Il 2025 in casa Aston Martin è stato definito un anno di transizione sin dai suoi albori e, a valle della prima parte di stagione, si può dire che il fil rouge non sia così distante da questa definizione. Per gran parte delle prime 14 gare di campionato la scuderia verde British non si è senz’altro messa in mostra per prestazioni brillanti. All’interno del box vige un perfetto equilibrio in termini di punti in classifica dei due piloti, mentre fra costruttori il team occupa attualmente il sesto posto, con 52 punti. Una piazza maturata grazie al buon risultato ottenuto in Ungheria, dove il team ha conquistato il miglior risultato stagionale, concretizzando il lavoro dei tecnici in termini di evoluzione della AMR25. Gli aggiornamenti introdotti ad Imola hanno permesso di compiere uno step in avanti, ma gran parte degli sforzi sono focalizzati sul 2026, dove il team si aspetta di fare il salto di qualità.
Prima l’inizio incerto, poi la ripresa: il quinto posto nei costruttori è possibile?
La prima parte di campionato disputata dall’Aston Martin non ha regalato grandi soddisfazioni alla brigata di Lawrence Stroll che, soprattutto nel primo quarto di stagione, ha spesso occupato la seconda metà del gruppo. Dalla terza tappa disputata in Giappone, fino all’ottava andata in scena a Monaco, il team ha staccato un solo piazzamento a punti. Con l’avvento della stagione europea qualcosa è però cambiato. Dal GP di Barcellona in poi l’Aston Martin ha sempre incrementato il proprio bottino in classifica, ad eccezione del weekend in Belgio. Una curva culminata a Budapest, dove la squadra ha ottenuto il miglior risultato stagionale, con un quinto e un settimo posto. Grazie a questa cavalcata la graduatoria dei team vede ora la scuderia britannica in corsa per un quinto posto che sembrava insperato fino ad un paio di mesi fa. La Williams dista infatti 18 lunghezze, un gap non certamente incolmabile considerando le dieci gare ancora in calendario. Inoltre, il team di Grove ha frenato considerevolmente nel secondo quarto di stagione, rispetto ad un primo quarto in cui il quinto posto sembrava affare quasi blindato. L’Aston Martin se la dovrà vedere anche con la Sauber, che dalla Spagna in poi ha impresso un netto cambio di marcia alla propria stagione, chiudendo sempre a punti. Si prospetta un testa a testa fra queste due squadre, alla luce del solo punto che le separa in classifica.

Perfetto equilibrio fra Alonso e Stroll in classifica: 26 punti a testa
All’interno del box, i due piloti hanno vissuto una stagione differente in termini di trend. Ad iniziare la stagione con l’abbrivio migliore è stato Lance Stroll, l’unico ad ottenere punti nelle prime otto gare del campionato. Fernando Alonso ha infatti faticato non poco a trovare la quadra sul fronte dell’interpretazione della AMR25, tanto che il suo primo piazzamento a punti è arrivato solo in Spagna ad inizio giugno. La sua gara di casa ha rappresentato il punto di svolta della sua stagione, tornando nelle gare successive ad esprimere, quantomeno in diverse occasioni, la cattiveria agonistica che lo ha da sempre contraddistinto. Sebbene non siano quelli del 2025 i risultati a cui il pilota di Oviedo aspira, il trend positivo instradato nella stagione europea gli ha permesso di andare in vacanza speranzoso. Dopo la gara in Ungheria, dove lo spagnolo ha colto il miglior piazzamento della stagione (P5), Alonso ha manifestato entusiasmo ed incoraggiamento in vista della seconda parte di stagione, affermando che, secondo il suo punto di vista, si presenteranno almeno altre due o tre occasioni per raccogliere bottini importanti. Tracciando così il denominatore comune della coppia Aston Martin, vige un perfetto equilibrio in termini di punti, con Alonso e Stroll che hanno raccolto entrambi 26 punti nella prima parte di stagione.

Gli aggiornamenti introdotti dall’Aston Martin ad Imola hanno dato i frutti desiderati soprattutto sul giro secco. Dal GP dell’Emilia-Romagna fino a quello di Ungheria, l’Aston Martin si è qualificata per il Q3 almeno con una vettura in sei occasioni su otto. Un dato incoraggiante che conferma la crescita della vettura sul fronte della pura performance. In chiave gara invece la curva di crescita è più moderata, con i risultati della domenica che sono dipesi prevalentemente dal tracciato e dalla finestra di utilizzo della vettura, come accaduto a Budapest, dove la monoposto britannica si è ben adattata alle condizioni dell’Hungaroring per tutto il weekend. Nell’ultima tappa prima della sosta estiva l’Aston Martin ha ribaltato l’esito del fine settimana precedente in Belgio, dove la scuderia aveva recitato il ruolo di fanalino di coda del gruppo disputando uno dei peggiori, se non il peggiore, weekend dell’anno.

Adrian Newey a lavoro per il 2026, Cowell: “senza i nuovi regolamenti oggi saremmo certamente più avanti”
In vista del lungo rush di dieci gare che chiuderà l’annata 2025 non c’è un vero e proprio obiettivo dichiarato dal team, sebbene come detto in precedenza il quinto posto non sia lontano. Il focus della squadra è da tempo puntato sul 2026, un anno che rappresenterà la cartina tornasole dell’ingente lavoro che l’Aston Martin ha ormai intrapreso da parecchio tempo. In chiave ’26, la scuderia britannica vedrà funzionare a pieno regime tutti gli investimenti di Lawrence Stroll, fra strutture, partnership tecniche e figure altamente qualificate. Su quest’ultimo fronte non si può non menzionare l’atteso apporto del ‘genio della F1’ Adrian Newey, di cui ha recentemente parlato il Team Principal e CEO di Aston Martin, Andy Cowell. “Se non ci fosse stato il cambio regolamentare 2026, oggi avremmo sicuramente una macchina più veloce,” ha dichiarato, spiegando: “se dal primo di marzo Adrian avesse messo tutti i suoi sforzi per migliorare la vettura del 2025, sono assolutamente certo che oggi saremmo più avanti in griglia. Ma ci stiamo concentrando sul ’26 e oltre, perché l’investimento ripagherà per più stagioni.”



