già un podio, in Canada, ma il primo trionfo è a portata di mano in Brasile: “Vincere: quello è l’obiettivo. Partendo in prima fila, l’obiettivo è vincere. Siamo consapevoli che la McLaren è veloce, che è difficile girare in aria sporca, però tutto è possibile. Cercheremo di fare una buona partenza, trovare un buon passo e provare a mettere pressione a Lando”. È proprio il via della gara che, come in tante corse, sarà decisivo per l’andamento della stessa: “In questa stagione abbiamo visto spesso quanto la partenza e la posizione in pista possano determinare l’andamento della gara. Lando ultimamente è stato molto incisivo allo start, quindi servirà qualcosa di straordinario. Dal mio lato cercherò di fare una partenza pulita, senza esagerare, mantenere la posizione e poi costruire la gara da lì.”

RUSSELL: “NON AVEVO GRIP, P6 CHE LIMITA I DANNI”

In un weekend dove la scena l’ha presa Antonelli, anche Russell non ha ovviamente sfigurato, terminando la Sprint immediatamente alle spalle del compagno di squadra portando a casa punti preziosi. Nelle qualifiche per la gara della domenica, però, il britannico ha incontrato qualche difficoltà in più che hanno fatto sì che il tempo finale non andasse oltre la sesta posizione, due in meno rispetto a quelle della Sprint. George ha lamentato mancanza di aderenza, aspetto che ha influenzato in negativo anche la prestazione di Verstappen, relegandolo a una partenza dalla 16ª casella. “Non avevo proprio grip”, spiega Russell, “È stata ovviamente una sessione molto strana se si guarda l’ordine di partenza, con Verstappen fuori in Q1, Bearman tra i primi tre per tutta la sessione. Io ero un po’ nella categoria di chi non riusciva a far funzionare le gomme. Quindi non è stato molto piacevole, ma P6 è sicuramente un limite ai danni, considerando quanto è stato brutto”. Contrariamente a quanto accaduto nella Sprint, il podio lo si vede col binocolo: “Mi piacerebbe pensare di poter fare un passo avanti, ma ovviamente le vetture davanti a me sono ancora veloci. Abbiamo davanti a noi una delle Racing Bulls che spero di superare, ma credo che sarà difficile per me salire sul podio.”

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