La F1 riparte come aveva finito, con la McLaren di Lando Norris davanti a tutti nelle FP1 del GP Olanda. Il weekend di Zandvoort sembra confermare la superiorità delle vetture papaya, con Oscar Piastri secondo e tutti i rivali piuttosto distanti. I primi inseguitori non sono neppure i piloti degli altri top team, ma le Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso – che provano a confermare il bel risultato ottenuto in Ungheria – e Alex Albon. Max Verstappen, protagonista a tempo scaduto di un errore per lui inusuale, e George Russell sono quinto e sesto a circa un secondo, ancora più indietro le Ferrari protagoniste di un avvio di fine settimana davvero complicato. Serviranno interventi importanti sulla SF-25, sempre con un occhio al meteo che continua a minacciare pioggia, come ricordavano i nuvoloni neri rimasti lontano dal circuito in questa prima ora.
Sole ma poco grip a inizio sessione, Antonelli insabbiato
Inizio asciutto e discretamente soleggiato per questo weekend di Zandvoort, nel corso del quale non dovrebbe mancare la pioggia. 20 gradi la temperatura dell’aria, 26 quella dell’asfalto e subito attività intensa in pista con tutti i piloti in azione con gomma Media, ad eccezione di Yuki Tsunoda che monta la Hard. I tempi scendono rapidamente, con il padrone di casa Max Verstappen che esalta i suoi tifosi portandosi al comando con il tempo di 1:12.101 che gli vale la leadership dopo il primo quarto d’ora di sessione.

Come spesso accade su questo tracciato, anche a causa della vicinanza della spiaggia e del vento spesso sostenuto, i piloti hanno lamentato uno scarso grip, confermato da quanto accaduto nelle prime fasi. Da segnalare infatti un 360 gradi senza conseguenze per Lewis Hamilton in uscita da curva 2, seguito poco dopo da un’uscita di pista di Yuki Tsunoda tra curva 11 e 12. Ad avere le conseguenze più pesanti è però Kimi Antonelli, finito lungo in curva 9 e rimasto bloccato nelle celebri vie di fuga sabbiose di Zandovoort. Nessun danno alla sua Mercedes, ma le sue FP1 si concludono così: sicuramente non l’inizio migliore per il rookie italiano che sta attraversando un momento complicato. Inevitabile la bandiera rossa per permettere ai commissari di recuperare la sua monoposto e sessione che riprende con poco meno di 42 minuti a disposizione.
Antonelli: “I’m stuck in the gravel”
And we have our first red flag of the weekend🚩#F1 #DutchGP pic.twitter.com/Gn0jl1P0YM
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È Verstappen il primo a infrangere il muro dell’1:12 per appena 14 millesimi, ma a 35 minuti dal termine la McLaren batte il primo colpo con Oscar Piastri che sale al comando con il tempo di 1:11.794. In questa prima mezz’ora è molto indietro la Ferrari, con Charles Leclerc e Hamilton entrambi fuori dalla top 10 e, ascoltando i messaggi radio, alle prese con difficoltà nel mettere le gomme nella giusta finestra.
McLaren autoritaria, ritardo pesante per la Ferrari
È la McLaren ad aprire, assieme alla Sauber, le danze con le gomme Soft, con prestazioni subito molto vicine a quelle della qualifica del GP Olanda 2024, quando Lando Norris realizzò la pole in 1:09.673. Proprio il britannico si porta al comando con il tempo di 1:10.278, mentre Piastri si ferma a 4 decimi al termine di un giro non pulito nella seconda parte, dopo aver realizzato il record nel primo settore. L’inizio difficile della Ferrari è confermato anche dai tempi su questa mescola, con Leclerc e Hamilton che realizzano praticamente la stessa prestazione, a ben 1,6 secondi da Norris. Si fa attendere Verstappen che trascorre alcuni minuti ai box con i meccanici che lavorano sull’anteriore della sua Red Bull: l’olandese realizza poi il quinto tempo con quasi un secondi di ritardo, alle spalle anche di Fernando Alonso e Alex Albon, bravi a realizzare terzo e quarto tempo rispettivamente a 5 e 8 decimi dal leader.
Our top three in first practice 👀
🥇 Norris
🥈 Piastri
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Nell’ultimo quarto d’ora Piastri si migliora con Soft usata, dimostrando che il precedente tentativo non era stato pulito, e si porta a poco meno di 3 decimi da Norris. Bene anche Lance Stroll che fa poco meglio del compagno di squadra Alonso e si inserisce in terza posizione. Non si registrano altri miglioramenti, con team e piloti che iniziano le prime simulazioni di passo gara. Anche qui la McLaren si dimostra la più costante nel far registrare tempi attorno all’1:15.5, con Verstappen e George Russell un po’ più lenti e Ferrari ancora un gradino sotto, ma in leggera progressione con tempi sull’1:15 alto ne minuti finali. Da segnalare il dritto dell’olandese della Red Bull in curva 1 a sessione ormai conclusa, subito dopo aver effettuato la prova di parteza. Zandvoort si conferma una pista amica dei motorizzati Mercedes: nelle prime otto posizioni, solo Verstappen è al volante di una vettura dotata di un propulsore diverso. Qui i risultati completi di questa sessione.



