Russell cauto: “Singapore non mi è stata tanto amica”. Antonelli fa mea culpa

Ott 5, 2025

Chiara Scaccabarozzi

In una qualifica dove tutti i riflettori erano puntati su Verstappen e sulla McLaren, George Russell ruba la scena con un giro da record tra le strade di Singapore. Risultato che, unito al quarto tempo di Antonelli, sorprende se si pensa alle difficoltà che notoriamente la Mercedes ha con le alte temperature. Il britannico riesce per ora a raddrizzare un weekend iniziato con un incidente in FP2 che l’ha costretto a saltare tutta la sessione e provare la nuova ala più flessibile soltanto in FP3. In gara scatterà quindi di fianco a Verstappen, che renderà la vita difficile al rivale sin dalla partenza in un circuito difficile per entrambi. Dall’altra parte del box, Antonelli è soddisfatto a metà: i quattro decimi di ritardo rispetto al compagno di squadra sarebbero potuti essere ridotti se non avesse commesso una grossa sbavatura al giro decisivo in Q3.

RUSSELL: “SODDISFATTO DELLA VETTURA, MA LA GARA È DOMANI. MCLAREN? SONO SORPRESO”

Sarà ancora Russell contro Verstappen allo spegnimento dei semafori. Così come accaduto in Canada, il britannico dovrà difendersi dagli attacchi del rivale olandese, che al via non si risparmia mai e che a Singapore è a caccia di una vittoria mai arrivata. Consapevole delle insidie che lo attendono, George non dimentica i precedenti sul tracciato asiatico, dove spesso ha concluso le come non avrebbe voluto. “Questa pista non mi è stata tanto amica, mi ha castigato diverse volte in passato”, ricorda a Sky Sport,Andare in pole è un risultato fantastico ma non voglio lasciarmi trasportare, anche se onestamente sono soddisfatto delle prestazioni della vettura.”

Sono molto contento. È stato un weekend strano. Io ho faticato, non avevo fiducia né in me stesso né nella macchina”. Un incidente, infatti, l’ha costretto a saltare le FP2: in ingresso di curva 16 perde il posteriore della monoposto e finisce contro le barriere distruggendo l’ala anteriore, complice anche la ben nota difficoltà di mettere in temperatura le gomme. Il britannico ha quindi testato solo nelle FP3 la nuova ala con l’ultimo flap più flessibile è stata montata sulla W16 per darle maggior equilibrio e i risultati si sono visti con un giro perfetto in Q3 che gli è valso la pole position e il record di pista: “La vettura ha tanta velocità, lo abbiamo visto anche con Kimi, che sta facendo un lavoro fantastico questo weekend. Sono riuscito a dare il massimo in Q3, e quello della pole è stato davvero un bel giro.”

In un weekend che potrebbe essere decisivo per il titolo, la McLaren manca ancora il bersaglio dopo l’anonimato a Baku. Al contrario della Mercedes, la scuderia di Woking ha sempre brillato nei circuiti con alte temperature, ma i due piloti papaya partiranno terzo e quinto, prima Piastri e poi Norris. “Siamo tutti sorpresi dalla mancanza di prestazione della McLaren oggi, perché se avessi dovuto scommettere mai avrei scommesso che saremmo stati più competitivi di loro in questo weekend. La gara è domani e sarà dura, ma ci proverò.

ANTONELLI: “GROSSA SBAVATURA IN Q3, NON SONO STATO LUCIDO”

Antonelli sembra aver archiviato il periodo complicato in Europa e a Singapore scatterà dalla seconda fila accanto al leader del campionato Piastri. Nonostante il quarto tempo sia uno dei suoi risultati migliori in qualifica, i quattro decimi che lo separano dal poleman Russell lo lasciano con l’amaro in bocca. Il rookie italiano, infatti, ha passato il taglio in Q2 allo scadere dei 18 minuti commettendo tanti errorini che non gli hanno mai permesso di limare il tempo finale. Nel giro decisivo in Q3, un eccesso di fiducia l’ha portato a un’altra piccola sbavatura: “No beh, è stata una grossa sbavatura!”, ammette a Sky Sport al termine delle qualifiche, “Diciamo che mi ero sentito molto bene in Q1 e Q2. In Q2 il giro sarebbe stato buono se non avessi fatto un gran traverso in uscita da curva 3. Sapevo che si poteva lottare per la pole, ma in Q3 non sono stato lucido perché ho cercato di fare più di quello che si poteva. Sono andato oltre il limite della macchina e del grip e ho fatto tanti errori. In tutti e due i giri ero più di traverso che dritto ed è un peccato, perché almeno prima fila si poteva fare.”

La sua stagione è caratterizzata da alti e bassi, com’è normale che sia alla prima in Formula 1. Ciò che colpisce delle prestazioni di Antonelli è che ha ottenuto risultati migliori su circuiti su cui mai aveva corso nelle categorie minori, culminate con un podio in Canada. Nella fase europea, però, ha faticato molto inanellando una serie di errori che hanno compromesso gare e qualifiche, complice anche alcuni problemi di affidabilità sulla W16 che l’hanno fermato più volte. “Sicuramente nel periodo europeo ci sono stati tanti fattori che mi hanno comunque condizionato. Mi sono messo io più pressione in generale perché comunque andavo a correre su circuiti che conoscevo”. Ad accompagnare gradualmente la risalita è stato il ritorno a una sospensione più congeniale non solo lui ma anche a Russell: “Di sicuro anche con la sospensione nuova ho fatto molta fatica e ho perso molta fiducia. È stato un periodo difficile, però dalle qualifiche di Monza in poi ho iniziato a ritrovare un po’ più di feeling e adesso siamo in un trend positivo. Cercheremo di mantenerlo.

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