Hamilton non contesta la penalità: la spiegazione dei commissari

Ott 5, 2025

Luca Manacorda

Un altro ottavo posto per Lewis Hamilton dopo quello di Baku. Se possibile, il risultato di Singapore è però ancora più deludente, perché condizionato dal problema ai freni che nel finale ha rischiato di far concludere in anticipo la gara del britannico. Optando per una strategia a due soste, il pilota della Ferrari ha mostrato un buon passo nello stint conclusivo con le gomme Soft, arrivando negli scarichi della Mercedes di Kimi Antonelli che occupava la quinta posizione. Proprio in quel momento, però, un grave problema di surriscaldamento dei freni lo ha costretto a compiere un autentico miracolo per portare la monoposto al traguardo, salvando quantomeno la settima posizione. Il risultato è poi ulteriormente peggiorato dopo la bandiera a scacchi, quando gli steward hanno deciso di penalizzare di 5 secondi Hamilton per il mancato rispetto dei limiti della pista proprio nelle concitate fasi finali: il sette volte iridato è così scivolato di una posizione, venendo scavalcato da Fernando Alonso che aveva terminato subito alle sue spalle.

Hamilton: “Grato di essere riuscito a superare quella curva”

Parlando del suo GP Singapore, Hamilton ha sottolineato come il ritmo nella parte finale di gara gli lasci un minimo di soddisfazione: “Mi sono sentito a mio agio in abitacolo per tutto il weekend e abbiamo avuto un gran ritmo nell’ultimo terzo di gara. Le gomme Soft ci hanno dato un ottimo passo per andare all’attacco e mi hanno permesso di ridurre un ampio distacco dalle vetture davanti, ma purtroppo un problema ai freni ci è costato un sorpasso e la possibilità di marcare più punti“.

GP Singapore

Parlando del momento cruciale in cui è emerso il problema ai freni, Hamilton ha spiegato di aver rischiato grosso: “Ci sono andato vicino, è stato come il momento della verità. Ho visto che i freni si stavano surriscaldando, ma non significava che fossero al loro massimo. Sono entrato nella curva 14 e sono volate scintille, il mio pedale è andato lungo. Sono molto grato di essere riuscito a superare quella curva“.

La Ferrari sta arrancando nel confronto con gli altri top team, ma ancora una volta anche l’esecuzione del weekend è stata tutt’altro che impeccabile, compresa anche un primo cambio gomme piuttosto lento per Hamilton: “Avevamo il potenziale per essere più avanti questo weekend a cominciare dalla qualifica – ha sottolineato il sette volte iridato – Ora l’obiettivo è massimizzare il nostro pacchetto in vista di Austin ed eseguire tutto alla perfezione per portare a casa il maggior numero di punti possibile“.

La penalità per track limits: la spiegazione degli steward

A peggiorare il bilancio della domenica di Hamilton sul circuito di Marina Bay è arrivata la penalità di 5 secondi da parte degli steward per mancato rispetto dei limiti della pista e che è costata al britannico quel settimo posto difeso con le unghie su Fernando Alonso nel finale di gara. Ascoltato dai commissari, il pilota della Ferrari ha spiegato che la sua condotta era legata al grave problema ai freni emerso sulla SF-25, ritenendola una delle esenzioni previste dalle Linee Guida del regolamento.

Hamilton

Gli steward non sono stati dello stesso avviso: “I commissari hanno ritenuto che questa non fosse una ragione giustificabile e hanno applicato la sanzione usuale per questo tipo di infrazione – hanno scritto nel comunicato FIA relativo alla loro conclusione – Tale decisione non è stata contestata né dal rappresentante del team né dal pilota“.

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