La seconda sessione di prove libere andata in scena a Singapore non è stata esente da colpi di scena. A prevalere in termini di rilevamenti cronometrici è stata la McLaren di Piastri, che ha siglato il miglior tempo davanti alla Racing Bulls di Hadjar e alla Red Bull di Verstappen. Le FP2 hanno visto inoltre due neutralizzazioni con bandiera rossa in seguito agli incidenti di Russell e Lawson, è singolare invece l’episodio che ha visto coinvolti Leclerc e Norris. Il monegasco in uscita dal proprio garage ha colpito la McLaren del britannico, che ha di conseguenza colpito il muretto box. Una disattenzione che può costare cara alla Ferrari in ottica weekend; si attende la decisione dei commissari sportivi.
Verstappen resta sull’ala nuova, Russell a muro e sessione finita
Dopo una prima sessione libere che ha visto davanti a tutti Fernando Alonso, ma che ha lasciato ancora irrisolti i punti interrogativi sui valori in campo, il Circus Iridato torna in pista sotto i riflettori di Marina Bay per la seconda sessione di libere del weekend. Fra le novità da segnalare nel venerdì a Singapore, spicca sicuramente la nuova ala anteriore già utilizzata da Max Verstappen nelle FP1. Dopo il fondo recentemente introdotto, che ha dato i frutti desiderati, la Red Bull cerca ulteriori progressi sul fronte della guidabilità della RB21 con lo scopo di offrire al campione del mondo il miglior mezzo possibile per provare ad affondare il terzo attacco consecutivo alle McLaren. C’è poi l’aspetto legato alle soluzioni refrigeranti che debuttano in macchina questo weekend, sia nell’abitacolo che in termini di veste per il pilota, per sopperire alle alte temperature e all’alta umidità. Starà ai piloti decidere se adottare l’apposito gilet refrigerante, in caso negativo dovranno montare a bordo una zavorra di 500 grammi.
La sessione FP2 si inaugura con gran parte dei piloti che scendono in pista su gomma Media, ad eccezione dei due piloti Aston Martin che avviano il loro programma di lavoro montando le mescole Hard. Ricordiamo che questo weekend la Pirelli porta in pista le mescole C3, C4 e C5. In casa Red Bull si prosegue con la configurazione della mattinata italiana, con l’ala aggiornata che viene confermata sulla vettura di Verstappen, mentre Yuki Tsunoda continua a girare con l’ala vecchia. Dopo circa venti minuti dalla bandiera verde, George Russell perde il posteriore della sua Mercedes in ingresso di curva 16, picchiando con l’anteriore contro le barriere e causando una bandiera rossa. Il britannico riesce a riportare la vettura ai box dal momento che i danni evidenti riguardano la sola ala anteriore, ma la sua attività si conclude anzitempo in seguito ai danni rilevati dai tecnici all’interno del garage.
In barriera anche Lawson, incidente fra Leclerc e Norris in pit lane
A mezz’ora dalla bandiera a scacchi la sessione riparte e i piloti Ferrari tornano in pista con le gomme Medie, a differenza della quasi totalità del resto del gruppo, che monta gomme Soft per simulare la qualifica. Nessuno riuscirà a completare però un giro lanciato, dal momento che Liam Lawson va a muro nell’ultimo settore, causando una seconda neutralizzazione. Il neozelandese della Racing Bulls perde il posteriore in uscita dalla terzultima curva, colpendo le barriere esterne con entrambe le ruote del lato destro della monoposto. I colpi di scena della sessione non si esauriscono qui, perché in fase di uscita dai garage Charles Leclerc colpisce la McLaren di Lando Norris, con il britannico che finisce incolpevolmente contro il muretto box danneggiando l’ala anteriore. Una disattenzione che potrebbe costare cara alla scuderia di Maranello, che rischia così una penalizzazione in griglia nei confronti del pilota monegasco.
La sessione riprende con dieci minuti restanti sul cronometro, un tempo che viene così destinato alle simulazioni di qualifica con le Soft. In una fase conclusiva contrassegnata dalle tante sbavature da parte dei piloti, a spiccare è Oscar Piastri, che chiude il venerdì con il miglior tempo, pari a 1’30”714. Alle spalle del leader del mondiale si piazza un sorprendente Hadjar, che candida il team di Faenza ad un weekend in positivo, sebbene il quadro dei valori in campo appaia ancora opaco. Terzo tempo per Verstappen, a poco meno di un decimo e mezzo dal miglior chrono, davanti ad un Alonso che conferma il buon livello dell’Aston Martin, quantomeno in fase di approccio di weekend. Su questo fil rouge è sesta la vettura gemella di Stroll, alle spalle della McLaren di Norris, solo quinto e a quasi mezzo secondo dal compagno di squadra. Settimo tempo per la Haas di Ocon, davanti alla Williams di Sainz. La Ferrari chiude invece il suo venerdì con il nono tempo di Leclerc e il decimo di Hamilton, che nel finale fa segnare un buon primo e secondo settore, salvo poi non chiudere il giro per aver preso la bandiera a scacchi.